Mi e' successa una cosa che forse mi dovrebbe dire qualcosa su questa societa', ma come sempre i segnali sono contrastanti e difficili da interpretare. Oggi mi ha fermata il mio vicino di casa con cui ho parlato un paio di volte di sfuggita e si e' scusato profondamente, tipo per 10 minuti, per avermi scambiata per messicana. Sarebbe come se in Italia uno si scusasse per averti scambiato per albanese.
Mi ha fatto un po' l'effetto della mia nonna milanese, una persona generosissima che ha sempre trattato tutti allo stesso modo e ha anche aiutato molte persone, ma che poi quando parla magari qualche volta salta fuori con espressioni tipo Ma si, portano il velo, ma non sono mica malvagi, si vabbe' saranno un po' diversi... quella forma di sottile razzismo che uno non si rende nemmeno conto di avere sotto sotto, magari a causa dell'educazione ricevuta. Il mio vicino e' nero.
Insomma, ho sempre pensato i neri come vittime del razzismo non come razzisti, che scherzi mi fate? Bisogna riconsiderare anche questo?
Le cose sono sempre molto piu' complesse di come sembrano guardandole da fuori.
* Christy Moore
28 commenti:
Che flash!
Non si finisce mai di imparare...
però in fondo ha senso... lui sarà nato negli States e si vede arrivare questi ospiti indesiderati... cmq, hai ragione, le cose non sono sempre bianche o nere (mi sembra proprio il caso di dirlo!)... :-)
Stefy G.
beh suppongo che la diffidenza verso il diverso faccia presa in qualunque cultura, anche se in effetti da un nero non te lo aspetteresti.
è un po' triste questa cosa.
ah, non sei messicana?
uffa..
;)
Una volta, lavoravo a Milano, il mio capo che si chiamava Invernizzi (tipico!) mi disse credendo di farmi un complimento: "Sa, non pensavo proprio che un meridionale potesse lavorare così bene"...
Cosa vuoi c'è sempre qualcuno che crede di essere migliore di altri.
Il punto è che, al giorno d'oggi, non si può generalizzare come si faceva durrante il periodo delle invasioni barbariche, bisogna distinguere!
e tu cosa gli hai risposto?
pensa che io credevo tu fossi un africano....?
Beh immagina che un mio collega dopo 5 mesi che lavoriamo insieme mi ha chiesto se l'italiano non e' un dialetto dello spagnolo.
E sto ragazzo ha 27 anni .....
Qui a Fort Worth durante un mio lungo giro a piedi, mi è capitato di passare attraverso un paio di zone decisamente povere. Una abitata da Messicani e l'altra di neri (o persone di colore oppure, visto che ormai il politically correct ha raggiunte vette di assurdità sconcertanti, "diversamente bianchi"). La zona messicana era decisamente meno degradata dell'altra. La mia sensazione è che i Messicani qui siano talmente tanti che tutti sono costretti a "sopportarli", ma tutti lo fanno malvolentieri. E i pregiudizi sono sempre gli stessi: nullafacenti, si rifiutano di imparare l'inglese o non ne sono in grado, parassiti in generale. E son sicuro che i neri si sentono, per il solo fatto di parlare inglese, più Americani. Da noi gli Albanesi raccolgono i pomodori e sono guardati dall'alto in basso dai rom. Qui i Messicani fanno i giardinieri e vengono guradati dall'alto in basso dai neri. C'è sempre qualcuno che è più nero di te.
In quanto umani anche loro non sono indenni da queste pecche...penso :)
stefy: sarebbe troppo semplice...
ginevra: non so se e' triste. non credo fosse in malafede davvero. infatti mi trattava in modo estremamente gentile anche pensando fossi messicana
gap: si e' capito, eh? :)
rob: piu' acido di uno yogurt scaduto il signor invernizzi!
pensierorosa: fantastica!! la prossima volta che mi capita faccio cosi' e ti racconto :)
emanuele: si guarda domande cosi' sono capitate spesso anche a me. il piu' assurdo e' stato un ragazzo che una volta mi ha chiesto
-where are you from?
- Italy
- Do you speak portuguese?
0_o
miko: concordo sull'ultima frase, ma non sul fatto che pensino che i messicani siano sfaccendati. il luogo comune da quello che ho visto in piu' occasioni e' il contrario: i neri verrebero visti cosi' perfino dai messicani e i messicani in realta' lo sanno tutti che in generale sono dei grandissimi lavoratori e che spendono tutto per far studiare i figli. credo diano fastidio solo appunto a chi pensa che vengano qui a portare via ricchezza. sarebbe un discorso lunghissimo e interessante. a presto
baol: infatti. in realta' non sono rimasta poi cosi' sorpresa. so che esiste perfino razzismo fra le diverse tonalita' del nero, in africa per esempio. e' difficile capire il senso a volte...
imma: i messicani non mi scambiano mai per messicana, ma per sudamericana in genere credo. a me fa sempre piacere. vuol dire che si e' stabilito un contatto e che non stanno li a pensare agli accenti. non so come dire, mi sembra che per loro e' anche una questione di fiducia parlare la stessa lingua. se mi parlano in spagnolo, io rispondo in spagnolo, tanto per me fa lo stesso. il problema e' che poi loro mischiano tutto con lo spanglish. ecco quella e' l'unica cosa che non mi piace, decidessero che lingua vogliono parlare! :)
Vero, le domande che alcuni ti fanno quando scoprono che sei Italiana doc non hanno prezzo. Io mi ci diverto da morire! A me e' stato chiesto se da dove vengo fa mai caldo, visto che associano il nord a un clima tipo Alaska. Oppure se abbiamo acqua corrente. O lavatrici. O supermercati e centri commerciali. Poi ovviamente c'e' chi pensa che Berlusconi fosse Presidente... Meglio che mi fermi! Pero' c'e' da dire che anche parenti e amici italiani a volte fanno delle domande assurde. Gli stereotipi sono dappertutto, perche' alla fine siamo tutti umani!
