sabato 10 novembre 2007

un dubbio che non vorrei avere

Com'e' andata a finire

Ieri mattina sono arrivata a scuola e ho trovato una brutta sorpresa. Nell'atrio c'era un cartellone alto come l'intera parete con i nomi di tutti quelli che hanno donato soldi alla scuola due settimane fa. Il mio nome c'era perche' alla fine, dopo una settimana, sentendomi estremamente a disagio avevo dato anch'io qualcosa. Quel gesto mi era costato moltissimo, ma era diventato davvero difficile affrontare il lavoro con quel peso, mi sentivo trattata in modo diverso essendo l'unica (o cosi' mi avevano fatto credere) a non aver partecipato. Cosi' ho donato anch'io, cedendo all'intimidazione che mi e' stata fatta, ma sperando di lasciarmi questa brutta storia alle spalle.
Invece, quello che e' successo ieri riporta tutto a galla. Ma come si fa a comportarsi cosi'? Costringere i propri stessi impiegati a donare dei soldi e poi pubblicare a lettere cubitali i loro nomi (e soprattutto non pubblicare i nomi di chi non ha pagato). Tra l'altro i nomi non erano nemmeno in ordine alfabetico, quindi mi chiedo se addirittura non andassero da chi ha donato di piu' a chi ha donato di meno. Che cattivo gusto! Sono stupita, perche' lo ripeto ancora, io credo di lavorare con persone veramente per bene. E' evidente che pero' ci sono delle forti divergenze di pensiero.
Cosa dovrei fare? A me il mio lavoro piace e vorrei arrivare alla fine dell'anno. Persone competenti auspicano a questo punto una vera e propria causa con la certezza di vincerla. Io sarei portata semplicemente a far presente la cosa a voce, ma mi dicono che questo molto probabilmente avrebbe delle ripercussioni negative sulla mia vita sul posto di lavoro e che sarei a quel punto senza nessuna difesa. Insomma a quanto pare la scelta sarebbe fra il silenzio e la causa. Che situazione squallida.
Ma perche' nessuno si lamenta? Mi dicono persone esterne che non e' una cosa normale qui che succede in tutte le scuole.
C'e' qualcosa che mi sfugge.

24 commenti:

Grissino ha detto...

Posso essere molto sincero?
Secondo me stai facendo un gran casino per una cavolata.
;-)
Io non dico che tu abbia torto ma la cosa va vista in modo molto semplice: ogni posto di lavoro ha i suoi pro e contro. Ogni posto di lavoro ha le sue regole. Lí dove sei mi sembra tu possa lavorare in un clima piacevole, non hai bambini-delinquenti. Peró si usa donare i soldi alla scuola in queste occasioni. Ora, tu dai il minimo necessario. Se qualcuno ti viene a dire qualcosa ed é al tuo stesso livello o piú basso, dici loro che hasi problemi economici a casa e che non puoi PURTROPPO (e fai la faccia afflitta, non un ghigno malefico eh eh eh) donare molto. Se invece é la direttrice o qualcuno piú in alto, devono stare MOOOOLTO attenti a dirti queste cose perché poi un domani (molto vicino) non potrebbero trincerarsi dietro strane scuse alla tua domanda di un AUMENTO DI STIPENDIO. E' sempre un dare e avere nella vita e sul lavoro. E 5-10-20 dollari ogni tanto per avere un lavoro buono, sono davvero pochi. Immaginati che sia una tassa sulla tranquillitá
;-)
Ed ora rilassati con una buoan cioccolata e un muffin triplo cioccolato!

Anonimo ha detto...

la cosa in effetti è un po' imbarazzante. comunque forse è meglio il silenzio. se non altro così non rimani da sola.
ciao.

nonsisamai ha detto...

grissino: mi piacciono un casino le persone sincere! davvero! :)
e' che hai davanti una persona che odia le ingiustizie e io credo che questa lo sia. davvero non e' una questione economica, io quei soldi non li volevo dare perche' non pensavo fosse giusto, punto. figuriamoci se 30 dollari mi cambiano la vita. il mio capo mi ha mandato una lettera di richiesta di soldi senza specificare a cosa servissero, io non ho risposto ed e' venuta praticamente a minacciarmi faccia a faccia. poi ha pubblicato i nomi di chi ha pagato e chi no (giusto per umiliarli pubblicamente e fare capire chi comanda). se non e' un abuso di potere questo allora cosa lo e'? poi capisco che quando una cosa non ci riguarda in prima persona riusciamo sempre a essere molto piu' diplomatici, pero' insomma, non sara' questione di vita o di morte ma di sicuro non e' una cavolata. comunque grazie per la sincerita', sicuramente riflettero' su quello che mi hai scritto.

stone: in fondo lo penso anch'io. in quei 'giorni di protesta' sono stata molto male per questa cosa. ma non dire nulla non mi rende orgogliosa di me. a presto

Grissino ha detto...

