Il bigino di Non Si Sa Mai.

lunedì 31 marzo 2008

il kit dell'elettore

Mi e' finalmente arrivato il kit dell'elettore italiano all'estero. A dire il vero mi ha fatto un po' emozionare vedere le schede. Mi e' venuta in mente la scuola elementare dove andavo a votare nel segreto della cabina elettorale e ora e' stranissimo vedere quelle stesse schede giacere per giorni nella cucina della mia casa dall'altra parte del mondo.
Comunque, il meccanismo e' semplicissimo e votero', si' perche' capisco tutte le perplessita' sulla situazione politica italiana e il senso di ingiustizia che ne deriva, ma per me, nonostante tutto, non votare non e' un'ipotesi contemplata.
Ho ricevuto qualche giorno fa anche il volantino del candidato locale de Il Popolo delle Liberta'. Evidentemente non devo essere riuscita a seminarli. Berlusconi presidente leggo sul simbolo e mi vengono i brividi. Poi leggo meglio e mi sento subito rassicurata. Il candidato in questione ha una moglie e ben due figlie che valgono per quattro, Giulia Nicoletta e Pamela Rosalinda, e si interessa di musica e sport. Perbacco. Scopro anno per anno quello che ha fatto dal diploma in poi. E' un elenco lunghissimo e dettagliato. Scopro che e' per la politica del fare. Dice che bisogna credere in quello che si fa e portare avanti le richieste degli elettori non, cito testualmente, per conservare la 'poltrona' ma per il bene comune. Alla fine uno dei suoi aforismi fra virgolette "Non bisogna essere soltanto Bravi, Bisogna essere i Migliori". Firmato. In conclusione, come se si fosse quasi dimenticato questo dettaglio insignificante, finalmente il programma del suo partito.

Titolo: "Il programma del PDL. Sette Missioni per il Futuro"

1. Rilanciare lo sviluppo [si, ma come?]
2. Sostenere la famiglia [si, ma come?]
3. Piu' sicurezza piu' giustizia [voglio vedere chi dice di no]
4. I servizi ai cittadini [quali? come?]
5. Il sud [si, il sud e anche il nord e il centro, che scoperta]
6. Il federalismo [si o no?]
7. Un piano straordinario per la finanza pubblica [ci sono, non lo spiega perche' un piano segreto]

E con un programma cosi' come si potrebbe essere tentati di non votare?

15 commenti:

  1. quasi quasi sono contenta di non essere ancora iscritta all'AIRE. come se non ricevessi abbastanza porcherie nella posta... vabbé, prometto che questa settima vado al consolato, anche se queste elezioni ormai me le sono giocate.

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  2. ahhh il candidato forzista ti segue anche in Texas :-)

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  3. pero' bisogna riconoscergli che l'aforisma finale e' da vero figo, io non potrei proprio permettermelo, neanche con più mogli e svariati figli.
    "Per il bene comune" poi mi ricorda in modo inquietante il motto della loggia in Hot Fuzz (non ricordo com'era in lingua originale).
    Oddio, non si riesce a seminarli neanche espatriando?!

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  4. Che finezze!
    Quando ero io all'estero queste cose sembravano lontane millenni!

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  5. Ma non avevamo già bocciato il federalismo con il flop del referendum sulla devolution? bah!

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  6. Mah, sai, alla fine, psicanaliticamente, l'uccisione del padre è necessaria per la propria emancipazione. Credo che sia la stessa cosa.
    P.S.
    Il candidato forzista non è male, io invece sono del Partito del Baciare. poi ci sono pure il Partito Del Lettera e Il Partito Del Testamento, ma in previsione del "voto utile" non li considero ;-)

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  7. Deve essere una strana sensazione penso. Mi spiego è come se per noi il votare fosse una interrogazione orale. La scheda, tranne qualche facsimile, la vedi solo quando voti e i partiti li devi sapere prima per non stare 12 ore a leggere le sigle e chiederti(per molti di loro) chi diavolo siano lol!

    Per te e per chi vota dall'estero è come un Tema d'Italiano. Potete leggervi più volte il titolo (vedere la scheda) pensarci e poi eseguire il compito :-)))

    Per quanto mi riguarda peraltro ho deciso per questa volta di annullare la scheda probabilmente facendola vidimare e facendo verbalizzare il mio rifiuto.

