Una persona mi ha detto di essere stata assunta perche' e' stata raccomandata e me lo ha detto in modo assolutamente normale.
In effetti non c'e' nulla di male.
Un suo superiore ha cambiato lavoro, nella nuova azienda cercavano qualcuno e, conoscendo le capacita' di questa persona, ha suggerito di contattarla per un colloquio.
Dopo di che' c'e' stata una lunga selezione che e' culminata nell'assunzione.
Tutto trasparente.
Niente. E' solo che in Italia la raccomandazione e' vista sempre come un tabu', nessuno nemmeno dice quella parola sul posto di lavoro. Nessuno si sognerebbe di raccontare ai colleghi di essere stato raccomandato. Invece qui la raccomandazione e' vista come una cosa di tutti i giorni, normalissima, mi sembra.
19 commenti:
Io ad esempio non ho nulla in contrario alla raccomandazione, se per raccomandazione si intende come in questo caso la "segnalazione" di un conoscente che potrebbe essere adatto. E' importante però che la selezione avvenga poi in base ad altri criteri. Credo che in Italia la parola venga associata più che altro a chi viene assunto o promosso per il semplice fatto di essere amico di o parente di (qualcuno di famoso o importante).
si, e' proprio quello il problema, pero' e' un peccato perche' una segnalazione di questo tipo non puo' che essere positiva...
sono d'accordo con signor ponza..il tabù sta nel fatto che qui in Italia non si raccomandano persone perchè ritenute in gamba ed adatte a ricoprire un ruolo (e su questo tipo di segnalazione saremmo tutti d'accordo credo), ma solo perchè amiche di..., parenti di.... Questo genera caos, inefficienza, frustrazione in chi magari per quel posto era tagliato. Nel mio ambiente (studio di architettura) la maggior parte delle volte si entra per conoscenza. Lo studio ha bisogno di qualcuno e per prima cosa si chiede ai collaboratori "rodati" se conoscono qualcuno in gamba, capace. Guai a presentare una persona solo perchè amica..la critica per la sua inefficienza passerà su di voi ; ) !!!
fusis: hai ragione. infatti anche qui chi 'raccomanda' si prende davvero in un certo senso la responsabilita'...
"segnalazione" di qualcuno di cui si conoscono le qualità.. va bene, sono d'accordo.
d'altra parte molti lavori ai piu' alti livelli si ottengono tramite conoscenze, e non per selezione pubblica.
ma quando questa conoscenza personale arriva ad inficiare il processo di selezione e/o la sua trasparenza, là ci vedo il marcio. conosco molti ragazzi di gran talento con conoscenza delle lingue e lauree in relazioni internazionali o simili, e poi gli europarlamentari assumono i loro nipoti diplomati. ecco, quella per me è raccomandazione.
così come l'appartentenza politica per entrare in rai.
vero che in italia è un tabù, così come la parola 'lobby' e tanti altri termini.. ma abbiamo una gloriosa storia di malefatte legate a questi 'termini caldi' che ne giustifica lo scetticismo..
sarebbe tempo di pulire il linguaggio, ma c'è troppo rumore..
:)
in america c'è anche l'endorsement, nella prassi politica, così come le lobbies ed è una pratica comune..
il problema è solo che poi bisogna dimostrare di meritarselo il posto. Qui, back in old Italy, spesso la raccomandazione è per puri fini politici, ed una volta dentro il raccomandato - sebbene spesso inadatto al posto - non si scalza più nemmeno con le bombe...
anfatti, la raccomandazione sottintende 'senza particolari meriti, a volte con demeriti'.
posso dire invece tranquillamente di essere stata segnalata piu' di una volta, non sempre assunta ma qualche volta si. il che mi fa pensare che le selezioni comunque erano fatte seriamente.
anch'io ho segnalato persone, e lo faccio sempre quando ha senso; di solito e' un atteggiamento gradito.
e' che in Italia la raccomandazione puo' servire a infilare qualcuno in un certo posto di lavoro anche se non e' all'altezza. La raccomandazione puo' servire anche come garanzia di non licenziamento. Anche se e' incapace, restera' li' nei secula seculorum perche' e' protetto.