Se puó esserti di maggiore aiuto a capire la cosa, non é solo lí che pubblicano i contribuenti, ma anche in Svizzera per una cosa ufficiale che conosco io. Tu non lo devi vedere come un modo per umiliare chi non ha dato ma come un modo per ringraziare e far presente a tutti chi ha generosamente dato. Lo so che sembra la stessa cosa (anzi, per come te l'ho detto, una presa per il...) ma é davvero cosí che va intesa la cosa. Io qui a Vienna ho imparato a essere meno malizioso nel senso di pensare bene degli altri. In Italia, ci abituano a pensare male perché la gente é piú approfittatrice. Ma non é ovunque cosí ed é sbagliato pensare male degli altri. Anche se, come dice il proverbio, ogni tanto ci si azzecca eh eh eh. Ma non mi sembra questo il caso.

Qui siamo a 3,5°C e lí?
:-P

nonsisamai ha detto...

grissino: che ventata di ottimismo! qui oggi si toccano i 30, pero' e' strano perche' e' proprio autunno: gli alberi perdono le foglie e i colori sono proprio quelli giusti pero'... fa caldo!

Anonimo ha detto...

Ovviamente non è il mio mondo, ed il mio parere conta per quel che è. Sono d'accordo con Grissino che faresti meglio a fare un respirone e lasciarti la cosa alle spalle. Dalla mia conoscenza spannometrica del mondo, non ci vedo nulla di *troppo* strano nella pubblicazione dei nomi. Se tu sai di aver dato in coscienza quello che ti pareva giusto (anzi - noi sappiamo - ben di più!!) allora devi essere in pace con te stessa. E' solo il tuo posto di lavoro, non un credo e se si comportano in un modo che non comprendi e non approvi non è automatico che siano cattive persone tout court. Se nel caso in per il fatto che hai donato poco allora peggiorasse la tua valutazione sul lavoro, allora avresti motivo di sclerare. Ma così, meglio non pensarci oltre, credo.

Anonimo ha detto...

anja: grazie per il buon consiglio, hai fatto un giusto quadro della situazione...soprattutto mi e' piaciuta la parte 'E' solo il tuo posto di lavoro, non un credo'. sul fatto che siano delle cattive persone, mi devo essere espressa male perche' una delle cose che mi da piu' fastidio e' che so che non sono delle cattive persone, anzi. credo che si possa avere idee diverse, anche molto, senza necessariamente avere tutto il male o il bene dalla stessa parte.
bho. e' un po' un casino.
COMUNQUE: non ho donato poco alla fine! il mio nome era dignitosamente un po' sotto la meta'. avete proprio deciso che sono una spilorcia, he? :))
scherzo, pero' davvero: si tratta di una purissima questione di principio, ma per me e' importante. grazie ancora, a presto

Anonimo ha detto...

io credo che tu abbia ragione ad arrabbiarti e ad essere delusa.
Però, se posso darti un consiglio, non fare causa. Non perchè "poi potreste pentirtene" ma perchè, molto probabilmente, chissà contro chissà quali altri brutti comportamenti troverai, andando avanti. Molto peggiori di questo.Non puoi combattere contro i mulini a vento (e parlo io, eh...)
Sto imparando che il "lasciar perdere" è l'unica arma da usare, spesso e volentieri...

giuy ha detto...

Concordo con grissino! Cioè, hai ragione e la cosa è fastidiosa, però siccome nel mio ambiente di lavoro vedo di peggio, ma molto di peggio, ovvero situazioni che hanno ben più gravi motivi e che rendono veramente insopportabile la situazione lavorativa. Insomma, se ti piace il lavoro, io passere su questo fatto, che rispetto a tanti altri risulta un fastidio, ma non un problema tale da rendere impossibile l'andare avanti :)

Anonimo ha detto...

è davvero un atteggiamento molto strano... però credo sia una delle cose a cui ti dovrai abituare visto che a viene fatto in altre scuole...

In Italia consideriamo di cattivo gusto far sapere agli altri se e quanto doniamo...evidentemente lì la pensano in modo opposto!!!

certo cose non le capirò mai...

nonsisamai ha detto...

alicesu: se me lo dici tu comincio a pensarci sul serio...

giuy: ma perche' cosa ti fanno?

pensierorosa: mi sa che non hai letto bene: "non e' una cosa normale qui". una piccola consolazione :)

Anonimo ha detto...

ieri ti avevo scritto un post lunghissimo, ma poi mi è crollata la connessione! :(
non riesco più a postare con il nuovo account :((

cmq, lascia perdere la cause, tira fino a fine anno e,poi, magari, cambia lavoro!
un abbraccio

Anonimo ha detto...

