Dopo le malinconie iniziali, sono entrata nel vortice della vita milanese e mi è piaciuto parecchio come al solito. E' tutto così familiare e informale qui. Siamo andati in banca a chiudere il conto italiano, ad esempio, e abbiamo fatto una lunghissima chiaccherata con il signor Gentili, il nostro bancario di fiducia. Sembrava sinceramente dispiaciuto di non rivederci più, tanto che si è trattenuto dopo la chiusura e ci fatto un bellissimo regalo
- E mi raccomando la prossima volta che tornate, passate dentro un attimo a salutare. E datemi anche del tu, capito?
Siamo andati a vedere un paio di mostre e mi sono resa conto che anche nei musei conosco ancora diverse persone. Alla mostra di David Linch ci sono stati raccontati, per esempio, un po' di retroscena. Dice che quando lui, il grandissimo artista, è venuto a seguire l'istallazione della mostra non faceva altro che bere cappuccini e fumare, era molto cordiale e sorridente con tutti, ma si rabbuiava quando vedeva gli estintori. Li odiava tanto che ci ha costruito all'ultimo minuto un pezzo come sempre piuttosto inquietante, Evolution of an estintore.
Noto un fenomeno molto particolare: a Dallas faccio cose praticamente da quarantenne e qui da ventenne. Laggiù i miei amici più o meno coetanei sono quasi tutti oramai sposati e qualcuno anche con un figlio o due. Qui invece, sono tutti ancora estremamente giovani, anzi ggiovani, soprattutto dentro. E così succede che ti ritrovi a fare tardissimo in un piccolo locale del centro ascoltando un gruppo che si fa chiamare Grandi Animali Marini [la canzone qua sotto è stata l'unica che ho ascoltato e come molti, suppongo, ho avuto la netta sensazione che fosse tutta per me], commentando con le tue amiche quanto è fico il cantante e quanto ti piace la nebbia sui navigli con le lucine. Oppure succede che per puro caso vai a fare un aperitivo dalla Lina, e scopri che c'è ancora un locale a Milano, almeno uno, e ne sei felice, dove tutto, ma proprio tutto è rimasto fermo agli anni Sessanta o Cinquanta, compresi gli acquisti dei generi alimentari, ma il barbera no, quello ce l'ha, e buono. E poi passi da una casa all'altra e sono tutte sempre piccole e coloratissime e soprattutto etniche, con cibo etnico dell'Altromercato e lampade etniche della fiera dell'artigianato. E poi magari succede che ti ritrovi a mangiare in splendida compagnia a casa di qualcuno che possiede un'enorme mucca di cartapesta, ma sedie neanche a parlarne. Ed è bello, proprio bello. Che ti sembra di essere tornata indietro nel tempo.
Milano mi piace perchè è caotica, ma è facile incontrare le persone e perchè succedono tante cose, perchè anche fare un giro in metrò è pittoresco dopo un po' di mesi e per non parlare poi delle baraccopoli che si vedono dai treni delle ferrovie nord.
Tutto è grigio, sì, ma come mi ha insegnato mr. Johnson che con i colori ci lavora tutti i giorni, il grigio è indispensabile per poter apprezzare al meglio gli altri colori.
Sempre insonne (vabbe', non proprio), sempre presente. Nuovo libro in lettura:"L'arte del dubbio", G.Carofiglio. Ciao Milano!
RispondiEliminaSono stato solo due volte a Milano: in piena estate e agli obej obej(spero di averlo scritto bene)l'anno scorso.La prima volta da solo, la seconda col mio ragazzo.Ne avevo sempre sentito parlar male:è brutta,è caotica,e questo e quello!
RispondiEliminabho,a me piace tantissimo invece!e sto sempre a pensare alla prossima volta che ci potrò tornare :D
...perche` sono le sfumature a dare vita ai colori...
RispondiEliminaSono stata a Milano 3 volte , caotica , un po` malinconica (il grigio???) e allegra aloo stesso tempo...l`e mail e` ancora nel cassetto , non temere , arrivera`...
Hai notato anche che le polveri sottili *leggi inquinamento* alle stelle con picco di 191 una settimana fa: il limite pericoloso per la salute che si raccomanda di non superare troppo spesso é 50 mcg/m³-> limite sempre abbondantemente superato negli ultimi 10 giorni a Milano (media circa 110). Questo fa sí che tutto sia nero e unto, e che i morti per inquinamento siano in (forte) ascesa. Sei fortunata di non esserti beccata anche lo sciopero mensile dei mezzi pubblici e un mix degli altri. Il problema parcheggi c'é sempre e i mezzi sono buoni e moderni ma poco efficienti e puntuali, il metró copre poco la cittá. E francamente con tutto questo, anche le cose belle che rimangono non mi attirano minimamente.
