Lo so che sono entrata su un terreno piuttosto scivoloso, ma oramai sapete cosa mi combina la curiosita'. E' che mi e' sempre successo, quando conoscevo delle persone in Italia, che se mi ci trovavo particolarmente bene poi si scopriva che avevano piu' o meno le mie stesse convinzioni politiche. Certo, con eccezioni clamorose tipo uno dei miei migliori amici in assoluto, che la pensa piuttosto diversamente da me. Perche' alla fine ovviamente quello che conta e' la buona fede, e' la persona in se'. Non so se qui mi succedera' lo stesso. Mi sembra piu' o meno di si', ma e' prestissimo per dirlo. Sono cose che vengono fuori col tempo. Certo, qui se una persona non la pensa come me lo stacco e' molto piu' evidente e per quanto mi riguarda difficile da tollerare. Si parla di cose fondamentali come armi, pena di morte, guerra in Irak, immigrazione. Poche chiacchere e molta sostanza insomma. Chiacchere tipo quelle che ho letto in questi giorni su Grillo. Francamente non capisco. D'accordo, puo' stare simpatico o no, ma sull'iniziativa in se' non vedo proprio cosa ci sia da controbattere: si chiede ai parlamentari condannati di uscire dal parlamento. Gia', secondo me, e' assurdo che ci siano entrati -per una persona normale sarebbe difficilissimo trovare un qualsiasi lavoro dopo una condanna- cosa c'e' di strano a chiedere che non ci rappresentino? E' strano che non l'abbia chiesto nessun altro prima semmai. Non capisco proprio, mi sembra una cosa talmente logica...bho...
Comunque, i miei problemi sono ben altri: l'acchiappaconiglietti e' in crisi. Tra la nuova casa e io che ci sono molto meno, e' proprio triste. Mi chiedo se prendere un altro cane potrebbe aiutarlo o confonderlo molto di piu'. Voi che ne dite? Vi e' capitata una cosa del genere? Come avete fatto?
Dimenticavo: i risultati del sondaggino sulla politica sono questi: 5 voti per la destra, 25 per la sinistra, 0 per il centro (si, infatti, poi cos'e' il centro?), 1 per 'non voto' e 2 per 'non mi interessa la politica'. Sembra che anche qui si ripetano piu' o meno le dinamiche delle amicizie nella vita reale. Interessante questa cosa che e' venuta fuori. Ma ora mi tocca inventare un'altra domandaccia delle mie. Nessuna idea per il momento.
Buona domenica.
sabato 29 settembre 2007
giovedì 27 settembre 2007
catch your dreams before they slip away
C'era un tale, un pilota di aerei acrobatici che ebbe un brutto incidente e cadde a picco sotto lo sguardo incredulo del pubblico della manifestazione a cui partecipava. Lo estrassero che era ancora vivo, trascorse un mese in ospedale e si riprese. Poco tempo dopo, tornando a casa in macchina dopo una serata piuttosto movimentata, ebbe un incidente, uno di quelli in cui l'ubriachezza ti fa andare fuori strada. La macchina rotolo' in un fosso accanto alla strada. Il suo amico non riporto' nemmeno un graffio. Lui mori' sul colpo.
Una vecchia storia questa, back in those backgammon days, che raccontata da Bob, ha tutto un altro sapore. Bob e' troppo texano per parlare di destino, pero' caspita come fai a sopravvivere a un aereo acrobatico e morire per una stupida sbandata su una strada di campagna?
Io non so se sia il destino o cosa, ma so che sono nata il 27 settembre 2001, il giorno in cui sono salita su un aereo che mi ha portato dritta a Santiago de Compostela, una citta' di cui non conoscevo nulla ma che mi stupi' subito per quel suo profumo intenso che posso sentire anche adesso se solo chiudo gli occhi un momento e per quella sensazione di acquario, si' proprio una sensazione di acquario. Da allora tutto e' cambiato e anch'io. I viaggi che mi hanno portato un po' fuori e un po' dentro di me e le persone che mi hanno aperto la mente e il cuore come mai prima. Che la vita e' l'arte dell'incontro, ve lo posso giurare.
Il 27 settembre 2006 sono salita su un altro aereo e questa volta sono andata molto piu' lontano. La foto che ci siamo fatti da soli a Francoforte con i biglietti in mano l'abbiamo incorniciata. E' stato un momento fondamentale, un passaggio di quelli che ti cambiano la vita, ti cambiano dentro e fuori, qualcosa che davvero se non lo provi non potrai mai capirlo. Ricordo la tristezza degli addii, ma anche l'euforia del viaggio e poi quella sensazione indescrivibile che ho provato quando ho visto la terra, quel Texas marrone e piatto, pieno di nuvole. Stordimento. Quando si dice mi e' mancata la terra sotto i piedi, ecco, quella roba li'. Quando il coraggio per tuffarti l'hai gia' avuto, ma ti tocca anche riuscire stare a galla. In un solo istante, in un'immagine rubata dal finestrino dell'aereo -malgrado avessi cercato di figurarmi questa cosa precedentemente- ho visto un mondo che se ne andava, tutto il mio passato lontanissimo, e un altro nuovo che stava nascendo per me, ancora informe. Ma un mondo e' tanto, troppo da abbandonare. Non te ne dimentichi mai e te lo porti sempre dietro, ed e' bello anche questo, in un certo senso, come avere due vite parallele che dialogano quotidianamente in un altra lingua, in un'altra cultura, in un'altra te.
