Il bigino di Non Si Sa Mai.

lunedì 10 novembre 2008

di internet e della vita

Ho appena letto l'ultimo post di Viridian. E' lunghissimo e parla de l'asocialita' ai tempi di internet. Di come l'avvento di facebook secondo lei stia facendo calare l'attenzione sul mondo dei blog e altre considerazioni abbastanza amare su come raccontarsi pubblicamente condizioni o meno la vita vera la' fuori. Ho trovato interessante il suo punto di vista, ma credo di avere una prospettiva completamente diversa dalla sua su entrambi i fronti. Sono due discorsi enormi e diversi. Per quanto riguarda Facebook, io penso che tutto questo insano interesse a rigor di logica dovrebbe esaurirsi a breve. I miei amici americani usavano sia Myspace (che non ho mai digerito) che Facebook molto prima degli italiani e vedo che si stanno gia' dimenticando di entrambi, molti hanno un account FB, ma non lo aggiornano quasi mai. E' fatale forse che questa mania collettiva si esaurisca, e' troppo forte. Quando succedera' un po' mi spiacera' perche' per me funziona. Insomma, vivo dall'altra parte del mondo, il contatto rimane per forza virtuale, non c'e' nessun tipo di impegno, di imbarazzo a scambiare due chiacchere e poi non vedersi mai. Credo che se le persone fossero piu' vicine, invece, mi porrei davanti a questa cosa in maniera differente. Non mi piacerebbe, credo, essere contattata da persone con cui non si trova il tempo e la voglia di vedersi di persona, ma siccome sono qui, chi lo sa come andrebbe, non ha nemmeno senso chiederselo. Tutto rimane piacevole e leggero.
L'altro giorno, per esempio, ero a casa ammalata, ma in via di guarigione. Mi sentivo bene tutto sommato, cosi' ho acceso Facebook e ho scoperto una cosa: di giorno, mentre io lavoro qui, tutti i miei amici, in Europa sono collegati! Qualcuno racconta di come la propria azienda stia andando a rotoli per colpa di FB, ma quello e' un altro discorso. Insomma, ho fatto un sacco di chiacchere che non avrei mai fatto. Con un amico di New York per esempio, e' successa una cosa simpaticissima: non ci sentivamo dai tempi della Spagna e cosi' in due secondi senza nemmeno pensarci abbiamo iniziato a comunicare in inglese per la prima volta come se fosse la cosa piu' naturale del mondo, come se ci fossimo lasciati il giorno prima. Mi ha raccontato del libro che sta scrivendo su un tale rivoluzionario cubano e dell'entusiasmo degli accademici per Obama, mi ha fatto piacere. E poi molte altre cose. Una mail puo' essere impegnativa per alcune persone, in fondo bisogna avere qualcosa da dirsi, scambiare una battuta su FB e' assolutamente spontaneo e ravviva un po' i contatti. La lucina e' verde: ci sei? Dai accendi skype! E ci si racconta un attimo come e' andata la giornata, niente di che', ma le distanze magicamente si accorciano. Io la vedo cosi' almeno. Non vedo problemi, drammi, solo uno strumento che si puo' chiudere o aprire a piacere.
Per quanto riguarda il discorso delle conseguenze di raccontare i fatti propri in rete, ci sarebbe tantissimo da dire, ma un'altra volta magari. Per finire vorrei solo ringraziare chi legge questo blog e mi ha mandato dei messaggi su Facebook. E' successo diverse volte. Qualcuno ha perfino cercato di aggiungere Mr. Johnson come amico, facendoci un po' sorridere. Che furboni: io faccio di tutto per nascondervelo e voi lo cercate su FB! Dovete considerare che lui e' il mio deus ex machina, concedetemi almeno che rimanga avvolto nel mistero. Anzi no, diciamo la verita', e' a lui che piace questo ruolo. Non e' mai intervenuto e non credo lo fara'.
Per le richieste di 'amicizia', io mi scuso, ma tenderei a evitare. Mi sembra di raccontarvi abbastanza di me qui e non mi va di esporre i miei amici e la mia famiglia che non c'entrano nulla con Nonsisamai. Vi ricordo che pero' se vi fa piacere o se avete qualcosa di speciale da raccontarmi potete sempre contattarmi a questo indirizzo:

19 commenti:

  1. Anch'io sono iscritta a FB e per adesso sono un po' confusa: a volte FB non fa che ricordarmi quanto lontana sia dai miei vecchi amici. Ma da immigrata riluttante, blog e networking sites sono stati una manna dal cielo.