RispondiEliminaRoba da 40enni negli States? Perché, andare a una mostra é da 20 enni? Poi le grigliate che fai in giardino a Mialno te le scordi. E comunque io ho trovato invece che negli States sia molto piú facile divertirsi... a patto di avere i soldi ovviamente.
P.S: ti capisco perché a Milano ci sono i tuoi genitori/parenti. Ma se non ci fossero loro, torneresti lo stesso?
RispondiEliminaCome non essere completamente d'accordo? E' per questo che adoro Milano. :)
RispondiEliminamiko: anch'io continuo nella mia 'insonnia' e mi sta piacendo anche questo, in questa trasferta italiana. a dallas vedo l'alba tutti i giorni e qui posso svegliarmi tardissimo! ma mi consigli anche questo di libro?
RispondiEliminatracina: davvero? mi fa piacere. è che milano spesso non piace perchè tutto quello che ha di bello lo nasconde sapientemente. è una città per pochi e molto pazienti...non per me probabilmente, ma ne riconosco il fascino...
tizi: una siciliana a milano...interessante...intanto aspetto :)
grissino: se non ci fossero amici e parenti credo proprio di no. con la stessa cifra avrei potuto andare 2 settimane in giamaica, ma non è un'eventualità fortunatamente :))
il discorso 20enni-40enni l'ho spiegato male: è che oramai ho raggiunto una certa familiarità anche con questo blog, se così si può dire. non mi riferivo assolutamente alla mostra, ma all'informalità, alle cene dove è l'ospite che cucina, ai locali che sto frequentando...totalmente diverso dal parlare di pannolini che capita di fare laggiù.
signor ponza: bella è bella :)
Ciao Manu!
RispondiEliminaSono contenta di saperti non più malinconica in quel di Milano!
Anche io, al mio rientro, ho riscoperto tante piccole cose piacevoli che negli States non avevo!
Mr. Johnson ha proprio ragione....e poi, ultimamente, anche a Milano c'è un cielo terso ed azzurro azzurro!! :)
@ Grissino: ma tu sei sempre così positivo nella vita? senza offesa, eh? :)
Non sono pessimista ma realista. Fai un salto sul mio Blog e vedrai che non sono uno pessimista.
RispondiEliminanina
RispondiEliminae viva per questa nota di felicità e COLORI!!
(sinceramente grissino mi fa anche simpatia...con quell' elencare sempre le nostre "magagne" ;) sì, forse dovremmo andare a trovarlo sul suo blog, faccio appena riesco!)
ciao ciao
@nonsi questo libro ancora non te lo consiglio (anche perché sono più o meno a metà). Se ti piacciono i gialli, o meglio i "legal thriller", ti consiglio senz'altro gli altri libri di Carofiglio. Se poi leggi effettivamente qualcuno di questi libri, fammelo sapere così ne parliamo :)
RispondiElimina@grissino Non vorrei fare il pignolo, ma quanto ad inquinamento gli Stati Uniti non è che scherzino... Per il discorso del divertimento, sarà stata colpa mia, ma in 3 mesi, senza macchina non è che abbia fatto questa gran vita. Ovviamente se vivi a New York la cosa è diversa, ma le New York, San Francisco, Los Angeles ecc. sono una parte minimale degli USA.
Poi sarei curioso di sentire in proposito qualche opinione autorevole, tipo quella di mr Johnson... Magari la nostra buona ospite può riportarci il Johnsonpensiero :)
A proposito. Un avviso a tutti: non andate sul blog di grissino a stomaco vuoto! E soprattutto non ci andate se avete a meno di un miglio di distanza dolciumi e avanzi natalizi, ne va della vostra linea...:D
RispondiEliminaLOL sí, occhio alla linea.
RispondiEliminaGuarda, io sono andato anche in qualche cittadina media e capisco che ci sia poco. Ma non mi puoi escludere le grandi cittá che hanno un peso (in popolazione) molto alto. Perché allora escludiamo anche Milano/Roma/Napoli dall'Italia... giá Torino é molto poco metropoli. Insomma, anche da noi non c'é nulla escludendo le grandi cittá. E poi i divertimenti bisogna anche trovarseli. Capisco pure che in Texas in agosto uscire all'aperto significhi mettere a rischio la propria vita. Ma d'inverno, grigliate, festicciole, corse nel verde/nel deserto... dai. A Milano dove trovi la prima aiuola ? In c*lo al... e poi rischi sempre di pestare eh eh eh.
ciao interessante il tuo blog.ti va di fare uno scambio link.il mio blog è http://wwwblogdicristian.blogspot.com/ ciao.fammi sapere.