Ci sono stati alcuni momenti difficili, ma a quelli non si vuole pensare ora, che c'e' una luna piena che toglie il fiato da quanto e' bella e un appartamento che oramai e' vuoto e una serata perfetta. Anzi e' una vita perfetta, di una perfezione imperfetta che bisogna costruire e disfare giorno per giorno. Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato perche' nessuno mi aiuta? Ma la domanda non era certamente da porre in questi termini. Aiutati che il ciel ti aiuta. E il cielo del Texas e' grande, oh si' se e' grande.
L'altro giorno stavo per comprare un adesivo che diceva la felicita' non e' un luogo ma un viaggio, ma ho deciso di tenerlo a mente invece. Oggi e' un anno. Un anno che vivo qui, un anno che sono cresciuta piu' che in tutti gli altri messi insieme. Un anno che sto bene, che mi ascolto, che la mia vita e' capovolta dalle fondamenta, ma ricca come mai lo era stata prima. A che punto sono? Tutte le mattine vedo l'alba e la fotografo. Le mie giornate sono stancanti e piene di soddisfazioni e le notti di sogni, musica e ricordi.
Non chiedetemi piu' come ho fatto a trovare il coraggio di venire qui.
Una vecchia storia questa, back in those backgammon days, che raccontata da Bob, ha tutto un altro sapore. Bob e' troppo texano per parlare di destino, pero' caspita come fai a sopravvivere a un aereo acrobatico e morire per una stupida sbandata su una strada di campagna?
Io non so se sia il destino o cosa, ma so che sono nata il 27 settembre 2001, il giorno in cui sono salita su un aereo che mi ha portato dritta a Santiago de Compostela, una citta' di cui non conoscevo nulla ma che mi stupi' subito per quel suo profumo intenso che posso sentire anche adesso se solo chiudo gli occhi un momento e per quella sensazione di acquario, si' proprio una sensazione di acquario. Da allora tutto e' cambiato e anch'io. I viaggi che mi hanno portato un po' fuori e un po' dentro di me e le persone che mi hanno aperto la mente e il cuore come mai prima. Che la vita e' l'arte dell'incontro, ve lo posso giurare.
Il 27 settembre 2006 sono salita su un altro aereo e questa volta sono andata molto piu' lontano. La foto che ci siamo fatti da soli a Francoforte con i biglietti in mano l'abbiamo incorniciata. E' stato un momento fondamentale, un passaggio di quelli che ti cambiano la vita, ti cambiano dentro e fuori, qualcosa che davvero se non lo provi non potrai mai capirlo. Ricordo la tristezza degli addii, ma anche l'euforia del viaggio e poi quella sensazione indescrivibile che ho provato quando ho visto la terra, quel Texas marrone e piatto, pieno di nuvole. Stordimento. Quando si dice mi e' mancata la terra sotto i piedi, ecco, quella roba li'. Quando il coraggio per tuffarti l'hai gia' avuto, ma ti tocca anche riuscire stare a galla. In un solo istante, in un'immagine rubata dal finestrino dell'aereo -malgrado avessi cercato di figurarmi questa cosa precedentemente- ho visto un mondo che se ne andava, tutto il mio passato lontanissimo, e un altro nuovo che stava nascendo per me, ancora informe. Ma un mondo e' tanto, troppo da abbandonare. Non te ne dimentichi mai e te lo porti sempre dietro, ed e' bello anche questo, in un certo senso, come avere due vite parallele che dialogano quotidianamente in un altra lingua, in un'altra cultura, in un'altra te.
Ci sono stati alcuni momenti difficili, ma a quelli non si vuole pensare ora, che c'e' una luna piena che toglie il fiato da quanto e' bella e un appartamento che oramai e' vuoto e una serata perfetta. Anzi e' una vita perfetta, di una perfezione imperfetta che bisogna costruire e disfare giorno per giorno. Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato perche' nessuno mi aiuta? Ma la domanda non era certamente da porre in questi termini. Aiutati che il ciel ti aiuta. E il cielo del Texas e' grande, oh si' se e' grande.
L'altro giorno stavo per comprare un adesivo che diceva la felicita' non e' un luogo ma un viaggio, ma ho deciso di tenerlo a mente invece. Oggi e' un anno. Un anno che vivo qui, un anno che sono cresciuta piu' che in tutti gli altri messi insieme. Un anno che sto bene, che mi ascolto, che la mia vita e' capovolta dalle fondamenta, ma ricca come mai lo era stata prima. A che punto sono? Tutte le mattine vedo l'alba e la fotografo. Le mie giornate sono stancanti e piene di soddisfazioni e le notti di sogni, musica e ricordi.
Non chiedetemi piu' come ho fatto a trovare il coraggio di venire qui.
mercoledì 26 settembre 2007
martedì 25 settembre 2007
i regali proprio no
Il giorno dell'anniversario. Al telefono.
- Ma questa camicia sul letto e' per me? Grazie! E' bellissima, proprio come la volevo!
- Che bello, ero sicura ti sarebbe piaciuta stavolta! Dai perche' non la provi cosi' mi dici se ti piace anche su...
- Noooo... mi dispiace...
- Oh no, ci risiamo?
- E' che e' troppo lunga...pero' e' bellissima davvero! E' proprio il modello che non va...
- Eppure stavolta ero sicura di averci azzeccato...
