Il bigino di Non Si Sa Mai.

lunedì 9 marzo 2009

cosi' cosa'

Questa settimana avrei bisogno di un altro paio di domeniche si puo' fare?
E' che il weekend e' volato, come al solito. La cena di venerdi' e' stata deliziosa. La cosa triste e' che capita spesso di conoscere persone interessantissime qui che sono solo di passaggio. Si fermano qualche anno, fanno un'esperienza lavorativa importante e poi o decidono che e' troppo difficile vivere cosi' lontano da casa oppure gli scade il visto e devono partire per forza, di solito proprio quando hanno cominciato a costruire qualcosa per cui varrebbe la pena rimanere. E ci lasciano dei gran vuoti. Ma non divaghiamo troppo, volete sapere come e' andata a finire con le lingue. Allora. Un pizzico d'inglese ogni tanto, quando non veniva in mente una parola comune e poi il metodo e' stato piuttosto scientifico: la prima parte della serata si e' parlato in italiano, poi si e' passati allo spagnolo e poi si e' cominciato a mischiare tutto allegramente. La scena clou e' stata quella di noi poveri tre che cercavamo per dieci minuti di pronunciare la parola Atlanta come Mr. Johnson. Missione impossibile. No way. Pero' che belle storie. Mille avventure. Ci hanno raccontato di come si sono conosciuti e poi della loro vita a Tokio e subito dopo a Catania, di Lima e di Rennes, cambiamenti radicali veramente, altro che Milano-Dallas. Sembrava la sceneggiatura di un film. E la loro bimba di tre anni che parla in una lingua con la mamma in un'altra con il papa' e in inglese all'asilo, impressionante.
Il resto del tempo l'ho passato in gran parte in giardino. Finalmente ho anch'io come tutti da queste parti, oltre alle varie erbe per cucinare, la mia bella pianta di aloe vera. E poi abbiamo comprato tante altre piante. Quest'anno siamo stati attenti a comprare solo quelle adatte alla stranezza di questo clima e di questa terra argillosa, vista l'esperienza precedente (e la siccita'). La cosa incredibile per me e' stata scoprire che le piante che abbiamo comprato sono tutte garantite: se muoiono, presentando lo scontrino possiamo riportarle e essere rimborasti. Sono sicura che moriranno e perdero' lo scontrino, pero' che storia.
Un'ultima cosa: sono tornata al parco. Mi sono documentata bene e' ho deciso che non ho piu' paura dei coyote, anzi mi stanno anche un po' simpatici (con il fiume in mezzo).

Buona settimana!

8 commenti:

  1. sono proprio curiosa di sapere come si pronuncia Atlanta...
    i tuoi amici sono stati anche a Catania , Sicily????
    allora sono proprio international!!!:)))
    Buon inizio settimana

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  2. ətlanə

    chissa perche' a noi manca la capacita' di pronunciare la vocale senza suono (il famoso Schwa!).

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  3. tizi: si, proprio catania, sicily, gli e' piaciuta tanto, ma sono rimasti anche un po' traumatizzati...

    fabrizio: non solo noi :)

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  4. traumatizzati???? e perche`????
    bacio

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  5. tizi: lo so, e' brutto da dire. hanno avuto un paio di brutte esperienze con ospedali vari. in compenso hanno imparato cose sulla sicilia che io non avevo mai sentito, per questo mi sembra che gli sia piaciuta moltissimo, ma che appunto siano rimasti traumatizzati...

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  6. una clausola simile con me e il negozio chiude dopo una sola stagione, garantisco (sono riuscita a far morire di sete un cactus...
    :D

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  7. qui io ho imparato a mie spese che davvero anche i cactus muoiono facilmente d'estate se non gli dai un bel po' d'acqua :(

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  8. beh dai è stata una seratina internazionale un po' fai da te' :-D
    spero ti sia divertita e che tu stia bene.
    Ti mando un bacio
    Silvia

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dimmi dimmi...