    Un saluto da DC (presto con un favoloso nuovo vicino di casa!!!).

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  2. E chètelodico a ffà...
    menomale che c'è FacciaLibro e Skype, che sennò avrei dovuto ipotecare un rene e le coronarie per mantenere i contatti con il resto del mondo via telefono!
    :-)
    Adesso ti vengo a stanare su FB...
    Alice cacciatrice

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  3. mi resta 1 minuto in un ciber cafe de la stazione di Retiro, quindi non ti faccio un saluto in FB, ti saluto da qui, prima di andarmene a veder i pinguini!!!

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  4. personalmente fb mi ha incuriosito proprio dopo che ne avevo letto in giro e nei blog (tra cui il tuo) e così ho provato. boh? non ne sono molto convinto, certo e' utile se si cercano tracce di amici lontani nello spazio o nel tempo, a me ad esempio ha fatto ritrovare un paio di conoscenti (molti ex studenti purtroppo...il target e' molto giovane..) ma x il resto si chicchiera sparando cacchiate con amici che incontri in girò cmq (magari non io, un po' eremita...).
    la brevita' dèi messaggi me fa una sorta di enorme, mondiale macchina x sms. poco più.
    preferisco ancora il blog x esprimere idee e confrontarsi...

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  5. con questo post ti 6 data la zappa sui piedi. Tutti a cercare nonsi su FB ;-)

    PS: io devo ammettere di aver dato un occhio alla libreria di alice su anobii. Conta come cyber stalking?

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  6. lajules e alice: ma ciao! menomale che non sono l'unica, tutti a fare gli snob...salvo poi accendere e trovarli sempre la' :)

    katerian: nooooo, mi vuoi proprio fare invidia allora?? salutami buenos aires e i pinguini allora. e anche dani, ma si! ;)
    grazie per aver trovato un minuto per passare, sei troppo cara :*

    fabior: anch'io preferisco il blog, senza dubbio!

    palbi: ma no, non credo, figurati. qui di stalker non se ne sono mai visti, sento davvero tanto affetto intorno a nonsisamai. e speriamo continui sempre cosi'!

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  7. Chiaro che per te e chi è lontano da molte delle persone importanti il discorso è molto diverso e più spontaneo di quanto possa essere con me. Nel mio caso l'uso ludico del mezzo viene rovinato da un milione di supercazzole, dalle malignità di colleghi che dicono uno dell'altro "AH, ma quello ha postato più volte durante il giorno invece di lavorare" alle cattiverie di chi legge per saperne di più dei fatti tuoi senza davvero volerli sapere perché ci tiene a te, alle battutine sulla vita sentimentale o l'umore personale di te che hai lasciato una mezza frase qua e un altro mezzo commento là. Vedi che poi cominci a farti problemi per scrivere qualsiasi cosa, perché volendo tutto può essere travisato, e spesso volere in questi casi non costa nulla e anzi dà adito a un sacco di pettegolezzi sulla pelle altrui.

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  8. si, capisco. e' per questo che mi e' piaciuto il post, perche' probabilmente essendo la' lo avrei potuto scrivere io. e' che da lontano, il pettegolezzo, se anche c'e' non arriva. e' tutto ridimensionato. per fortuna.