Negli USA la raccomandazione e': "tizio e' capace di svolgere quel lavoro". Se pero' tizio per qualche motivo non e' competente, tizio torna a casa in direttissima.
la prima raccomandazione e' orribile, la seconda makes sense. A lot.
valeriascrive
d'accordissimo con tutti gli altri. La raccomandazione c'è dovunque, solo che in Italia si raccomanda anche chi non e' capace, e chi è raccomandato e non capace passa davanti agli altri.
Però non esageriamo, anche al'estero chi ha piuù sponsor è avvantaggiato, non è proprio una segnalazione gratuita...
anja: si' anche qui mi e' capitato di sentire che tale persona a parita' dovesse essere assunta perche' parente di qualcuno.
il caso piu' ecclatante e' forse quello del presidente degli stati uniti :)
buongiorno tesoro! :-D è che come al solito in Italia visto che c'è gente che se ne è approfittata in modo squallido delle raccomandazioni..ora è una cosa negativa..ma in realtà è la cosa più naturale del mondo..io raccomando te se so' che fai un buon lavoro e viceversa..è che qui la raccomandazione è solo per chi ha il solo pregio di essere parente o amico o amante..tutto qui..un paese allo sbando
Bacione tesoro!
Silvia
La tipologia di raccomandazione che hai descritto nel post é leggermente diversa da quella in atto ogni santo giorno in italia e quindi dall'immagine radicata nel cervello di noi italiani, forse é per questo che parlare di raccomandazione in italia é un tabu' e si guarda ai raccomandati con disprezzo.
Diciamo che la meritocrazia non é una nostra peculiarità...
d'accordo con tutti gli altri.
la segnalazione è qualcosa di assolutamente positivo, ma appunto serve per accedere al colloquio e a distinguersi dal mare di CV in mano alla selezione del personale. La raccomandazione italica, promuovilo/assumilo perchè è mio cugino è ingiusta e umilante.
La verità è che qui in Italia come dicevo spesso nel mio blog il problema è che bisogna pagare per essere raccomandati altrimenti una buona parola è come aria fresca (passeggera)! E questo mi rattrista parecchio ... ah se non fossi in proprio sarei proprio inguaiato!
eh ma l'assunzione in Italia, almeno nel pubblico, funziona in modo diverso:
non per colloquio, ma per concorso (lo so perche` e` la stessa differenza che c'e` con l'assegnazione dei posti per il Dottorato di ricerca...)...
se assumi tramite colloquio, il fatto che tu abbia una qualche reference letter (ciuoe` una raccomandazione) e` cosa assolutamente normale, anzi, necessaria...
se tu invece, dovendo assegnare un posto tramite concorso (e quindi graduatoria), per far passare uno raccomandato, devi in genere fare qualche "aggiustamento" ai punteggi... cosa non proprio pulita....
poi si puo` discutere su quale sia il metodo migliore per decidere chi assumere, ma la differenza sta qua...
quella di cui hai parlato tu non sembra una "raccomandazione" ma più una presntazione come hanno detto gli altri..noi purtruppo pessiamo a raccomandazione quando uno entra in un posto di lavoro senza colloqui ma solo perchè porta da...
il raccomandato in posti di lavoro con gerarchie ingessate , in posti pubblici , e non meritocratici, puzza come il pesce, in un paese come l'ammerica, però è diverso, e la raccomandazione diventa lettera di presentazione, o curriculum,e anche l'università la chiede, insomma, qualcuno ti fa da garante per per le tue qualità. ma dicimolo, ancora una volta sono avanti loro.
a me questa sembra più una segnalazione che una raccomandazione
Forse perchè da noi non si punta sul merito :/
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