Il bigino di Non Si Sa Mai.

mercoledì 25 marzo 2009

il piccolo genio del male

A scuola dopo lo spring break, tutto e' sempre uguale, tranne un dettaglio. Al posto della signora Juanita a fare le pulizie c'e' una persona nuova. Prima delle vacanze, qualcuno bisbigliava che sarebbe andata via, cosi' quel giorno io ingenuamente, andai a chiederle se era vero, ci tenevo a salutarla almeno visto che non parla inglese e sono l'unica che comunica con lei. Mi rispose che non ne sapeva nulla e i suoi occhi si fecero improvvisamente lucidi e preoccupati. Provai a convincerla che era solo una voce, che sicuramente non sarebbe successo niente. E lo pensavo davvero! Ero convinta che fosse lei magari a volersene andare. Mi sembrava impossibile che potessero licenziare una lavoratrice instancabile come lei. Noi insegnanti spontaneamente, le avevamo anche fatto un bel regalo a Natale per ringraziarla per il suo impegno. Poi figuriamoci, in quella scuola di perfettini dove e' tutto uno sfoggio di buoni sentimenti e valori cristiani, mica licenziano una madre di famiglia cosi' su due piedi, ma no stia tranquilla che non le succede nulla.
Eh gia', mi faccio i complimenti da sola per l'intuito: licenziata in tronco un'ora dopo.
Mi e' stato spiegato che qui si viene messi alla porta cosi' senza giri di parole, in modo che la gente non abbia nemmeno il tempo di protestare. La cosa piu' allucinante pero' e' che il nuovo signore delle pulizie e', ammesso che sia umanamente possibile, ancora piu' bravo. Mi piacerebbe tanto fargli le pulci, cosi' giusto per solidarieta' con la signora che e' stata licenziata ingiustamente, ma e' davvero impossibile. La scuola per la prima volta quasi quasi profuma, e vi assicuro che mi costa ammetterlo. Lei si spaccava la schiena per renderla diciamo decente, il suo rimpiazzo addirittura la fa brillare. Raccoglie le schifezze al volo prima ancora che tocchino terra. Nei corridoi, a poco a poco sta pulendo i muri, si' proprio i muri.
In tutto cio' il direttore o chi per lui deve essere un genio. E' riuscito a assegnare a queste persone il doppio del lavoro che qualunque essere umano potrebbe portare a termine e le ha indotte perfino a farsi le scarpe a vicenda, il tutto senza nemmeno un fiato di lamento.
Non sono direttamente affari miei, ma a me questa cosa fa infuriare.

19 commenti:

  1. Piano piano, step by step, ci stiamo arrivando pure noi. È dura per chi come noi, abituato al posto "sicuro" e con tutte le garanzie sindacali, dover cambiare "sistema". Il nano vuol fare l'americano, come cantava Carosone, ma in Italia non si sono le condizioni e le opportunità come negli USA, se perdi il lavoro sei a spasso e basta.
    Un abbraccio
    Pino

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  2. e' un discorso un po' difficile e complicato, magari ci scrivo un post a parte. comunque non credo che qui, dico qui in texas con la crisi e tutto, perdere il lavoro sia il peggio. succede spesso e normalmente se ne trova un altro. e' questo caso particolare che mi fa infuriare. cos'altro puo' andare a fare una signora come juanita che non parla nemmeno inglese? cosa avrebbe fatto di male per meritarsi il licenziamento?
    non so, mi sembra che si voglia spremere le persone fino al midollo approfittando delle loro debolezze. senza comprensione e umanita'.eppure qui stiamo parlando, come ho detto tante altre volte di persone per bene, persone che hanno fatto tanto per me. probabilmente la loro bonta' e' molto "selettiva".

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  3. Sei troppo comunista per il sistema capitalistico consumistico americano, pensa che in Italia fanno credere ai lavoratori part-time a 4 ore dei call-center che il premio per il loro impegno sia lo straordinario e non la possibilità di passare a 8 ore.
    E potrei raccontarne di altre, il mondo è diventato un posto difficile per la gente normale.

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  4. ho appena guardato su netflix l'ultimo film di soldini, 'giorni e nuvole', e mi sono depressa (tra l'altro mia sorella fa lo stesso lavoro della protagonista...). e' difficile credere che sia lo stesso regista di un film 'felice' come pane e tulipani...

