Le cene fra amici sono sempre momenti molto piacevoli, ma da quando vivo qui anche estremamente interessanti. Ogni volta succede qualcosa di nuovo. Forse e' perche' sono tutte persone che frequento tutto sommato da poco e hanno sempre un background molto diverso dal mio. Non lo so, comunque devo dire che quelle con gli amici israeliani si stanno rivelando in genere le piu' movimentate. Forse e' solo che e' la prima volta che ho degli amici israeliani e i loro costumi spesso mi stupiscono. Si e' gia' detto del cibo, non so se qualcuno di voi si ricorda. Ecco, la lista degli alimenti no continua ad allungarsi. Tanto che di solito siamo noi che andiamo a cena da loro perche' io francamente dopo quel primo esperimento sono rimasta un tantino traumatizzata. L'ultima volta abbiamo portato un dolce. Lei l'ha guardato e con un grande sorriso sulle labbra ha esclamato menomale che non e' una di quelle torte al cioccolato ricoperte di cioccolato pesantissime! Io sono rimasta un po' perplessa: una torta al cioccolato pesantissima ricoperta di cioccolato era proprio quello che avevamo portato noi la volta precedente. Nel dubbio amletico si era pensato che col cioccolato si va sempre sul sicuro, dopo tutto a chi non piace il cioccolato? A quanto pare a loro. Anche se ora che ci penso se l'erano anche spazzolata via tutta la mia torta, chi se lo aspettava che non gli piacesse. Si saranno messi a dieta.
Comunque non importa. Perche' lo so che suona malissimo questa cosa, ma nella realta' loro sono davvero delle persone carine, magari se l'erano dimenticata la mia torta al cioccolato, chi lo sa. C'e' da dire che hanno un'idea altissima dell'ospite in generale e si vede che fanno di tutto per farti sentire a casa. Ti fanno capire che vogliono veramente parlare con te, che gli interessa quello che pensi. Ti raccontano sempre del loro paese, delle loro tradizioni ed e' talmente interessante! E poi ti ringraziano mille volte di essere venuto e ti dicono e' un onore averti qui, e si vede che la sentono davvero questa cosa. E tutto questo e' molto bello. Pero' c'e' questo ostacolo non da poco del cibo e poi anche il fatto che ti fanno sentire sfigato. Come noi non sono ricchi, ma parlano continuamente di affari. La vedi questa lampada? 300 dollari e io l'ho avuta per 50, lo vedi questo tavolo di legno massiccio? 3000 dollari, noi l'abbiamo pagato 200, e via dicendo. Non si sa come pur vivendo qui da pochissimo come noi, conoscono gia' tutti i modi per risparmiare su tutto e in un certo senso, se ne vantano. Anche se secondo me a volte i sistemi che trovano per risparmiare non sono del tutto chiari. Le tasse ad esempio dovrebbero essere un po' quelle per tutti, mi sembra.
Lo so, lo so cosa starete pensando "e poi dicono di noi italiani!". Ma mi e' stato spiegato che e' piu' una nostra idea (o magari un'ambizione?) quella di essere considerati furbi. L'italiano furbo a quanto pare non e' tanto un luogo comune all'estero. Ma niente paura: ce ne saranno senz'altro molti altri di luoghi comuni per noi.
Un'altra cosa stranissima e' che in vita mia non ho mai sentito molto parlare male degli ebrei in generale, ma soprattutto mai come loro israeliani giovani e laici parlano male degli ebrei ortodossi. Si vede che e' un'attivita' liberatoria per loro perche' lo fanno a ogni occasione, ma io vado in crisi. Volano parole pesanti. Tipo come quando noi italiani si parla male della chiesa per farvi capire, ma loro parlano degli ebrei. Non si fa, non esiste. O perlomeno questo ci e' sempre stato insegnato, e' un tabu'. Ecco, mi fa impressione questa cosa.
Mi chiedo cosa verra' fuori alla prossima cena.