- Mi dispiace...e questo cos'e'? Un'altra??!
- E' che ero SICURA di averci azzeccato.
Arriva poi il mio turno.
- Guarda stavolta sono sicuro che ti fara' impazzire, e' proprio il tuo stile!
- Ma non avrai speso troppo? Dai, fai vedere...una collana...
- Allora?
- Mmm...bella...
- Si e' un po' lunghina, lo so, ma si puo' accorciare! Anzi sai che ti dico? Ci puoi far fare anche il bracciale uguale!
Oggi, dopo una settimana, sono andata a cambiare la collana. Mi sentivo ovviamente in colpa a cambiare un regalo, ma con quello che e' costato...e poi dopo tutto anche lui ha fatto lo stesso con il mio...
Al negozio.
- Mio marito mi ha regalato questa per l'anniversario e vorrei cambiarla... Guardi mi spiace e' che e' troppo lunga e poi...
- Tesoro, non ti preoccupare, questa collana e' da uomo.
Tra i regali piu' riusciti si annoverano il cuscino ortopedico, mia brillante idea di qualche tempo fa, prima di capire che se non si accende non e' un bel regalo e l'orologio tempestato di swarovski rosa che in biblioteca una volta il tipo che sedeva di fronte si e' dovuto mettere gli occhiali da sole da quanto luccicava. Poco male. Alla fin fine stavolta io ho avuto la mia collana etnica brillante ma non troppo e lui una maglietta del suo gruppo preferito. Magari ognuno dovrebbe comprarsi il suo regalo e farla finita con tutte queste scene...
- Ma questa camicia sul letto e' per me? Grazie! E' bellissima, proprio come la volevo!
- Che bello, ero sicura ti sarebbe piaciuta stavolta! Dai perche' non la provi cosi' mi dici se ti piace anche su...
- Noooo... mi dispiace...
- Oh no, ci risiamo?
- E' che e' troppo lunga...pero' e' bellissima davvero! E' proprio il modello che non va...
- Eppure stavolta ero sicura di averci azzeccato...
- Mi dispiace...e questo cos'e'? Un'altra??!
- E' che ero SICURA di averci azzeccato.
Arriva poi il mio turno.
- Guarda stavolta sono sicuro che ti fara' impazzire, e' proprio il tuo stile!
- Ma non avrai speso troppo? Dai, fai vedere...una collana...
- Allora?
- Mmm...bella...
- Si e' un po' lunghina, lo so, ma si puo' accorciare! Anzi sai che ti dico? Ci puoi far fare anche il bracciale uguale!
Oggi, dopo una settimana, sono andata a cambiare la collana. Mi sentivo ovviamente in colpa a cambiare un regalo, ma con quello che e' costato...e poi dopo tutto anche lui ha fatto lo stesso con il mio...
Al negozio.
- Mio marito mi ha regalato questa per l'anniversario e vorrei cambiarla... Guardi mi spiace e' che e' troppo lunga e poi...
- Tesoro, non ti preoccupare, questa collana e' da uomo.
Tra i regali piu' riusciti si annoverano il cuscino ortopedico, mia brillante idea di qualche tempo fa, prima di capire che se non si accende non e' un bel regalo e l'orologio tempestato di swarovski rosa che in biblioteca una volta il tipo che sedeva di fronte si e' dovuto mettere gli occhiali da sole da quanto luccicava. Poco male. Alla fin fine stavolta io ho avuto la mia collana etnica brillante ma non troppo e lui una maglietta del suo gruppo preferito. Magari ognuno dovrebbe comprarsi il suo regalo e farla finita con tutte queste scene...
catena egocentrica
Mi e' stata passata questa catena a mio parere egocentrissima da LaBellaAddormentata. Si tratta di raccontare otto aneddoti su altrettanti argomenti prestabiliti. Di solito sono la guastafeste che non passa la catena (o che non la fa, perdono!), ma siccome sono curiosissima come sapete, vorrei assolutamente sapere qualcosa di piu' su queste otto (circa) persone che poi dovrebbero passare credo ad altre otto: Le Anne, Alicesu, Eccemarco, Ubikindred, Ossimorosa, Elisa, Tizi, Amoilmare e Giuy.
1. Maturita'. Un momento difficile che mi ha lasciato un ricordo bellissimo. Mi fa tenerezza la me stessa di allora. Mi piacerebbe rincontrarmi oggi. Fare quattro chiacchere con quella ragazzina timida e capire il perche' di tanti tormenti, di tanta irrequietezza. Ad ogni modo, la curiosita' e l'insofferenza sono state delle buone guide per capire cosa avrei voluto fare dopo. Non ho nessun rimpianto. Certo la discussione con la presidente della giuria in cui dicevo che Vincenzo Monti non era un artista ma un servo della politica potevo anche risparmiarmela...
2. La patente. La cosa peggiore e ' che la presi prima del mio fidanzatino dell'epoca, molto prima, e lo dovetti scarrozzare per secoli.
3. Piscina. Ho fatto diversi anni di nuoto fino ad arrivare al livello che chiamavano pre-agonistico. Fu allora - avevo credo circa 12 o 13 anni - che scoprii la competizione. Per me fu un trauma: gli stessi compagni di poco tempo prima, cominciavano a comportarsi diversamente, a tirare gomitate e calci sott'acqua. Non faceva per me e lasciai.
