[niente paura ! in senso figurato]
Mi dice poco fa mr. Johnson e io scoppio a ridere perche' di questi tempi mi da
[da e' corretto sia con che senza accento, giusto?]
una felicita' notevole non essere l'unica a fare errori grossolani in una lingua straniera. Soprattutto perche' lui e' un genio (seriamente, he!) e parla italiano benissimo. Pero' lui si e' schermito questa volta e mi ha risposto:
- Invece di prendermi in giro spiegami perche' bisogna dire GLI voglio bene e poi invece LO torturi...?
Vuoto. Non so se sono confusa da tutte queste lingue o cosa
[Stamattina presto ho parlato con un francese e per i primi minuti della conversazione ho creduto mi stesse parlando in francese]
ma ho bisogno di aiuto. C'e' qualcuno che sa spiegarmi questa cosa a livello grammaticale?
p.s. E' un'associazione un tantino ardita, ma mi e' venuta in mente questa canzone. Lui e' Christy Moore, un cantante irlandese che mi piace molto. Se avete voglia di qualche minuto di folk, ascoltatela e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate. Dice
For all of our languages, we can't communicate
27 commenti:
Se non sbaglio (a fuori di imparare lingue, si perdono certezze):
Gli voglio bene = voglio bene A LUI
Lo torturi= torturo LUI
Torturo é transitivo e ha un complemento oggetto. Voler bene poi richiede il dativo, non l'accusativo.
da=preposizione (da oggi a domani sono occupato)
dà=dare (preferibilmente con l'accento cosí si capisce che non é la preposizione)
Bon, alors ca va maintentant? En allemand il faut bien considerer les cas de la langue.
;-)
Have a nice day.
:-D
nina
grissino mi sembra sia stato esauriente ;)
però..."da con accento" è verbo, "da senza accento" è preposizione, no? così rimembro...
ciao ciao (chissà quanto sarai felice di fare questo viaggio...)
ps ho visto ora che anche su da e dà aveva già risposto grissino. sorry.
vabè, volevo augurarti buoni preparativi!
Allora oggi si parla di grammatica... torturare (verbo transitivo) regge il complemento diretto/oggetto, mentre voler bene (verbo intransitivo) regge il complemento indiretto/di termine...
ma tu e mr j. in casa che lingua parlate? immagino americano... non ti manca la nostra lingua? mi piacerebbe saperne di più...
Stefy G.
PS: non considerarmi invadente, ma solo curiosa! :)
mamma mia, io non avrei saputo rispondere così bene. forse affatto, in grammatica sono sempre stata tristemente ignorante anche alle elementari.
anche un mio amico, franco-inglese, mi faceva sempre domande del genere, e poi vedeva il mio sguardo vuoto e lasciava perdere. XD
Confermo: lo=lui=accusativo=compl.oggetto perchè il verbo è transitivo
gli=a lui=dativo=complemento di termine (mi pare) perchè il verbo è intransitivo.
Se così non fosse non farebbero ridere frasi come: scendi il cane che lo piscio ;-)
Dà=dare da=preposizione
La regola è che l'accento si mette in tutti i casi in cui è possibile fare confusione, ma sempre senza considerare le note musicali.
Quindi la=articolo, là=avverbio
da=preposizione semplice, dà=verbo
ecc., ecc.
:-)
P.S.
Immagino non avesse mai scritto una lettera di condoglianze e si chiedesse se era possibile trovare un esempio per aiutarsi...
Ohi, ciao Nina!!! :-)
Ciao, gli altri sono stati più che esaurienti (io stessa non avrei saputo fare di meglio)..comunque consolati,qui in Italia ci sono italiani che fanno errori ben più tremendi ;-))
E' la prima volta che passo a leggerti, e credo che ritornerò...mi incuriosisce la vita in America :-)
Have a nice day (and a beautiful Christmas)
In quanto a grammatica, confermo le risposte che ti hanno dato gli altri. E per il discorso comunicazione, spesso non e' nemmeno un problema di lingue diverse... Vedi Babel (il film), ad esempio.
Chissa' che strafalcioni faro' io fra qualche giorno, non parlo italiano (a voce) da agosto dell'anno scorso! Mio padre ha paura che mi ritrovi con l'accento alla Stanlio e Ollio... =D
@StefyG: mi permetto di risponderti anch'io. Io qui parlo americano con tutti, sempre (nonsi con Mr. J parla italiano invece, mi pare di aver capito). Sinceramente trovo di riuscire ad esprimermi meglio in inglese, e' una lingua piu' pragmatica e immediata secondo me. L'italiano per ora non mi manca...
al volo che sono tipo le 6 di mattina e ho acceso un attimo solo per un'altra cosa....
ALLORA: ok le spiegazioni sono fantastiche, ma fin li' c'ero arrivata anch'io devo dire. il problema vero e': come glielo spieghi a uno straniero come fa a capire quando un verbo e' transitivo o no?
a loro non viene per niente spontaneo...
se gli parlo di accusativo, ecc. mi ride in faccia, va bene che lo parla bene, pero'... :)
BUONA GIORNATA A TUTTI!!
nina
(ohi ciao ubik, mi chiedevo DAVVERO di te in questi giorni...sfruttiamo un attimo nonsisamai ;) ci sentiamo, và! (con o senza accento??? ih! ih!))
ps. avevo immaginato che la domanda di nonsisamai non fosse prettamente "grammaticale" ...(per quello ci sono i libri, e spesso anch'io ho dubbi atroci)
saluti a tutti
Questi quesiti linguistici hanno sempre spiazzato anche me..Credo ci siano risposte piu' immediate e semplici per spiegare i trabocchetti della lingua italiana. Gli italini li usano perconsuetidine e quindi non ne sanno le ragioni (spesso). A me a volte le ragioni le hanno spiegate persone che l'italiano lo hanno imparato come seconda lingua..