16 commenti:
continuo con le mie implausibili ipotesi psicologiche :)
a volte c'e' il problema di esprimere sufficiente approvazione (io per esempio questo problema ce l'ho con i regali di compleanno).
un modo un po' rigido ma efficace di esprimere approvazione e' sottolineare una qualita' positiva dell'oggetto (tipo "questa torta mi piace perche' e' leggera", che non significa necessariamente che non divoreresti una torta pesantissima :P). sottolineare cio' che la torta non e' potrebbe essere un modo per cercare di fare la stessa cosa...
buffa questa cosa che gli israeliani parlano male degli ebrei ortodossi e a te fa strano (e anche a me probabilmente)... chissà chi rimarrebbe basito a sentire le tirate anticlericali che si fanno dalle nostre parti, magari i sudamericani.
si si.. belle le cene con gli amici.. anche se poi devi chiamare un impresa di pulizie per ripulire casa!
ma...perchè non scrivi un libro??? io ormai sono drogata dei tuoi post..non commento mai perchè son sempre di corsa, ma non me ne perdo uno! Stai diventando la mia "rubrica" preferita...
è bello leggere i blog di chi, come te, vive all'estero prprio per questo...ti fa vedere un'infinità di cose che non sai, e di cu non verresti a conoscenza...nn smettere di scrivere mai, per carità! mi piacciono tanto queste incursioni nel mondo ...
fabrizio: cervellotico!! :)
ginevra: non l'avevo mai pensata cosi'...
alfie: quello e' il meno!
giada: ma che tesoro, grazie!
verde: credo che non potrei smettere nemmeno se me lo imponessi...
Beh, intanto forse la tua torta al cioccolato ricoperta di cioccolato non era pesante.. :-)
Per quanto riguarda gli affari.. mi sa che conferma un po' il luogo comune che molti hanno sugli ebrei (che assomiglino cioe' ai genovesi... )
Come il senso dell'ospitalita', fa parte della loro cultura anche essere attaccati ai beni materiali per via del fatto che erano sempre in fuga da qualcuno, e senza avere praticamente delle radici, quello che contava (e conta) e' quello che ti puoi portare dietro. Poi nel loro caso, magari, non e' neanche questione di background ebreo/israeliano quanto di personalita' loro, chissa'.
Poi mi domando se il parlar male degli "ebrei" sia un po' come fanno gli afro-americani qui.. fra di loro non hanno problemi a darsi di "negro", ma se lo dice un bianco sono cavoli amari...
nat: prima di tutto, se si parla di torte al cioccolato:
PESANTE E' BUONO!!! :)
poi non lo so. in questo caso lo stereotipo e' centratissimo. e non e' questione di essere taccagni e' questione di 'trafficare', di fare affari, di parlare con la gente...
mi hanno detto che c'e' perfino il verbo to jew, per indicare questa cosa. pero' magari e' un termine razzista terribile, non mi sono informata.
eh eh non è mica prerogativa degli israeliani quella di parlare sempre di soldi. Qui a NY tutti si sentono legittimati a chiederti quanto guadagni e quanto paghi d'affitto. Ma lo fanno con naturalezza. E quindi con naturalezza si risponde. Ho l'impressione che siamo noi quelli ad avere un rapporto "culturalmente storto" con le questioni di soldi. Il che forse spiegherebbe anche lo stato di eterna sofferenza della nostra imprenditoria. Chissà!
a palbi: e' buffo pero' che si possa parlare di soldi ma non di politica o religione
alla prossima cena da loro presentati di nuovo con una torta al cioccolato.e magari digli che era un affare,costava 50 e l'hai avuta a 25!
Ho conosciuto una marea di israeliani e sono tutti come li descrivi tu!forse un poco piu' arroganti.
commento poco ma ti leggo sempre
palbi: stranissimo, qui non esiste inoltrarsi in certi dettagli!
tracina: non so se e' arroganza, ma non sono tanto semplici da accontentare. tra l'altro vorrei dire che sia io che mr. j. dopo l'ultima cena siamo stati malissimo. anche per noi non e' semplicissimo adattarci ai loro sapori, ma si fa, per passare insieme una bella serata si fa.
janet: anch'io ho lo stesso vizio, un abbraccio forte
Secondo me la prossima volta dovresti portare di nuovo la torta al cioccolato, dicono che non gli piace ma sotto sotto la bramano :P
E' il bello della grande metropoli cosmopolita :)
Goditi le differenze e la prossima volta al torta mandala a me :-)
A.
motivi per alzarsi al mattino? il titolo e' simpatico! :)
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