giovedì 8 maggio 2008

la modestia e il pensiero positivo sempre

Noto che spesso i miei studenti americani di italiano pensano di essere a un certo livello e poi invece mi accorgo che sono a un altro molto piu' basso. Cosi' anche nella vita di tutti i giorni, non so quante volte soprattutto quando il mio inglese era pessimo, mi e' capitato di sentire persone che dicevano di parlare spagnolo e poi quando felice cambiavo lingua si giustificavano imbarazzate dicendo che l'avevano studiato a scuola ed era da tanto che non lo parlavano. Ovviamente in inglese.

Insomma, pensavo che generalmente noi italiani invece siamo piu' modesti. Diciamo sempre di non palare una parola di inglese e invece poi cinque minuti dopo facciamo discorsi sui massimi sistemi lasciando l'interlocutore a bocca aperta.

Non so se questa degli americani sia superbia o solo un'altra manifestazione del loro ottimismo a dispetto di tutto.

27 commenti:

Daniele ha detto...

.. o forse che per loro il concetto "parlare un'altra lingua" è leggermente diverso da come lo intendiamo noi :)

nonsisamai ha detto...

puo' darsi anche quello :)

Fabio ha detto...

Bisogna considerare anche che per loro il conoscere un'altra lingua è un di più, un qualcosa che magari utilizzeranno solo in vacanza (vedi lo spagnolo quando vanno in Messico), mentre per noi non-madrelingua inglesi è un requisito importante.
Io ho notato che quasi tutte le persone che ho incontrato erano stupite del fatto che avessi studiato per anni sia l'inglese che il francese, oltre a conoscere l'italiano (cosa che generava domande imbarazzanti come "Are you fluent in Italian?"), mentre la loro conoscenza delle lingue straniere era limitata in molti casi ad un anno o due di spagnolo, solo per la relativa vicinanza al confine.
Loro hanno la fortuna di saper parlare correttamente l'inglese, mentre noi lo dobbiamo studiare (e io non sono mai soddisfatto del mio livello...).

Crazy time ha detto...

anche a me e' capitato di fare la stessa riflessione.

e non ho trovato nessuna giustificazione plausibile.


valeriascrive

Silvia - Magnolia Wedding Planner ha detto...

buongiorno penso che sia per loro molto poco utile sapere un'altra lingua visto che sono madrelingua inglese è ne hanno poco bisogno...beati loro
:-)
Silvia

Ileana ha detto...

Anche io ho sperimentato questa differenza tra italiani ed americani.
Forse, noi siamo meno confident di loro. A scuola ci tirano sù diversamente!
un abbraccio

Sick Girl ha detto...

beh sì a me spesso è stato detto e sembrava con convinzione che parlo bene inglese, mentre io mi son sempre sentita una schiappa nella conversazione. In generale fuori dagli USA e dalla GB comunque non ho mai incontrato gente brillantissima in inglese. Quindi se è vero che per gli affari è la lingua internazionale, per la vita di tutti i giorni non lo è poi tanto.

Anonimo ha detto...

nina

concordo (forse forse) sulla maggiore modestia (o forse mancanza di vergogna a dire di non intendersi di certe cose) ma sull' inglese per parlare dei massimi sistemi da parte degli italiani...proprio no! sono pochi quelli che riescono a fare un discorso in inglese. e siamo famosi all' estero per questo!

Anonimo ha detto...

nina
ps. poi è anche vero che i popoli di lingua inglese in effetti sono più "fortunati" perchè non devono fare molti sforzi per farsi capire all' estero...e, forse, non studiano molto per questo. ma meglio degli italiani...ci sono i popoli europei del nord, e dell' est...loro sanno praticamente tutti - bene - un' altra lingua.

Anonimo ha detto...

questa di imparare le lingue straniere é una cosa dell´europa continentale. i parenti e gli amici americani del mio fintomarito (che é inglese, per chi si fosse perso le puntate precedenti) si stupiscono che io parli inglese, tedesco e un po´di francese. ma a noi é capitato di conoscere persone di diverse nazioni europee, che parlano un paio, se non di piú, lingue. io stessa ho una collega estone che parla inglese (necessario), russo (lingua del fidanzato), tedesco (lingua del lavoro) e naturalmente l´estone. un altro collega spagnolo che parla inglese, tedesco, francese (lingua della madre), spagnolo e il suo amato catalano.
io trovo che questa miscela di lingue e culture sia la cosa piú bella dell´europa. il mio fintomarito (cresciuto sull´isolone dove piove sempre) se ne meraviglia ancora.

Anonimo ha detto...