Io apprezzo il sistema scolastico americano, e cred che questo sia il risvolto della medaglia dell'indipendenza e della meritocrazia, d'altronde ho leto il commnto di grissino, e senza ripeterlo, è ho un po' ciò che penso. Ma forse hai ragione tu, non mi ci trovo nella situazione, ed è più semplice essere ottimisti

Anonimo ha detto...

ma quanti errori nel mio commento..lo sai che non sono completamente analfabeta, vero?!;)

nonsisamai ha detto...

mitile: mi sa proprio che faro' cosi'! pero' mi spiace per questa cosa dei commenti...secondo te c'e' qualcosa che posso fare? magari potresti commentare come anonima e poi firmare...? o copiare per sicurezza prima di inviare...non so... :(

sera: lo so lo so ;)

piccolè ha detto...

Situazione fastidiosa! Nella mia ditta raccolgono soldi per qualunque cosa,se facciamo il regalo ad un collega che si sposa o che ha un figlio, qualcosa do', ma quando mi chiedono denaro perche' si sposa la nipote, mi importa una sega, chi la conosce?! Nel biglietto non compare il nome di chi non contribuisce, ma me ne frego, sono squallidi! Un bacione.

Lara ha detto...

Ciao cara, sono d'accordo con la maggioranza: mi sembra che capiamo tutti benissimo quello che provi, che è giustissimo, ma non vale la pena di andare oltre ad un moto di rabbia.

Pensa che quando sono arrivata in questo paesino di campagna, dopo aver vissuto 40 anni a Bologna, nella piccola chiesa ho trovato, prima ancora del Crocefisso, un cartellone con tutti i nomi ed i cognomi delle persone che avevano fatto "beneficenza" Accanto ai nomi c'era la somma donata e - come dici tu - l'elenco non era in ordine alfabetico, ma dall'importo più grande a quello più piccolo.

Un abbraccio!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Io credo che l'errore, e lo dico con tutto il rispetto, l'hai fatto dando qualcosa anche se non volevi.

Concordo con le persone "esperte": o fai causa o lasci cadere la cosa.

Questo atteggiamento del mettere chi ha donato in modo pubblico è tipico USA purtroppo.

Aggiungo che la pressione su di te c'è stata ma che cmq tu, fino al momento in cui non avessi ricevuto minacce inerenti la sicurezza del tuo posto o di altre ritorsioni, potevi cmq fregartene ed avresti dovuto farlo a mio modesto avviso.

Capisco il tuo senso di rabbia e di ingiustizia che avverti di avere subtio, perchè è così.

Ma ora o fai causa o fai tesoro e la prossima volta non dai neanche un cent :-)))

nonsisamai ha detto...

piccole': anche da te ci vanno giu' pesanti, almeno sei coperta dall'anonimato...

damaverde: grazie per il consiglio e per aver condiviso la tua esperienza con me

danieleverzetti: ma guarda, in realta' lo penso anch'io. non sono fiera di me per aver fatto qualcosa che non ritengo giusto, ma la direttrice, l'unica persona al corrente, mi stava mobbizzando e a un certo punto, non ce l'ho proprio piu' fatta psicologicamente...

Anonimo ha detto...

Amica Nonsisamai, proprio per il fatto che hai chiarito più volte come NOn si tratti di cattive persona, sono molto propenso a credere che si tratti semplicmeente di fraintendimento culturale. A te smebra un brutto comportamento, a loro no e l'hanno fatto in assoluta buona fede. Io chiuderei la questione qui...

giuy ha detto...

non si sa mai! Sapessi! Davvero di cotte e di crude.

nonsisamai ha detto...

ubi: guarda mi sa davvero di si. oggi dopo averlo deciso sono tornata al lavoro e sono stata talmente bene, mi ci diverto proprio...

giuy: mi spiace!! pero' tu non dai proprio l'impressione di una che subisce passivamente, fatti rispettare almeno...

Aelys ha detto...

E' vero che fare causa e vincerla è facilissimo in America, ma devi considerare il costo emozionale che questo avrebbe su di te. Saresti disposta ad affrontare mesi di attese e nervosismo per riparare a un torto che puoi invece lasciarti alle spalle? Meglio forse finire l'anno scolastico e poi lasciare queste persone di cui ormai non hai più stima. Poi appena ci becchiamo su Skype o trovo il tempo di scriverti un'e-mail ti racconto la mia esperienza... a te la scelta se ridere o piangere!

nonsisamai ha detto...

aelys: ma si, in realta' non ho mai pensato di fare davvero causa. soprattutto perche' davvero so che sono delle bravissime persone a parte questa divergenza di opinioni.
sulla tua esperienza: poi mi racconterai, magari. spero solo che tu abbia riso...