Ripensavo a un commento che ho ricevuto da
Miko riguardo al discorso dell'altro giorno sul
mangiare da cristiani. Lui per aiutarmi nella mia diatriba linguistica, tirava fuori la vecchia storia dell'utilizzo improprio del termine
americano per definire tutto quello che viene dagli Stati Uniti e io forse, come spesso capita per questioni di tempo, nella mia risposta ho liquidato la cosa in modo affrettato, poi pero', come altrettanto spesso capita, ci sono tornata sopra fra me e me.
Queste sono le cose che mi sono venute in mente in rigoroso ordine sparso, ditemi poi anche voi cosa ne pensate.
- Lui dice, ma non solo lui giustamente, che
America e' il nome di un continente, non di un paese. Gia', pero',
America rientra anche nel nome di una nazione,
United States of America appunto, l'unica ad avere questa parola all'interno del nome. Se ci pensate e' un po' come gli abitanti di Cinisello Balsamo: si chiamano
cinisellesi mica
cinisellesi balsamesi, che risulterebbe inutilmente lungo.
- Inoltre, avete mai considerato che per esempio, a noi a scuola e' sempre stato insegnato che per convenzione i continenti sono cinque (Europa, Africa, Oceania, Asia e America) mentre a loro che sono
sette (Nord America, Sud America, Antartico, Asia, Africa, Australia e Europa)? Lo ricordo, giusto per ribadire che tutto va visto in prospettiva e spesso si parte di punti di vista contrastanti senza nemmeno rendersene conto.
- Gli abitanti degli Stati Uniti d'America dunque, a torto o a ragione, si sono sempre autodefiniti
americani mentre
il termine piu' corretto sarebbe
statunitensi, si dice. E sono d'accordo in pieno anch'io, peccato per un piccolo dettaglio: in inglese il termine
statunitense non esiste. Bisognerebbe inventare una parola nuova di punto in bianco, per definire gli statunitensi nella loro lingua.
- In pratica, a me sembra che la questione sia molto semplice. Succede solo che lo stesso termine,
americano, indichi cose diverse, ma questo succede un po' in tutte le lingue. In spagnolo, per esempio,
esperar significa
aspettare e anche
sperare che per noi sono due concetti completamente distinti. E pensate a quante parole abbiamo in italiano che significano cose completamente diverse. Un esempio per tutti: il verbo
sentire, che indica l'udito, il tatto, il gusto e l'odorato. Per noi un tale pasticcio di significati e' talmente naturale da non farci nemmeno caso, per molti stranieri invece tutto questo rappresenta un controsenso bello e buono.
- Certo, capisco bene che il caso di
americano e
statunitense implichi anche un valore politico e ideale particolarmente rilevante specialmente in questo momento storico, pero' visto che oramai la terminologia e' accettata e usata da secoli, non comprendo tanto tutta questa continua indignazione, tanto piu' che tantissimi americani che conosco sarebbero d'accordissimo con il definirsi
statunitensi e non
americani in linea di principio. In italiano, in questo caso, abbiamo la possibilita' di precisare quello che intendiamo, possiamo essere abbastanza soddisfatti di questo, mi pare. Dopo tutto, la codificazione della lingua dovrebbe seguire il modo di esprimersi delle persone e se le persone in inglese si esprimono da sempre in questo modo, non resta a tutti che prenderne atto. E probabilmente e' per questo che si parla continuamente di letteratura americana, cinematografia americana, economina americana, di cultura americana insomma, sapendo perfettamente a cosa ci si riferisce.