A essere sincera a me è capitato anche con gli italiani che mi dicessero parlo questo e quell'altro e alla fine non parlavano proprio o dicevano tre parole facendo quarantamila gesti e sentendosi molto simpatici anche... per non parlare del fatto che secondo me a livello europeo siamo tra quelli che parlano meno e peggio l'inglese, nei paesi del nord anche un settantenne parla inglese meglio di me per esempio (ok, non ci vuole molto, era giusto per dire...), in italia questo è quasi impossibile. Anche rispetto al fatto che gli inglesi e gli americani siano piu' fortunati non sono d'accordo... in quanto considero la conoscenza di diverse lingue straniere una ricchezza immensa... direi quasi l'apertura di nuovi mondi, in fondo nel linguaggio c'è anche in qualche modo la filosofia di vita di un popolo, magari attraverso dei detti o proverbi, senza contare con quanta gente si puo' parlare in piu' sapendo piu' lingue. secondo me siamo piu' fortunati noi.

MiKo ha detto...

Secondo me parte del problema risiede nella fissazione per i test, i voti e le valutazioni. Mi spiego: hai superato il tale esame di Inglese con più del tale voto? Allora parli Inglese. Hai superato il tale corso di Italiano al college? Parli Italiano. Mentre per noi il "livello scolastico" è giusto un gradino al di sopra del niente.... Imho, ovviamente.

Anonimo ha detto...

posso allacciarmi a manukag?
in linea di massimo é vero che sui cv italiani c´é scritto "inglese ottimo, parlato e scritto" e poi senti sfoderare dei gran thecatisonthetable e thepenisunderthechair. peró vorrei smitizzare un po´ ´sta cosa che all´estero sono tutti bravi, alti, belli, biondi e parlano perfettamente inglese. io lavoro in un ambito in cui non conoscere l´inglese significa non lavorare. eppure qui in germania ci sono frotte di sedicenti scienziati che non sanno esporre un´idea in un inglese comprensibile. capita lá, ma capita anche qua, e non saltuariamente.
invece tanto di cappello agli svedesi, che spesso parlano molto bene inglese. fa impressione trovare l´impiegata che ti vende l´abbonamento del metró di stoccolma snocciolarti il suo inglese perfetto, spesso imparato grazie alla tv non doppiata. peró se ci si allontana da stoccolma non é raro neanche lá trovare un livello quasi zero.
ecco fatto.
@manukag: carino il tuo blog :)

MarKino ha detto...

a me, che parlo un inglese poco piu` che scolastico - ferrato piu` che altro sui termini "tecnici" del mio lavoro, han detto che parlo inglese molto meglio della media degli italiani...
il che vuol dire che la media dev'essere molto bassa...

Fabrizio Cariani ha detto...

un saluto veloce e senza altro contenuto, che' mi fai pensare anche da Londra...

Anonimo ha detto...

non c'entra niente col discorso, ma facendo zapping a caso nel tuo blog (sai, ho molto da lavorare oggi...), ho trovato due cose che volevo assolutamente dirti:
1. ho trovato un post che si chiama "il museo" e mi hai fatto venire i brividi. dico sul serio. dal momento che leggo tonnellate di libri (non è per farmi figa, ma per dire che ho svariati termini di paragone) puoi considerarlo un complimento.
2. ho letto il post sul trilinguismo e anche a me è successa esattamente la stessa cosa e sono assolutamente d'accordo, anzi ti dico, quando siamo passati (fase due) dall'inglese al francese, ho scoperto che lui faceva molto ridere e dopo tipo un anno di relazione gli ho detto "ah, ma sei divertente!", adesso parliamo in italiano e, oltre al fatto di essere io la divertente ;P, non riusciremmo mai e poi mai a parlare inglese, quando ci proviamo per rispolverarla un po', finisce che dopo due frasi in croce ci ammazziamo dalle risate per gli accenti schifosi...

cowdog: grazie mille ;P!

Baol ha detto...

Giusto! :)

NotreAnne ha detto...

quoto fabio: secondo me per gli americani e' cosi' inusuale parlare una lingua straniera (almeno fino a poco fa) che bastano tre parole da vacanza per farli sentire proficient, e poi loro di cultura sono sempre molto sicuri di se'. Pero' va beh ha ragione anche manukag... avete mai sentito un francese parlare inglese??????????? brividi ovunque. Sto da tre giorni a londra e gie' non mi vengono le parole italiano. E' gravissimo. (anche perch'e non mi vengono neppure in british)

nonsisamai ha detto...

fabio: cosa che genera domande imbarazzanti come "are you from portugal?" :)

silvia: secondo me invece conoscere un'altra lingua e' utilissimo anche per molte altre ragioni, altrimenti perche' si studierebbero il latino e il greco antico?

