Una delle cose che mi angosciavano di piu' viaggiando nelle regioni piu' sperdute del sud degli Stati Uniti era vedere gli animali morti ai bordi delle strade. Si tratta di quel tipo di strade in cui vai forte e ti sembra sempre di andare piano perche' non hai nessuno davanti, nessuno dietro e fuori e' sempre tutto uguale. Come l'altro giorno sul Chickasaw Turnpike per esempio. Luoghi fuori dal mondo e fuori dal tempo. Autostrade costruite davvero in mezzo alla natura selvaggia.
Gli indigeni hanno sempre sorriso della mia delicatezza di city girl, del mio preoccuparmi per l'animale morto perche' secondo loro il punto principale della questione e' il pericolo, il fatto che bisogna essere freddi e capire cosa fare dal momento che un cervo o un altro grosso animale sull'autostrada puo' causare incidenti spaventosi. Mi dicevano che dopo un po' invece di girarti dall'altra parte, cominci a guardare di proposito per capire di cosa si tratta. Insomma, e' brutto da dire, ma mi e' successo e non l'avrei mai creduto. Immagino sia perche' come al solito nella vita capire che cos'e' e se e' (perche' spesso si tratta semplicemente di altro) fa meno paura.
Che metamorfosi pero'.
13 commenti:
ah ma anche qui a NY si ha spesso a che fare con animali morti. Principalmente scarafaggi
qui non ci si fa mancare nulla...
mi viene in mente il film una storia vera di Lynch, quando il vecchio incontra la ragazza disperata perchè almeno una volta al mese le capita di tirare sotto un cervo.
io non ho capito, cioé ne hai visto uno o ne hai ammazzato uno?
ti prego fa' che sia la prima, altrimenti non vorrei essere te...
non c'entra molto con il tuo post, ma sto leggendo il libro di Mark Haddon che hai consigliato quest'estate e mi piace molto.
da queste parti animali morti si vedono raramente. pero' c'e' una zona vicino a stanford con tanti cervi e ogni tanto qualcuno va sotto a una macchina.
però è triste... a me si ferma il core ogni volta con i piccoli animali lungo le strade (non oso pensare se ne vedessi di grandi) e ci rimette un po' per battere...
Pensa che per salvare un mega-topo (che mi sembrava un gatto, da grande che era), ho fatto una manovra che per poco non volavo nell'autostrada affianco alla strada su cui ero!
manukag: visti a decine, mai ammazzato nulla in vita mia per fortuna!
fabrizio: si, piu' che altro avevo citato quel libro mentre lo leggevo. in molti poi mi avete detto di averlo letto e che vi e' piaciuto molto. e anche a me e' piaciuto, anche se devo dire che l'espediente narrativo del ragazzino che racconta arrivata verso la fine aveva cominciato a urtarmi i nervi.
fabio r: si che e' triste, pero' qui e' tutto piu' selvaggio. la gente fa fatica a credermi quando spiego che in italia non abbiamo ragni velenosi e serpenti a sonagli e uragani e...
Guarda che se era nero con il davanti bianco, alto un metro scarso e claudicante, non era un pinguino ma una suora!
Lo so, sto lasciando troppi commenti scemi, sarà l'avvicinarsi della partenza :/
baol: no panic!! :)
dipende, anni fa ci fu un grosso incidente perché un giapponese americano volle evitare un gatto. Dipende.
Io il callo non ce l'ho mai fatto a certe cose e non ce lo voglio fare.
boh:lo capisco. e' che a un certo punto scatta l'istinto di conservazione della specie evidentemente...
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