lunedì 6 aprile 2009
troppe parole
Pensavo alla comunicazione. A quanto la mia vita qui sia piu' semplice e al tempo stesso piu' complicata da quando capisco piu' o meno tutto in inglese. Il perche' sia piu' semplice non e' nemmeno il caso di stare qui a spiegarlo. Sul perche' sia piu' complicata invece solo ora comincio ad avere un'idea un po' piu' chiara. E' che si dicono tante di quelle cose tutto il giorno, in ogni occasione, e la maggior parte di quelle parole sono assolutamente non necessarie, a volte addirittura nocive. Complicano i rapporti fra le persone, complicano tutto. Poi ci sono le cose che si scelgono di dire. Ogni volta che si dice qualcosa a qualcuno si fa una scelta ben precisa e non priva di conseguenze. Se ti faccio una critica in fondo e' perche' ti do fiducia e mi aspetto che tu sia in grado di capirlo, e che se ne possa discutere con rispetto. Se non ti racconto nulla di me e' perche' non mi interessi. O mi interessi fin troppo. Se ti faccio una confidenza, invece, e' perche' ho bisogno di sentirti piu' vicino degli altri e voglio darti la possibilita' di fare lo stesso. O magari ti sto mettendo alla prova perche' mi incuriosisci e voglio vedere cosa fai. Pero' sono tutti rischi. Di essere fraintesi, di rimanere feriti, di rimanere con troppe domande. Vorrei riprendermi indietro un po' di parole, ecco. Parole che ho regalato a chi forse non le ha sapute capire, a chi cosi' pensa di conoscermi senza sapere nulla, a chi ho cambiato idea e non voglio piu' troppo vicino. E' talmente semplice quando non si hanno tante parole a disposizione. Si usano solo quelle strettamente indispensabili e quel buco linguistico tra le persone si riempie di significato. Si usano gli occhi per guardarsi veramente, si usano le sensazioni. E si va dritti al sodo. Il piacersi o il non piacersi, tutto li'. E di solito non si sbaglia. Troppe parole confondono.
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13 commenti:
beh in realtà è lo stesso che succede tra una coppia no? le troppe parole forse qualche volta sono sintomo del disagio, del non stare insieme anche in silenzio che è una prova durissima..quella non esigenza di parlarsi è la vera vittoria di tutti.
Buona giornata tesoro
Silvia
come si può essere adeguati con un commento? la conversazione è un territorio arido, parlare produce effetti quasi sempre sottostimati, io per oggi ti regalo il fiore della comprensione.
Difficile trovare una misura tra dire e non-dire.
Io non ci sono mai riuscito... dico molto, anche perché mi dono reso conto che molto non viene registrato di quel che dico.
E così, per fora di cose, in questo mare di parole emergono gli isceberg che fanno affondare navi intere...
magnolia: forse si', non ci avevo pensato...buona giornata a te
dilaudid: il fiore piu' bello, grazie
peppermind: gia' rendersi conto che molto di quello che si dice passa inascoltato e' una bella prova di maturita' e realismo.
il silenzio della parola ,il frastuono dei respiri ,degli sguardi,ascoltare invece di gridare piu` forte ...hai proprio ragione quante parole sprecate nel mondo dell`ipercomunicazione , quanto poco significato attorno ad esse...
sante parole direi io...
anche a me é successo di aver cambiato idea e di voler ritirare certe confidenze e certe parole che erano già andate ormai...
permettimi di quotare questo tuo post
barbara: certo, ma soprattutto ti do il benvenuto! :)
si, credo anch'io che troppe parole confondano. ma sono un'italiana in italia...
maria grazia da alessandria
ciao mariagrazia, bentornata
Però tu hai la frtuna di esserti potuta acorgere degli effetti della troppa comunicazione sulla "ecologia". Perchè prima era come un rumore ininterrotto, poi si è interrotto, e ora che è ripreso puoi limitarlo meglio.
Però tu hai la fortuna di esserti potuta acorgere degli effetti della troppa comunicazione sulla "ecologia". Perchè prima era come un rumore ininterrotto, poi si è interrotto, e ora che è ripreso puoi limitarlo meglio.
e' un po' piu' complicato di cosi' perche' poi quando ci sei dentro, capisci ti capiscono e tutto torna esattamente come prima.
grazie per essere passato, spero di sentirvi presto!
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