4. Sport. A parte il nuoto, non mi e' mai piaciuto molto in passato. L'ho scoperto da quando mi sono trasferita qui e non ne posso piu' fare a meno. Non c'e' niente di meglio che un po' di movimento per scaricare le tensioni negative e sentirsi bene con se stessi. Il mio sport preferito e' correre e fare lunghe passeggiate con l'acchiappaconiglietti.
5. Cucina. Diciamo cosi' io amo cucinare, ma per ora forse questo amore non e' del tutto corrisposto. Insomma sto imparando, a volte va bene, a volte meno bene, ma sento che nella mia nuova cucina verde faro' grandi cose.
6. Radio. Per la musica ascolto un paio di radio di Dallas quando guido. In particolare, ho scoperto un programma di dediche vecchia maniera condotto da questa tale Delilah (pronunciato Delaila) che mi ricorda tantissimo il Disco Letto di Radio Lombardia che ascoltavo assiduamente appunto negli del liceo. Comunque, in assoluto, la mia radio preferita qui e' NPR National Public Radio. Ne sono entusiasta. Ho imparato tantissime cose su questo paese ascoltandola. Danno voce davvero a tutti e senza mai infervorarsi. Ora che lavoro voglio cominciare a sostenerla anche conomicamente per quanto posso perche' non ha pubblicita', vive solo grazie a un minimo supporto statale e alle offerte degli ascoltatori. Se conoscete un po' d'inglese, potete ascoltare molta parte della programmazione in podcast.
7. Foto. E' una delle mie passioni, anche questa non del tutto ricambiata purtroppo. Il mio primo stipendio da studente lavoratrice lo spesi per comprarmi una splendida Minolta, che a giugno ho lasciato al mio migliore amico in Italia per fotografare la villa di Castellazzo e i luoghi che suo padre ha amato di piu'.
1. Maturita'. Un momento difficile che mi ha lasciato un ricordo bellissimo. Mi fa tenerezza la me stessa di allora. Mi piacerebbe rincontrarmi oggi. Fare quattro chiacchere con quella ragazzina timida e capire il perche' di tanti tormenti, di tanta irrequietezza. Ad ogni modo, la curiosita' e l'insofferenza sono state delle buone guide per capire cosa avrei voluto fare dopo. Non ho nessun rimpianto. Certo la discussione con la presidente della giuria in cui dicevo che Vincenzo Monti non era un artista ma un servo della politica potevo anche risparmiarmela...
2. La patente. La cosa peggiore e ' che la presi prima del mio fidanzatino dell'epoca, molto prima, e lo dovetti scarrozzare per secoli.
3. Piscina. Ho fatto diversi anni di nuoto fino ad arrivare al livello che chiamavano pre-agonistico. Fu allora - avevo credo circa 12 o 13 anni - che scoprii la competizione. Per me fu un trauma: gli stessi compagni di poco tempo prima, cominciavano a comportarsi diversamente, a tirare gomitate e calci sott'acqua. Non faceva per me e lasciai.
4. Sport. A parte il nuoto, non mi e' mai piaciuto molto in passato. L'ho scoperto da quando mi sono trasferita qui e non ne posso piu' fare a meno. Non c'e' niente di meglio che un po' di movimento per scaricare le tensioni negative e sentirsi bene con se stessi. Il mio sport preferito e' correre e fare lunghe passeggiate con l'acchiappaconiglietti.
5. Cucina. Diciamo cosi' io amo cucinare, ma per ora forse questo amore non e' del tutto corrisposto. Insomma sto imparando, a volte va bene, a volte meno bene, ma sento che nella mia nuova cucina verde faro' grandi cose.
6. Radio. Per la musica ascolto un paio di radio di Dallas quando guido. In particolare, ho scoperto un programma di dediche vecchia maniera condotto da questa tale Delilah (pronunciato Delaila) che mi ricorda tantissimo il Disco Letto di Radio Lombardia che ascoltavo assiduamente appunto negli del liceo. Comunque, in assoluto, la mia radio preferita qui e' NPR National Public Radio. Ne sono entusiasta. Ho imparato tantissime cose su questo paese ascoltandola. Danno voce davvero a tutti e senza mai infervorarsi. Ora che lavoro voglio cominciare a sostenerla anche conomicamente per quanto posso perche' non ha pubblicita', vive solo grazie a un minimo supporto statale e alle offerte degli ascoltatori. Se conoscete un po' d'inglese, potete ascoltare molta parte della programmazione in podcast.
7. Foto. E' una delle mie passioni, anche questa non del tutto ricambiata purtroppo. Il mio primo stipendio da studente lavoratrice lo spesi per comprarmi una splendida Minolta, che a giugno ho lasciato al mio migliore amico in Italia per fotografare la villa di Castellazzo e i luoghi che suo padre ha amato di piu'.
venerdì 21 settembre 2007
a grande richiesta: la politica del sangue dal naso
Allora. Ieri mi e' capitato un altro incidente all'asilo. All'improvviso mi giro e vedo il bambino Elliot con la faccia e la maglietta coperta di sangue. Era solo sangue dal naso grazie al cielo, ma siccome era da quando ero bambina io che non vedevo una scena del genere ho avuto un momento di preoccupazione. Sono corsa dal bambino e un'altra insegnante mi ha subito bloccato.
- Non puoi toccarlo, non hai i guanti.
- Tu (ordina serissima a un assistente) mettiti i guanti e mostrale cosa fare.