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  5. magari allargando troppo il discorso:

    in europa dagli anni '80 ai 90' sono progressivamente andati morendo tutti i partiti comunisti, per una serie di ovvie ragioni (declino della russia etc)
    la cosa brutta che credo sia successa in concomitanza con questa perdita di potere dei partiti comunisti è questa: prima la lotta era tra il lavoratore ed il capitalista. mettere questa lotta "allo scoperto" rendeva i termini del gioco piu' chiari. guarda caso c'era piu' giustizia sociale. con la morte dei partiti rossi non sono certo scomparse le differenze. la cosa subdola è che oggi il nemico del povero non è il ricco, ma quello piu' povero di lui.
    ovvio che in america il discorso non puo' applicarsi automaticamente, ma credo si sia diffusa dovunque questa cultura della ipercompetizione tra gli ultimi.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. si, e' una guerra fra poveri, ma il bello e' che e' come se nemmeno se ne accorgessero mentre lottano. e' come se fosse normale giocare al ribasso con le loro potenzialita' e il loro valore. e poi alla fine non vince proprio nessuno.

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  8. Vince chi trae profitto da questo.
    Quando un imprenditore trasferisce (delocalizza) la fabbrica all'estero dove la manodopera costa meno, crea lui stesso le condizioni suddette, è cronaca di questi giorni di aziende che chiudono in Italia per riaprire in Cina od altrove, magari dopo aver usufruito degli aiuti statali, regionali e forse anche di quelli comunitari...

    Per il resto concordo con eccemarco

    Ciao
    Pino

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  9. la crisi del lavoro colpisce un pò tutto il mondo
    e la battaglia è per tutti di tutti i giorni
    e dispiace lo so vedere che chi ha bisogno viene messo alla porta senza troppe parole
    è così e basta...
    la lotta alla sopravvivenza...

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  10. stiamo arrivando anche noi a grandi passi, con la precarizzazione e l'immissione di extracomutari, il ricatto da partre dei datori di lavoro è diventato sistematico. per stare nel nostro paese uno straniero deve avere un lavoro, di merda tra l'altro, figuriamoci se combatterò battaglie sindacali

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  11. Sì, Eccemarco ha ragione, e Nosisamai la capisco che si incazzi, mi son girate le balle anche a me a leggere questa storia.
    Aggiunerei solo che, che si sia buttato via il comunismo è anche bene e giusto ma:

    -perché tenersi il capitalismo becero?

    -perché buttare via tutto i pacco?

    Tutto quello che di assolutamente giusto c'era nel pensiero comunista, ovvero l'analisi del rapporto lavoratore/padrone e le copnclusioni che se ne traevano, le hanno buttate via come ferite infette.

    E che è?

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  12. fa infuriare anche me. :-/ cerca juanita, offrile un caffè.

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  13. pino: cioe' vince il piu' forte

    irish coffee: almeno non stanno a spaccarsi la testa prima, magra consolazione

    dilaudid: hai detto bene. quando mr. j. cercava di avere uno straccio di permesso di lavoro in italia, aveva un buon lavoro e tutto e la sua domanda venne respinta lo stesso.

    peppermind: capisco, ma questi sono discorsi che qui difficilmente attecchirebbero

    manu: mi sa proprio che non ci rivedremo mai piu'. e non l'ho nemmeno salutata :(

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  14. Al di là della situazione americana e della povera Juanita, vorrei far notare che in Italia, quelli che ci hanno fatto credere che il comunismo è brutto e il capitalismo è bello, e che i sindacati servono solo a creare problemi con i loro scioperi e che la flessibilità nel lavoro è una cosa moderna e altre amenità, ce li siamo votati noi.
    (o almeno, io di sicuro no, ma la maggioranza in Italia li ha votati, e continua a votarli.)

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  15. "peppermind: capisco, ma questi sono discorsi che qui difficilmente attecchirebbero"

    Vero... ma ormai è così anche QUI... è questo che mi lascia perplesso.

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  16. ma scusa, quale e' stata la motivazione ufficiale? Che il tipo nuovo prende meno?

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  17. PS: la mia signora delle pulizie si prende $50 a botta ogni volta che viene e pulisce MALISSSSSSSSIMO. Se Juanita è disponibile alle trasferte impacchettamela :)

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  18. Sì, per noi sono cose che lasciano senza parole! Pensa che in California, un collega di un mio amico è venuto dall'India per lavorare in questa azienda. Visto che le cose stavano andando bene, è tornato alcuni giorni in India e si è sposato per far venire la sua compagna negli States e costruirsi insieme una vita in America.....dopo poche settimane, è stato licenziato in tronco, adesso i loro visti scadranno e dovranno tornarsene tutti e due in India!! :O Senza pietà!

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dimmi dimmi...