RispondiEliminaCiao...piace anche a me ogni tanto Milano...ma non sono riuscita a viverci....i ritmi frenetici e caotici in fondo non fanno per me...ho bisogno di ampi spazi...ho bisogno del mare...ho bisogno dlle montagne e del verde...però qualche giorno ogni tanto non mi dispiace....:-)
RispondiEliminaBuon 2008!!!!
mitile: era una malinconia che forse non c'entrava tanto con milano, ma con alcune persone...
RispondiEliminamiko: ah!ah! mr. johnson sta diventando un personaggio sempre più importante! proprio l'altro giorno gli chiedevo se non gli desse fastidio essere così presente, ha detto di no e quindi... :)
a parte gli scherzi, vuoi la sua opinione sull'inquinamento o sulle macchine? sulle macchine in texas sicuramente ti direbbe che sì: NON SI PUO' VIVERE SENZA :)
cris: benvenuto! lo scambio fine a se stesso, non mi interessa. quando ho un attimo passo a trovarti e in caso ti linko, ma tu non sentirti obbligato...
bruja: a viverci non ci sono riuscita nemmeno io ;)
buon anno anche a te!!
Ma io parlo con dati alla mano. Mi fate vedere i valori delle polveri sottili di dove abitate voi? Perché io li ho presi dai siti ufficiali (Arpa Lombardia e Cittá di Vienna) e un conto é dire che le cittá sono inquinate (tutte lo sono!) un conto é QUANTO siano inquinate.
RispondiElimina@nonsisamai Veramente volevo l'opinione di mr. Johnson riguardo ai divertimenti negli USA :) (che non si possa vivere senza macchina me ne ero accorto...)
RispondiEliminaA Milano ci lavoro, da ragazzina avrei voluto viverci, ma ora, malgrado l'infame vita da pendolare, non credo proprio che ce la farei...
RispondiEliminaPerò sì, ti fa tornare ggiovane, frequentarla per un po' :)
grissino: si però rilassati. sinceramente il tuo accanimento mi sembra un tantino fuori luogo. il post parlava di altro, poi se vuoi prendere qualunque cosa scriva come pretesto per fare polemica contro l'italia, dillo e ognuno trarrà le proprie conclusioni.
RispondiEliminamiko: ok, glielo chiedo!
halordandamude: la cosa strana però è che quando ci vivevo non mi sentivo molto ggiovane...
milano nn la conosco ma il tipo di sensazione si....qndo si è lontani si apprezzano e notano cose che normalmente nn si vedrebbero mai!
RispondiEliminavolevo farti gli auguri di felice felica anno!
a proposito posso linkarti?
L'espressione chiave è "frequentarla per un po'", altrimenti la magia svanisce :)
RispondiEliminaah milano.
RispondiEliminaquando sono lontana mi mancano certi aspetti del vivere la nostra milano.
caotica, rumorosa, grigia, sporca. eppure cosi' *milano*, da penetrarti, crescerti dentro...
...PM10 a duesseldorf: 50. punto.
a proposito del Johnsonpensiero, ogni tanto anche a me è venuto da chiedermi "chissà lui che ne pensa" :9
RispondiEliminadovresti fargli curare una rubrica sul tuo blog hihihi ;P
siamo agli sgoccioli del 2007, per cui ne approfitto per farti anche gli auguri di buona fine e buon inizio :)
che bello legere qualcun altro che ama la mia(e tua) città.
RispondiEliminaMilan l'è un gran milan
buone feste, w la befana
desaparecida: grazie! ricambio gli auguri e certo che puoi :)
RispondiEliminaharoldand: come molte altre cose della vita...
cowdog: è speciale a suo modo...
tracina: guarda, io ho notato che ha un po' un rapporto di amore-odio, è un po' geloso, ma alla fine gli piace anche. recentemente mi ha per la prima volta inaspettatamente pubblicizzato con una persona, non ho ben capito questa cosa, ma non credo voglia collaborare direttamente...
auguri anche a te!
unaltrasera: buone feste a noi befane milanesi allora ;)
commento questa entry "vecchiotta" perchè torno appunto da the air is on fire, che desideravo intensamente vedere prima che finisse.. gli impegni me l'hanno permesso, per fortuna..
RispondiEliminavolevo ringraziarti per l'episodio su evolution of an estintore, che è stata appunto l'opera che più mi ha affascinato - forse perchè mi immaginavo appunto il retroscena della sua creazione
bel blog, la tua vita mi ha sinceramente molto incuriosita..
una milanese (di provincia)
erica
erica: grazie molte, sei sempre benvenuta :)
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