Diamine e' solo sangue dal naso, penso io ingenuamente. Fategli tirare su la testa, no? Che c'e' di strano...? E invece il tipo porta il povero bambino Elliot al bagno e per prima cosa gli inserisce un tampone di cotone, tipo quelli dei dentisti sotto al labbro superiore.
A quel punto sono solo urla e pianti ovviamente.
Invito il gentile collega a lasciarmi con il bambino che evidentemente si e' spaventato a morte. Cerco di rassicurarlo un po' e nel frattempo arriva la mia simpatica collega inglese che se lo porta via.
Stamattina, appena mi ha vista, mi ha sussurrato all'orecchio.
- Elliot sta bene, ho parlato con sua madre.
- Mi fa piacere. (Ma non avevo dubbi, gli e' solo uscito il sangue dal naso)
- Che rimanga fra noi. Quando l'ho portato via invece di seguire la procedura gli ho fatto tirare su la testa. (Pausa) Lo sappiamo solo tu e io mi raccomando, se viene fuori succede un disastro.
Insomma, c'e' una politica per tutto in quella scuola.
I genitori americani devono essere particolarmente a loro agio nei tribunali.
p.s. Mi e' venuto in mente che da piccola mi facevano legare con un filo il dito mignolo di una mano perche' dicevano che rallentava il sangue. A qualcuno di voi questa cosa torna? Perche' sembra totalmente assurdo come rimedio, ma io me lo ricordo...o magari me lo sono sognato...?
- Non puoi toccarlo, non hai i guanti.
- Tu (ordina serissima a un assistente) mettiti i guanti e mostrale cosa fare.
Diamine e' solo sangue dal naso, penso io ingenuamente. Fategli tirare su la testa, no? Che c'e' di strano...? E invece il tipo porta il povero bambino Elliot al bagno e per prima cosa gli inserisce un tampone di cotone, tipo quelli dei dentisti sotto al labbro superiore.
A quel punto sono solo urla e pianti ovviamente.
Invito il gentile collega a lasciarmi con il bambino che evidentemente si e' spaventato a morte. Cerco di rassicurarlo un po' e nel frattempo arriva la mia simpatica collega inglese che se lo porta via.
Stamattina, appena mi ha vista, mi ha sussurrato all'orecchio.
- Elliot sta bene, ho parlato con sua madre.
- Mi fa piacere. (Ma non avevo dubbi, gli e' solo uscito il sangue dal naso)
- Che rimanga fra noi. Quando l'ho portato via invece di seguire la procedura gli ho fatto tirare su la testa. (Pausa) Lo sappiamo solo tu e io mi raccomando, se viene fuori succede un disastro.
Insomma, c'e' una politica per tutto in quella scuola.
I genitori americani devono essere particolarmente a loro agio nei tribunali.
p.s. Mi e' venuto in mente che da piccola mi facevano legare con un filo il dito mignolo di una mano perche' dicevano che rallentava il sangue. A qualcuno di voi questa cosa torna? Perche' sembra totalmente assurdo come rimedio, ma io me lo ricordo...o magari me lo sono sognato...?
giovedì 20 settembre 2007
gli italoamericani - il caso di jennie garth
Da quando vivo qui devo ammettere di avere sviluppato emozioni piuttosto contrastanti nei confronti dei cosiddetti italoamericani. E' che a volte mi irritano, lo ammetto: parlano sempre dell'Italia, spesso in modo piuttosto presuntuoso come se fossero portatori di chissa' quale verita', ma poi magari hanno idee totalmente infondate che qualunque italiano potrebbe smontare in due minuti.
Prima guardavo la televisione e mi sono imbattuta in un servizio su Jennie Garth, la famosa Kelly di Beverly Hills 90210. Tutto ruotava intorno al fatto che e' diventata in un certo senso italoamericana, che ha una splendida famiglia tradizionale all'italiana, blablabla. Ora e' la signora Facinelli, parla italiano (gia' questo fa un po' effetto...) e nonostante cio' ha avuto la brillante idea di chiamare la sua primogenita Luca Bella.
Appero'.
Prima guardavo la televisione e mi sono imbattuta in un servizio su Jennie Garth, la famosa Kelly di Beverly Hills 90210. Tutto ruotava intorno al fatto che e' diventata in un certo senso italoamericana, che ha una splendida famiglia tradizionale all'italiana, blablabla. Ora e' la signora Facinelli, parla italiano (gia' questo fa un po' effetto...) e nonostante cio' ha avuto la brillante idea di chiamare la sua primogenita Luca Bella.
Appero'.
mercoledì 19 settembre 2007
la raccolta differenziata
Ora che ho una casa posso fare la raccolta differenziata. Da queste parti non e' ancora una cosa molto diffusa e questo mi colpi' molto appena arrivata. A scuola, per esempio, vedo che non riciclano nemmeno la carta. Ho chiesto spiegazioni, ma di fatto credo le cose siano a un livello tale per cui si comincia a considerare l'idea ma non si e' ancora organizzati per metterla in pratica.
