▼
Il bigino di Non Si Sa Mai.
▼
lunedì 3 dicembre 2007
e poi magari
Cosa c'e' di meglio che prendersi cura di se stessi, delle persone che si amano e della propria casa? E poi magari parlare del futuro, mille progetti, e poi magari fare una passeggiata in una giornata insensatamente assolata, e profumata anche, e poi magari incontrare qualcuno che ti racconta una storia, che ti prende per mano e ti fa vivere un altro tempo, un altro spazio, una passione e un coraggio che si possono solo intuire. Ci sono delle persone che brillano piu' delle altre, averle intorno o anche solo incontrarle per un attimo e' una fortuna. Ci sono periodi in cui sembra che tutto abbia senso e bellezza e vorresti solo che rimanesse cosi' com'e'.
La passeggiata l'ho fatta sotto la prima neve a Cambridge - Boston, in zona Harvard, ma il valore ero lo stesso: prendersi cura di sé, guardare al futuro, chiacchierare a fianco ad una persona... Buone passeggiate!
RispondiEliminaE' vero. Ci sono persone che brillano più di altre e che meritano il nostro tempo, la nostra cura.
RispondiEliminasorry, il commento sopra è il mio :)
RispondiEliminaamoilmare
Certe giornate sono il premio che la vita ci da per la nostra pazienza con lei.
RispondiEliminaUn abbraccio
Il problema vero è l'inversione dellasperanza. Quella credo sia stata la vera mazzata...nessuno può legittimamente aspettarsi niente di meglio, almeno prevedibilmente...staremo a vedere ;-)
RispondiEliminaUh, svegliata di buon umorie? :-D
e ci sono periodi in cui vorresti cambiasse tutto :-)
RispondiEliminaPienamente d'accordo...ma se sai vederla la luce, allora ti accorgi che ogni cosa è illuminata.
RispondiEliminabuon tutto.
a volte mi pare che non siano le cose ad andare meglio o peggio, ma siamo noi che le viviamo diversamente.
RispondiEliminaDico che a volte, mica sempre, a volte tutto resta uguale ma per noi tutto funziona oppure niente funziona.
E quando mi sorprendo a pensare "tutto sembra avere senso ora", di solito devo ammettere che ero io a non vederlo, prima.
Per le passeggiate, a me manca un certo tipo di passeggiata-cittadina-autunnale in Italia. Quando vai in giro per le vie del centro, la gente comincia a vestirsi in stile invernale, etc.
RispondiEliminaBello il tuo scaffale e bella la lampada. Dovrebbe esserci una sorta di obbligo blogghereccio di postare un proprio scaffale. Il mio in questo momento riflette pienamente lo stato di confusione della mia vita in questo momento.
marina: benvenuta! anche tu expat allora? se hai un blog passo sicuramente a dare un'occhiata dopo. come puoi vedere, ho un'ampia collezione di link di italiani in giro per il mondo, se vuoi darci un'occhiata :)
RispondiEliminaamoilmare: l'importante e' saperle riconoscere...
baol: ma che bella questa frase!
ubikindred: he si, ultimamente succede abbastanza spesso ;)
fulvialeopardi: sapessi quanti ne ho avuti!! :)
galloz e nandina: si, e' vera questa cosa anche secondo me: a volte e' proprio il modo in cui noi guardiamo le cose che fa la differenza. per non dire sempre...
fabrizio cariani: infatti! qui conosco varie persone che NON hanno un cappotto. e' vero che non serve molto, pero' ogni tanto fa freddo anche qui, non so come fanno...
lo scaffale e' cio' a cui abbiamo lavorato questo fine settimana. e' una libreria abbastanza grande, ne ho sempre voluta una e, sembra niente, ma stare li' a montarla, decidere dove metterla, ecc. ti fa stare proprio bene, ti fa sentire un po' piu' a casa. tra l'altro poi, la cosa che mi manca di piu' qui sono i miei libri, quindi i pochi che sono riuscita a portare li sto coccolando per bene :)
ciao...è bellissimo avere dei momenti così...!certo dovremmo tutti avere + pazienza!un abbraccio lontano-vicino
RispondiEliminaho studiato arte al liceo sulla stessa collana che c'è in basso a sinistra nella foto :D
RispondiEliminacercavo di spizzare altri titoli ma non si leggono bene :9
sul mio vecchio blog avevo un paio di foto col mio scaffale..un completo delirio.il bello degli scaffali appena comprati poi è che puoi riempirli e riempirli e riempirli.il mio scoppia.urge scaffale nuovo.
riguardo al post è vero, hai pienamente ragione: purtroppo non è sempre così facile accorgersi di queste persone.
desaparecida: ricambio l'abbraccio!
RispondiEliminatracina: ah! il mitico "arte nel tempo"! me li ha mandati mia sorella, che tesoro... ancora per un po' saro' nella strana condizione di avere piu' scaffali che libri, pero' e' bella l'idea di riempire per una volta invece di accatastare :)
La vita è ciò che facciamo di essa.
RispondiEliminaI viaggi sono i viaggiatori.
Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che siamo.
~ Fernando Pessoa
dikke kus ^.^
fabdo: hai pescato in uno dei miei libri preferiti... :*
RispondiEliminarileggevo il tuo post e, tra i commenti, quello di baol in particolare...e la malinconia di fondo è evidente, la stessa che avverto io fin troppo spesso ultimamente.
RispondiEliminama, non potremmo fare qualcosa per migliorare il nostro approccio verso la vita, tipo cominciare a credere che certe giornate, certe persone splendide, certi periodi dovrebbero essere la normalità e non delle parentesi felici?
vi ho inseriti in una mia riflessione e non so con quale diritto, ma vabbè :)
johnson: il diritto ce lo hai, eccome. e' vero sarebbe bello riuscire a vivere sempre tutto fino in fondo, ubriacarsi di sensazioni, di sogno, di musica...intimamente non credo sia possibile. pero' chissa'...
RispondiElimina