Per la serie "Il consumismo che ti consuma" vi presento questo simpatico oggetto, il tearing tool.
Il tearing tool e' un righello che invece di essere liscio e' zigrinato e serve per strappare la carta in modo...uniforme? Bellino? Boh. Per me un pezzo di carta strappato e' solo un pezzo di carta strappato, ma non sono certo una scrapbooker io. Farsi quattro chiacchere con uno scrapbooker, fa capire molte cose su questo paese, ve lo consiglio se vi capita. Certo spendere 10 dollari per strappare un pezzo di carta deve farti sentire molto piu'....mmm...speciale, si' speciale.
7 commenti:
mi sembra che questi scrapbooks (se si chiamano così) siano molto amati in Usa, e soprattutto l'attività di crearne per i propri o altrui ricordi sia molto molto amata (credo più che altro dalle donne). ne ho visti tanti, quando sono stata lì, e un sacco di materiale in vendita per assemblarli...
(commento dissestato ma non mi veniva meglio)
si, e' uno dei passatempi preferiti dalle donne. ci sono milioni di diversi strumenti, album, kit, nastrini, adesivini. per alcuni e' una vera mania. altrimenti chi comprerebbe un oggetto del genere?
io una volta ho fatto uno scrapbook, un regalo tutto sommato economico e coreografico, ed è pura follia. alla fine non solo la mia cucina, ma anche io ero ricoperta di colla e pezzettini di carta, le dita tagliate e una montagna di scarti... certo, io ho usato gli scarti e i denti, non avevo certo attrezzi professionali, ma non credo sia molto meglio nell'altro modo...
mi piacerebbe farne uno però...
Mah... sarà che mi manca la sensibilità femminile,ma guardando gli scrapbooks mi sono venuti in mente i Monty Python :)
io ne ho fatto uno l'anno scorso per l'asta della scuola. e' andato a ruba e mi e' dispiaciuto tantissimo darlo via dopo averci lavorato tanto. l'ho fatto a modo mio, senza attrezzi particolari pero' all'inizio ero andata in panico perche' mi avevano detto che ci sono dei modi specifici e delle regole. non mi sembra molto divertente farlo cosi', ho fatto bene a fregarmene.
dai un occhiata al website di queste cinque pazze
http://fiskateers.com/blog/
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