Ad ogni modo, qui dove vivo mi sembra che la gente ci si stia abituando abbastanza bene. Forse perche' e' davvero semplice e all'inizio anche questo mi ha stupito. L'organico non si ricicla, ma tutto il resto (carta, vetro, plastica, lattine, ecc.) si mette nello stesso contenitore e poi gli addetti alla nettezza lo separano adeguatamente ogni due settimane. Li' per li' mi e' sembrato poco efficace e di fatto non sono abbastanza informata da sepere se funziona, pero' ripensandoci, la cosa ha senso. Ricordo che a Milano era un incubo: sacchetti diversi, giorni diversi, regole ferree, multe...e poi alla fine un sacco di gente, anche in buona fede tipo mia madre stessa, sbagliava tutto. Molte volte mi capitava di vedere che buttava un po' della plastica della confezione con la verdura e quante discussioni... ma no che non succede niente, mi diceva.
Non succede niente, ma non puoi piu' riciclare a quel punto.
Insomma, non so, forse rendere le cose piu' facili permette di ridurre la quantita' ma aumentare la qualita' del riciclaggio, cioe' quello che effettivamente poi si riconverte. Non so se si capisce.
Me ne vado a dormire che domani ho un'altra giornatona.
Ad ogni modo, qui dove vivo mi sembra che la gente ci si stia abituando abbastanza bene. Forse perche' e' davvero semplice e all'inizio anche questo mi ha stupito. L'organico non si ricicla, ma tutto il resto (carta, vetro, plastica, lattine, ecc.) si mette nello stesso contenitore e poi gli addetti alla nettezza lo separano adeguatamente ogni due settimane. Li' per li' mi e' sembrato poco efficace e di fatto non sono abbastanza informata da sepere se funziona, pero' ripensandoci, la cosa ha senso. Ricordo che a Milano era un incubo: sacchetti diversi, giorni diversi, regole ferree, multe...e poi alla fine un sacco di gente, anche in buona fede tipo mia madre stessa, sbagliava tutto. Molte volte mi capitava di vedere che buttava un po' della plastica della confezione con la verdura e quante discussioni... ma no che non succede niente, mi diceva.
Non succede niente, ma non puoi piu' riciclare a quel punto.
Insomma, non so, forse rendere le cose piu' facili permette di ridurre la quantita' ma aumentare la qualita' del riciclaggio, cioe' quello che effettivamente poi si riconverte. Non so se si capisce.
Me ne vado a dormire che domani ho un'altra giornatona.
martedì 18 settembre 2007
il trasloco
Il trasloco comincia nel modo piu' romantico possibile.
- Ma ci pensi? Stiamo per andare ad affittare il camioncino con cui traslocheremo nella nostra prima vera casa...
- He si'...
Il trasloco finisce quasi a botte.
- Allora ce la fai?
- No.
- Ok, allora al tre solleva! Uno, due...
Ma si', ci amiamo tanto. E poi sto scoprendo parti del corpo che non sapevo di avere. Nel senso che mi fa male veramente tutto, ovviamente.
Ma e' bello cosi'...
In tutto questo scorrere e correre mi sono dimenticata del nuovo sondaggio. Rimedio subito. Questa volta una domanda spinosa, ma sono davvero curiosa.
- Ma ci pensi? Stiamo per andare ad affittare il camioncino con cui traslocheremo nella nostra prima vera casa...
- He si'...
Il trasloco finisce quasi a botte.
- Allora ce la fai?
- No.
- Ok, allora al tre solleva! Uno, due...
Ma si', ci amiamo tanto. E poi sto scoprendo parti del corpo che non sapevo di avere. Nel senso che mi fa male veramente tutto, ovviamente.
Ma e' bello cosi'...
In tutto questo scorrere e correre mi sono dimenticata del nuovo sondaggio. Rimedio subito. Questa volta una domanda spinosa, ma sono davvero curiosa.
venerdì 14 settembre 2007
tarallucci e vino? non male...
Qualche giorno fa vi chiedevo qui un consiglio. Mi sentivo tradita e anche danneggiata in quel momento e avevo molti dubbi su una certa persona, ma quello che e' poi successo mi ha stupito non poco.
E se alla fine sei cosi' bravo a fare sentire male la persona che ti ha danneggiato da indurla a un pentimento pieno di lacrime e buoni propositi?
Non ci avevo proprio pensato a questa eventualita'. Di solito le persone con cui ho avuto dei problemi di questo tipo in passato insistevano anche di fronte all'evidenza e finiva che non ci si sentiva piu'. In questo caso invece, ho smontato pezzo per pezzo le argomentazioni di questa persona, l'ho fatta sentire malissimo per quello che mi aveva fatto, l'ho fatta soprattutto vergognare, credo, per essere stata meschina e stavolta e' lei che e' cascata giu', e anche abbastanza rovinosamente. Non mi aspettavo certo una reazione del genere. Ho solo risposto a tono e pensavo che la cosa sarebbe finita li'. Invece, lacrime e drammi erano in agguato un paio di giorni dopo. Potere della parola! Io ho perdonato subito, appena ho sentito la voce incrinata dall'emozione. Qualcuno mi ha detto allora uno puo' farti qualunque cosa e poi con due lacrime ti dimentichi tutto? Non lo so, pero' credo che se non e' una questione di vita o di morte, si'. Non voglio vedere nessuno piangere e umiliarsi per nessun motivo. Non credo che si finga una reazione del genere e poi tutti possiamo sbagliare, no? Comunque tengo gli occhi aperti la prossima volta, alla fine quel piccolo danno resta a me.