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  9. Ho letto di "vecchi amici", "conoscenti lontani", "ex compagni di...". Credevo di vivere su un altro pianeta. Ho voluto chiarire la questione e sono andato da FB e gli ho detto: "Ascolta, non mi è chiara una cosa?"
    FB: Chiedimi tutto quello che vuoi.
    Io: So che svolgi un lavoro importante e anche difficile, ma io non ho amici lontani...
    FB: Forse non hai amici.
    Io: Ne ho pochi, ma non li sento lontani.
    FB: Dove stanno?
    Io: In giro per l'Italia.
    FB: Distanza in linea retta più di 200 chilometri?
    Io: Alcuni sì.
    FB: Allora sono lontani.
    Io: Ma io non li sento "distanti". Loro vivono, lavorano nelle loro città, ma per me è come se fossero dall'altra parte della strada, oppure dietro la porta in fondo al pianerottolo.
    FB: Uhm... Tu sei un uomo, devi comprendere le il gentil sesso ha delle necessità sociali diverse.
    Io: Non lo nego, lo accetto. Ma non ti considero un elemento necessario del web 2.0, o come diavolo vogliamo chiamare le ultime tecnologie che affollano internet.
    FB: Detto fra di noi... io ci provo. Creo offerta dove manca la domanda. Con un po' di fortuna mi creo una nicchia e sopravvivo.
    Io: Vuoi dire che...?
    FB: Tu sei sveglio, dovresti lavorare per me. Hai ragione, non esistono amici lontani, ma alla gente piace sapere di averli, adora spulciare profili e volti anonimi col desiderio di trovare uno sguardo cordiale, simpatico, amico...
    Io: Tutto ciò è molto triste.
    FB: Gran parte della vita lo è. Ma confessami una cosa: non ti pacerebbe essere cercato e, magari, contattato da uno/a sconosciuto/a?
    Io: Beh, naturalmente. Ma ho imparato a distinguere l'effimero dal definitivo.
    FB: Allora non faccio per te, anche se...
    Io: Ogni tanto ti sfoglio per curiosità, mi piace la gente, la sua eterogeneità. Ma non mi iscriverò.
    FB: A me basta.
    Io: Buona giornata!
    FB: Altrettanto!

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  10. La penso esattamente come te, forse perchè anche io vivo lontano.
    Non sapevo del clamore che sta suscitando feisbuc in italia, ma credo che ogni cosa vada presa leggendo le avvertenze.
    Onde evitare "intossicazioni".
    A presto

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  11. io mi sono iscritta a FB, ma mi mette a disagio...ho trovato dei miei amici ma non sono riuscita a scrivergli...anche se mi farebbe piacere sapere come stanno e che combinano, mi viene anche da dire che se non o antenuto i rapporti in questi anni ora cercarli sarebbe forse ipocrita..vabbè è che io sono un pò strana, ecco.
    Un abbraccione

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  12. Ah tutto è nato dalle chat,millenni fà,da ex utilizzatore di mirc,l'attrattiva verso queste cose ormai è sfumata,ho da poco scoperto skype solamente perchè ho degli amici all'estero,poi msn che mi fà risparmiare il costo degli sms,in pratica una specie di involuzione.Tutti questi mezzi di comunicazione e cosi poche cose da dire (che non siano le solite banalità). In ogni caso mi sono fatto pure io il contatto su facebook,giusto per vedere..e ho scoperto un sacco di persone che conosco,ma non ho ancora capito a che serve ;)

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  13. sono un po` incasinata in questo periodo , ma ancheio la mia idea su FB ce l`ho...spero di poterne scrivere presto

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  14. io ci ho messo un po' a carburare con feisbuc. poi ho cominciato ad utilizzarlo regolarmente. però anche per me è un mezzo per sapere cosa fanno e come stanno gli amici che sono lontani, in italia o all'estero come me. di questo 'tenersi-a-controllo-a-vicenda' che a quanto pare esiste tra colleghi in italia me ne ha parlato mio fratello per la prima volta. da noi non accade, un po' perché la gente si fa più gli affari propri e un po' perché io ho pochi contatti, non ne cerco altri e ogni tanto faccio pure repulisti, eliminando l'amico del cognato dello zio del compagno delle elementari che mi ha chiesto di fare amicizia senza nemmeno lasciarmi due righe di messaggio. quindi, con me e con i miei pochi onesti e cari amici funziona bene. ma non credo proprio lo userei se fossi in italia, con persone che stanno nella stanza accanto. ma nonsisamai...

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  15. io al faccialibro ho detto no, perchè non ho vecchi amici da rintracciare-soprattutto, poi, se sono stato io a far perdere le mie tracce.
    mi accontento del maispeis, che uso più che altro come promemoria per eventi e concerti.
    è comprensibile, come ad esempio nel tuo caso, che fb torni utile per avere un contatto più immediato con amici "fisicamente" lontani, in fin dei conti è quello il motivo per cui è nato,no?

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  16. la nave di ulisse: benvenuto! bellissimo commento, grazie. pero' devo dirtelo, a me quelli che guardano solo, non fanno tantissima simpatia...

    verde: invece, mi sembra che il tuo ragionamento abbia un suo senso preciso...

    al: mai sopportato le chat, soprattutto le prime...

    cowdog: idem

    tracina: mi incuriosisce che tu abbia deliberatamente fatto perdere le tue tracce...

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  17. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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dimmi dimmi...