Per l'inglese lo odio...Proprio non mi piace. Una tortura. Troppi get e take...
Ciao
Carlotta
come grissino annota, più alcuni altri casi:
gli/le/loro (ma attualmente accettato il bruttissimo gli) = a lui/a lei/a loro
lo/la/li/le = complemento oggetto (chi?)
e per da/dà vedi grissino.
mentre fa è sempre senza accento.
se hai qualche dubbio, andando su garzantilinguistica.it c'è una sezione chiamata proprio 'dubbi linguistici'. non chiariscono proprio tutto, ma qualche bella figura con mr johnson la puoi sempre fare.
una ventata di gelo dalla germania
Penso tu abbia avuto già tutte le risposte. Da, voce del verbo dare, va con l'accento solo laddove c'è pericolo di confonderlo con la preposizione. ;)
Scusa nonsi... la mia forse è stata una risposta banale... però anche gli anglofoni dovrebbero conoscere la differenza tra un verbo transitivo ed intransitivo... forse a scuola non sono tartassati come noi con le regole grammaticali!
@fragile: grazie per la risposta! penso che una volta che si sta all'estero, la lingua del posto in cui vivi è quella che senti tua, è inevitabile... mi affascina molto l'apprendimento delle lingue straniere (visto che è stato il mio ambito di studio)!
Stefy G.
grissino: grazie della lezioncina, ma come dicevo prima questa spiegazione non mi aiuta molto. anch'io gli ho parlato dei v. transitivi, ma per uno straniero non e' cosi' semplice sapere come riconoscerli, e' questo il vero problema. considera che non ha mai studiato il latino, parlargli di dativo e accusativo mi sembra davvero un po' troppo...
ca va bien, merci.
nina: ciao e grazie, sono agitatissima! sfrutta sfrutta, non ti preoccupare!! ;)
stefy g.: no figurati, anzi ho gia' pronto un post sull'argomento. ora come ora parliamo prevalentemente in italiano e un po' in inglese, prima di trasferirci qui in spagnolo.
wildhoney: non e' facile, a noi viene spontaneo...
ubi: si ma qui??? :)
per la questione grammaticale, ved. risposta a grissino.
regina: grazie e benvenuta!
fragile: ma sai che si nota anche quando scrivi? e' che usi spesso espressioni inglesi come se non ti ricordassi piu' come alcune cose si dicono in italiano, non e' una critica, credo sia normale, qualche volta capita anche a me e credo che con il tempo capitera' sempre piu' spesso, ma voglio cercare di evitarlo il piu' possibile...
carlotta: anch'io ho sempre odiato l'inglese, vivere qui e' un po' una pena del contrappasso! e poi si, questa cosa e' verissima: spesso gli stranieri sono in grado di spiegare queste cose meglio di noi...a presto!
cowdog: ci andro' sicuramente...
nonsisamai: ma no, sicuramente sono io che non mi sono spiegata bene, visto che nessuno ha capito cosa intendevo. ma tu dici? sai che non credo proprio in inglese funzioni allo stesso modo...
Da insegnante di italiano part-time, mi viene da dire che verbi transitivi e intransitivi sono difficilissimi da spiegare agli stranieri. Non esistono regole precise per determinarli: alcuni vengono dal latino, altri no. La sola cosa che aiuta è la pratica, in modo che alla fine ricordino per esempio che "guardare" in italiano vuole l'oggetto diretto, mentre "to look at" in inglese ha l'oggetto indiretto. Sterling studia italiano da qualche mese, ma parlarlo in casa è ancora impossibile, ci vorrebbero ore per capirsi. Meglio l'inglese, molto più pratico e veloce!
aelys: mr. johnson l'ha imparato in un paio di mesi, ma sapeva perfettamente lo spagnolo e questo aiuta moltissimo...
Sono 4 mesi che sono negli States, l'inglese non e'il mio forte (una sorta di contrappasso anche per me!!), e mi manca, soprattutto al lavoro, la mia lingua! Lavoro con in una scuola con adolescenti, non sapermi esprimere con loro quanto saprei fare in italiano mi crea non poche frustrazioni. E'comunque anche un grosso stimolo per imparare in fretta l'ínglese: a volte per me si tratta di "sopravvivenza".
Buon viaggio to Italy Nonsisamai!!!
marina: hai descritto delle sensazioni che conosco a memoria! che bello sentirsi compresi :)
Ma solo a me tra gli expats che passano di qui l'inglese piace da matti? E' cosi' lineare, logico, concreto, immediato... Mi calza a pennello. ;)
Hai ragione nonsi, ogni tanto qualche espressione in inglese mi scappa anche quando scrivo in italiano (parlando no perche' se parlo italiano con qualcuno in genere vuol dire che non sanno l'inglese =P). Ma non e' tanto perche' "non mi viene" in italiano; semplicemente mi sembra di riuscire a comunicare il concetto in maniera piu' concisa ed efficiente. =)
fragile: chissa' quando arrivero' a quel livello! :)
oddio, non sarei proprio capace a spiegare ste robe....
L'unica cosa che so è che il verbo dare vuole l'accento: Dà
alicesu: guarda non c'e' problema, le spiegazioni fin qui si sono sprecate :)
Perche non:)
La ringrazio per Blog intiresny
good start
leggere l'intero blog, pretty good
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