Per il resto, ho un annuncio da fare: ho finito di pitturare! E mi piace il risultato, credo che l'insieme sia allegro e delicato e che rispecchi la mia piccolissima famiglia. Nella prima foto ci siamo io e l'acchiappaconiglietti che ci congratuliamo e nella seconda c'e' l'arcobaleno sulla parete gialla. La mia casa ha una porta rossa con un vetro a forma di stella (la famosa lone star del Texas) che all'inizio non avevo notato ma che fa un bellissimo effetto luminoso nel pomeriggio. L'entrata della casa a quell'ora e' piena di arcobaleni e la cosa mi mette allegria. Per lavoro ho avuto a che fare con l'arcobaleno per anni e ancora adesso mi comunica qualcosa di positivo, dei bei ricordi.
Vedremo che cosa ci sara' di positivo nel trasloco!
Inizieremo ufficialmente domani, si accettano forti braccia a darmi una mano...
E se alla fine sei cosi' bravo a fare sentire male la persona che ti ha danneggiato da indurla a un pentimento pieno di lacrime e buoni propositi?
Non ci avevo proprio pensato a questa eventualita'. Di solito le persone con cui ho avuto dei problemi di questo tipo in passato insistevano anche di fronte all'evidenza e finiva che non ci si sentiva piu'. In questo caso invece, ho smontato pezzo per pezzo le argomentazioni di questa persona, l'ho fatta sentire malissimo per quello che mi aveva fatto, l'ho fatta soprattutto vergognare, credo, per essere stata meschina e stavolta e' lei che e' cascata giu', e anche abbastanza rovinosamente. Non mi aspettavo certo una reazione del genere. Ho solo risposto a tono e pensavo che la cosa sarebbe finita li'. Invece, lacrime e drammi erano in agguato un paio di giorni dopo. Potere della parola! Io ho perdonato subito, appena ho sentito la voce incrinata dall'emozione. Qualcuno mi ha detto allora uno puo' farti qualunque cosa e poi con due lacrime ti dimentichi tutto? Non lo so, pero' credo che se non e' una questione di vita o di morte, si'. Non voglio vedere nessuno piangere e umiliarsi per nessun motivo. Non credo che si finga una reazione del genere e poi tutti possiamo sbagliare, no? Comunque tengo gli occhi aperti la prossima volta, alla fine quel piccolo danno resta a me.
Per il resto, ho un annuncio da fare: ho finito di pitturare! E mi piace il risultato, credo che l'insieme sia allegro e delicato e che rispecchi la mia piccolissima famiglia. Nella prima foto ci siamo io e l'acchiappaconiglietti che ci congratuliamo e nella seconda c'e' l'arcobaleno sulla parete gialla. La mia casa ha una porta rossa con un vetro a forma di stella (la famosa lone star del Texas) che all'inizio non avevo notato ma che fa un bellissimo effetto luminoso nel pomeriggio. L'entrata della casa a quell'ora e' piena di arcobaleni e la cosa mi mette allegria. Per lavoro ho avuto a che fare con l'arcobaleno per anni e ancora adesso mi comunica qualcosa di positivo, dei bei ricordi.
Vedremo che cosa ci sara' di positivo nel trasloco!
Inizieremo ufficialmente domani, si accettano forti braccia a darmi una mano...
martedì 11 settembre 2007
la ruota dei colori e' il mio guru
Il sondaggio di questa settimana era molto legato al dubbio esistenziale che ho avuto per settimane dopo che abbiamo comprato la casa.
Di che colore dipingere le pareti? Sembra facile, ma non lo e' poi molto, la questione e' seria.
Mi sono resa conto che non volevo colori squillanti o troppi colori, mi piaceva molto il colore della cucina, una sorta di verdino, cosi' ho provato a pensare qualcosa che potesse starci bene insieme. Ho passato intere serate di fronte alla mia ruota dei colori (c'e' qualcuno che mi prende in giro e dice che la ruota dei colori e' il mio guru - M. se ci sei batti un colpo) e alla fine ho optato per tre colori analoghi dal giallo al verde, per creare un'armonia. Almeno questa era l'intenzione studiata a tavolino. Le camere da letto mi piacciono molto, di un bel colore caldo, i bagni sono verdi e anche quelli mi piacciono e poi c'e' il resto della casa. Ieri abbiamo finito la prima passata di questo accidenti di 'whisper yellow' che non so perche', una volta sulla parete si e' trasmormato in un urlo piu' che in un delicato sussurro. Tragedia: come fai a dire a un uomo che hai costretto a ridipingere un'intera casa che prima era del suo colore preferito (grigio...) che non ti piace?
Si pensa che quella specie di giallo canarino che e' venuto fuori sia dovuto alla vernice ancora fresca o alle luci fredde, perche' in alcune zone l'impressione e' migliore.
Fatto sta che in questo preciso momento dovrei essere li' a continuare a dipingere, ma ho il terrore di vedere che e' ancora tutto come ieri...
Pausa.
Ok, il colore oggi con la luce del giorno sembra piu' simile a quello che avevo in mente, ma la prossima volta magari il sondaggio lo faccio prima. A quanto pare alla maggior parte di voi piacciono le pareti bianche, secondi a pari merito i colori vivaci e tenui e nessun voto per i colori neutri, interessante questa cosa. Infatti in italiano si dice 'imbiancare', ma in inglese non esiste nessun verbo specifico per il concetto di pitturare di bianco.