Per il resto, concordo con quello che hai detto sul commento di miko: e' un discorso lungo e complesso, e specialmente qui in Texas ha radici storiche e culturali molto profonde e per nulla scontate.
fragile: caspita! speriamo fossero solo delle battutone mal riuscite :)
A me hanno chiesto se guido una Ferrari...
miko: da un estremo all'altro...
Shalma Hayek è messicana ..?!?
mi era piaciuto molto "american history x", quel film con edward norton, proprio perchè mostrava come il razzismo non spunti improvvisamente nelle sue forme violente dal nulla, ma nasca da piccoli pregiudizi, dalle mezze frasi buttate lì come uno scherzo, dal tentativo di scaricare sui più deboli di turno dei problemi quasi sempre economici poi.
bel film.
nina
curiose le cose che vi siete sentiti dire all' estero...tipo "se guidi una ferrari" ah! ah!
in effetti io ho la mia personale parcheggiata in garage ;)) ih! ih!
quando sono stata lì in effetti mi hanno detto che c'è un razzismo diffuso, anche neri "contro" bianchi. non ho avuto tempo per appurare di persona.
e comunque sì, è pieno di queste storie anche qui.
tutto il mondo è proprio paese.
(a me prendevano in giro, in Irlanda, perchè noi tendenzialmente ci baciamo sulle guance quando ci salutiamo per una partenza ecc...oppure, in usa, per il fatto che gli italiani sono "mammoni"...tutti indistintamente, per loro. mah. magari i "maschi sì" ;)) io sono fuori casa da un pò e felice di esserlo!)
paese che vai...
(ti ringrazio per i complimenti, poi ripasso a leggere meglio gli archivi!^^)
effettivamente fa strano :)
Purtoppo il razzismo non risparmia nessuna etnia. Speriamo solo che presi singolarmente siano la maggioranza coloro i quali hanno ben chiaro che siamo tutti uguali...
grazie del commento e torna quando ne hai voglia :)
Tutti siamo razzisti in fondo: sia i bianchi, sia i neri, chiunque e per tanti motivi: per la religione, per lo stato sociale, per la cultura,...Anche questo e' razzismo, ognuno di noi in fondo lo sa bene! Un bacione.
andrea: ciao! mi sa proprio di si', ma non credo mi avesse scambiato per lei :)
indiano: che coincidenza! qui lo hanno dato proprio ieri sera, mi sarebbe piaciuto rivederlo.
nina: se chiedono della ferrari anche a me, rispondo che CERTO! altrimenti non ti danno la cittadinanza! :)
dorian: anch'io leggero' i tuoi con calma. sono passata ieri per caso, ho letto quel post e ti ho linkato al volo! a presto!
giuy: :)
inenarrabile: deve fare proprio parte della natura umana...
piccole': e' una cosa che mi sono sempre chiesta. bho, e' che io non mi ci sento proprio, anzi adoro il miscuglio, la diversita' sempre
Come molti di voi hanno già sottolineato, è un discorso lungo e complesso e non è il caso di trattarlo qui. Aggiungerò solo che il mio marito mezzo di colore (e un quarto irlandese, un quarto scozzese e un minimo anche nativo americano) non sembra per niente un americano. In Italia tutti gli chiedono con spontaneità qual è il suo background etnico, qui negli US non lo fa nessuno: dicono che è tabù, che potresti offendere la persona. Ma secondo voi è più offensivo fargli una domanda o lanciargli le occhiatine di sottecchi?
aelys: dev'essere bellissimo! :)
sono d'accordo una domanda ingenua di solito e' in buona fede, le occhiatine...
40 anni fa i torinesi erano abbastanza razzisti coi meridionali che venivano su per lavorare alla Fiat. Oggi quegli stessi immigrati protestano vivamente contro altri immigrati (albanesi o nigeriani ecc). E' che ogni era ha la sua "lotta etnica", da millenni. Credo sia insito nell'animo umano. Non si è mai abbastanza civilizzati, mai.
miti':a pensarci e' davvero stupido...comunque benvenuta!ti ringrazio molto per la visita
Sul razzismo dei neri contro i bianchi ci andrei con calma. Negli States il razzismo aveva forme violentissime e tollerate dal governo fino alla fine degli anni '60 e razzismi di altro tipo si protraggono fino ad oggi. Io vivo a Washington, DC, citta' prevalentemente nera con una minoranza bianchissima e ricchissima (gli impiegati di governo). Le oppotunita' per neri e bianchi ancora non sono le stesse per educazione, possibilita' lavorative, urbanistica, giustizia, etc. L'uguaglianza ancora e' lontana, e la tensione razziale non scomparira' da un giorno all'altro.
Riguardo al vicino sollevato che tu non sia una messicana: e' vero che il razzismo si trova ovunque (e l'Italia a parer mio sta prendendo una brutta piega in questi ultimi anni), ma niente generalizzazioni, che altrimenti non la finiamo piu'.
lajules: a me piu' che una generalizzazione sembra un caso specifico, che da da pensare. il senso del post era: sara' lui o sara' che c'e' del razzismo fra neri e messicani? volevo stimolare una riflessione non generalizzare o dare risposte.
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