mitile: e' quel confuine fra confident e persona incapace di giudicarsi che mi sfugge a volte, ma io non sono per niente confident... :)

nina: si' non dico che riusciamo a parlare sempre correttamente pero' ci proviamo e generalmente ci facciamo capire. io ricordo che la prima volta che venni qui sapevo davvero 2 parole di inglese pero' stavo ore a disquisire con il roomate di mr. j. di film e arte. si stupivano tutti perche' davvero non sapevo parlare, ma comunicavamo lo stesso. trovando l'argomentoo e l'interlocutore giusto sappiamo fare miracoli ;)

cowdog: concordo

miko: questo non lo so. forse semplicemente bluffano :)

markino: vedi la solita modestia C.V.D. :)

fabrizio: ma ciao!! aspettiamo aggiornamenti, forza sei tutti noi! :)

manukag2: ma grazie, mi fa davvero piacere che ti abbiano interessato...

anja: io sottilineo solo che ti e' uscito british invece di english :)

Anonimo ha detto...

Credo che le questioni grammaticali di mole totalmente diversa spinga noi a credere di non sapere abbastanza non facenoci rendere conto che la loro sia alquanto poverella e ciò che sappiamo sia tutto, mentre porta loro a credere di saper parlare bene la nostra lingua senza considerare le miriadi di declinazioni dei verbi, i sinonimi eccetera in compagnia, facendogli credere che quel poco che sanno sia tutto...

Anonimo ha detto...

ps: se in più ci aggiungi il mio commento qui di dubbio gusto grammaticale, siamo a cavallo!

:)

2pa ha detto...

mio modesto parere
siamo tra i peggiori in europa a parlare altre lingue, in primis l'inglese. in giro per il mondo non hanno una gran idea di noi come popolo "internazionale", anzi in molti cadono nei soliti stereotipi (pizzaspaghettimandolinomammamafia)
questo perchè non si insegna un buon inglese a scuola, non ci si può accontentare del dead cat on the table! inoltre la tv non aiuta neppure: per qual motivo in tutto quello che noi definiamo 3 mondo (dalla grecia alla turchia fino a i paesi arabi, che bazzigo spesso ultimamente) ci sono film in lingua coi sottotitoli nel loro idioma e noi ci ostiniamo a doppiarli (E anche male!) ? ci vorrebbe ben poco, per esempio questo per rendere l'inglese un po' + fluent!
idem per le altre lingue poi...io sono a un normale italiano +2 (inglese e spagnolo, imparate per lo + sulla strada e di per me che non x quello che mi hanno insegnato) e francese compreso ma parlato male (rispondo in piemontese!)e fidati siamo in pochi in Italia!!
prova ne sia il fatto che di turisti ne vengono sempre di meno (nessuno li capisce, se non pochi!!) e che la ns ignoranza (come popolo) sia il grimaldello per continuare a fregarli, finchè non ne verranno +
a presto

Anonimo ha detto...

@2pa:
se posso commentare, direi che i turisti vengono sempre meno in italia non tanto per le lingue (conosco tedeschi innamorati dell'italia che l'italiano se lo sono imparatone gli anni), ma perché i prezzi sono sempre più ridicolmente alti e il trattamento è sempre peggio. da qndo vivo in germania, dove i prezzi sono più modesti, ho aperto gli occhi. e mi scappa proprio la voglia di pagare uno sproposito per trovare scortesia e fregature.
triste ammetterlo. ma mi sento così. povera italia.

Isa ha detto...

Ahahah! Chissà perché quando ho letto questo tuo post mi è venuta in mente un concetto simile, però applicato al genere maschile italico. Tutti gli uomini che conosco si reputano "dei bei ragazzi" e che "ci sanno fare con le donne", anche se sono dei ciospi e poi nell'intimità si agitano come criceti e basta.
Ottimismo o cecità in bona fide?

JANAS ha detto...

Tutti commercianti che applicano l'arte di: Saper vendersi bene...generalmente funziona, per esempio nei colloqui di lavoro (dove l'esaminatore è una scarpa)e nel curriculum...

eccemarco ha detto...

oh, quanto condivido!
credo che sia un misto di pensiero positivo, 'immodestia in buona fede', un sapersi vendere che a loro viene naturale e...
e il nostro approccio italiano, dove la modestia è molto incoraggiata perché considerata in larghissimi strati sociali espressione di buone maniere. che ne pensi?

nonsisamai ha detto...

eccemarco: secondo me e' un po' quello, ma un po' anche il fatto che moralmente la modestia viene considerata una grande virtu' al contrario della superbia.
e poi c'entra anche un po' la scaramanzia.
non possiamo mai dire una cosa finche' non ne siamo assolutamente sicuri altrimenti 'porta male'.
qui ad es. nello sport e' normale dire 'stasera gioca la mia squadra e vince di sicuro', noi non lo diremmo, no? :)