    Io non voterò per nessuno di loro.

    Buona Fortuna per il tuo tema lol

    Ciao
    Daniele

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  8. Non c'entra granchè, ma c'è in ballo questo sondaggio, anche se per uno come me molto indeciso, sono e resto tale.

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  9. emmequadro: ma dove vivi? io non sono dovuta andare al consolato, ho fatto tutto per posta ed e' stato semplicissimo.

    gine e @llerta: ce li hai sempre alle calcagna.

    raffaella: ma si, infatti io mi sento molto fortunata ad avere la possibilita' di votare qui.

    daniele: questa volta non c'e' molto da leggere veramente. grazie della visita, a presto!

    mauri83: vado a vedere

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  10. Io ho votato ieri e spedito tutto al Consolato, come da prassi.
    Quell'emozione provata da te, la provavo forte anche io qualche anno fa.
    Ora non più. Questa volta, in particolare, ho votato solo per senso civico e dovere morale.
    Sono legata all'Italia. E' nel midollo infissa, ma non le appartengo più. La mia vita, de facto, è altrove...
    Detto questo, mi chiedo quanto senso abbia votare da qui...

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  11. fabdo: capisco quello che intendi, pero' secondo me e' giusto dare la possibilita' a chi sente questa cosa di rimanere in contatto con il proprio paese d'origine attraverso il voto che e' un diritto importante. io vorrei tantissimo votare anche qui, proprio perche' come dici tu, ci vivo ed e' questa la mia realta' quotidiana.

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  12. il programma è un luogo comune unico.

    Io se fossi all'estero e fuori dal casino italiano, o fossi milardaria ma dentro il territorio italiano, voterei il peggio.
    Che gli italiani muoiano.

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  13. ieri sera a cena stavamo guardando tutti insieme il "dibattito" con i candidati premier su raidue, e io ho detto che a te, residente negli stati uniti, è arrivato il kit del bravo elettore all'estero.
    ridendo e scherzando (per niente in realtà) la mia compagna di stanza a ora di andare a letto non aveva ancora finito di dire che lei il diritto di voto agli italiani all'estero non lo darebbe. verso mezzanotte ha capitolato, dopo che ho sfoderato prima tutta la mia logica infallibile (inutile) e infine la mia collezione di sguardi truci, asserendo che possono votare effettivamente, ma solo se votano anche nel paese di adozione.
    alchè stamattina mi chiedevo: avendo sposato un americano (se ho capito bene) che tipo di cittadina sei? doppia cittadinanza?
    in ogni caso, hai offese che posso riportare (/con gioia) alla mia compagna di stanza?

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  14. sleeping: ma che tesoro che sei! :)
    ti consiglio di leggere qui sopra il commento di fabdo. lei e' un'italiana all'estero che ha dei dubbi sull'utilita' del voto italiano. e io francamente la capisco perche' se non ti interessi piu' della politica italiana e non ci vivi nemmeno (magari nemmeno ci torni) che senso ha votare? pero' ci sono tanti altri italiani all'estero come la sottoscritta che si sentono ancora molto legati al paese d'origine, che ne seguono le alterne vicende o che magari stanno all'estero solo per poco tempo. non mi sembra giusto che venga tolto a priori a tutti un diritto fondamentale come quello del voto. poi io sono molto liberale: chi se la sente voti, chi no no. anzi vivendo qui capisco ancora meglio il punto di vista degli stranieri che vogliono votare in italia: se vivi in un paese hai voglia di contribuire, e' una cosa giusta e sana, no? non sono cittadina americana e proprio per questo soffro un pochino nell'assistere da spettatore a queste elezioni americane. le cose di cui si discute (le tasse, l'assicurazione sanitaria, l'iraq...sono cose che mi riguardano oramai direttamente) e vorrei dire la mia, e' importante. ma il discorso poi sul prendere la cittadinanza e' un po' piu' lungo e complesso di cosi', non ho ancora deciso. in ogni caso devono passare 3 anni, ho tempo di pensarci. a presto!

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dimmi dimmi...