E' stato un week end un po' cosi'. Ho fatto il mio primo corso di formazione da 'maestra' dove ho imparato che se ti lamenti sei parte del problema e non della soluzione e c'e' stato l'ennesimo attesissimo fiasco della povera Britney Spears che oramai piu' che una cantante sembra un caso umano. Poi mi e' piovuto addosso un po' di veleno inaspettato, ma ho cercato di farmelo scivolare addosso che la vita e' bella. E infine, soprattutto, ho pitturato, pitturato e ancora pitturato. Gia' che ci sono vorrei assolutamente rimangiarmi quello che ho scritto sulla bellezza dei lavori manuali, che sei stanco ma felice e altre stupidate simili. Era il secondo giorno, non sapevo veramente di cosa stessi parlando. Mi fa male tutto, mi e' anche sbucato un callo sulla mano, e' tremendo e non vedo l'ora di finire. Dicisamente non fa per me.
Di che colore dipingere le pareti? Sembra facile, ma non lo e' poi molto, la questione e' seria.
Mi sono resa conto che non volevo colori squillanti o troppi colori, mi piaceva molto il colore della cucina, una sorta di verdino, cosi' ho provato a pensare qualcosa che potesse starci bene insieme. Ho passato intere serate di fronte alla mia ruota dei colori (c'e' qualcuno che mi prende in giro e dice che la ruota dei colori e' il mio guru - M. se ci sei batti un colpo) e alla fine ho optato per tre colori analoghi dal giallo al verde, per creare un'armonia. Almeno questa era l'intenzione studiata a tavolino. Le camere da letto mi piacciono molto, di un bel colore caldo, i bagni sono verdi e anche quelli mi piacciono e poi c'e' il resto della casa. Ieri abbiamo finito la prima passata di questo accidenti di 'whisper yellow' che non so perche', una volta sulla parete si e' trasmormato in un urlo piu' che in un delicato sussurro. Tragedia: come fai a dire a un uomo che hai costretto a ridipingere un'intera casa che prima era del suo colore preferito (grigio...) che non ti piace?
Si pensa che quella specie di giallo canarino che e' venuto fuori sia dovuto alla vernice ancora fresca o alle luci fredde, perche' in alcune zone l'impressione e' migliore.
Fatto sta che in questo preciso momento dovrei essere li' a continuare a dipingere, ma ho il terrore di vedere che e' ancora tutto come ieri...
Pausa.
Ok, il colore oggi con la luce del giorno sembra piu' simile a quello che avevo in mente, ma la prossima volta magari il sondaggio lo faccio prima. A quanto pare alla maggior parte di voi piacciono le pareti bianche, secondi a pari merito i colori vivaci e tenui e nessun voto per i colori neutri, interessante questa cosa. Infatti in italiano si dice 'imbiancare', ma in inglese non esiste nessun verbo specifico per il concetto di pitturare di bianco.
E' stato un week end un po' cosi'. Ho fatto il mio primo corso di formazione da 'maestra' dove ho imparato che se ti lamenti sei parte del problema e non della soluzione e c'e' stato l'ennesimo attesissimo fiasco della povera Britney Spears che oramai piu' che una cantante sembra un caso umano. Poi mi e' piovuto addosso un po' di veleno inaspettato, ma ho cercato di farmelo scivolare addosso che la vita e' bella. E infine, soprattutto, ho pitturato, pitturato e ancora pitturato. Gia' che ci sono vorrei assolutamente rimangiarmi quello che ho scritto sulla bellezza dei lavori manuali, che sei stanco ma felice e altre stupidate simili. Era il secondo giorno, non sapevo veramente di cosa stessi parlando. Mi fa male tutto, mi e' anche sbucato un callo sulla mano, e' tremendo e non vedo l'ora di finire. Dicisamente non fa per me.
lunedì 10 settembre 2007
la verita' tutta la verita', vi prego
Qualcuno mi ha mentito e si e' approfittato della mia disponibilita', apparentemente senza un motivo vero se non forse un po' di stupida rivalita' o invidia tipicamente femminile. Insomma, qualcuno mi ha fatto lo sgambetto e io sono cascata giu' come una pera cotta. Al di la' dell'inezia della disputa in se', e' venuto fuori che in generale mi fido troppo delle persone.
Certo che mi fido, perche' uno dovrebbe mentirmi? Siamo persone adulte e civili, no?
Allora, a questo punto, vi chiedo:
Come si fa a capire quando qualcuno mente?
Certo che mi fido, perche' uno dovrebbe mentirmi? Siamo persone adulte e civili, no?
Allora, a questo punto, vi chiedo:
Come si fa a capire quando qualcuno mente?
venerdì 7 settembre 2007
non sai cosa e' successo oggi all'asilo!
Il nuovo lavoro.
Siccome riconosco di essere una persona di facili, facilissimi, entusiasmi ho aspettato un attimo a scriverne, ma anche dopo un po' di tempo devo dire che mi piace, mi piace davvero tanto.
Sto facendo la maestra d'asilo e credo di avere avuto piu' soddisfazioni in queste due settimane che in anni di lavoro vero, quello per cui in teoria avrei studiato, anche se in realta' il lavoro in se' non e' poi completamente differente da quello che facevo al museo a Milano.
Ho realizzato che la loro idea educativa e' molto simile, in fondo in fondo, a quello che mi hanno insegnato i miei genitori che sono persone semplicissime e geniali allo stesso tempo. Il concetto principale e' piu' o meno questo: io ti spiego le cose e tu non hai regole da seguire perche' saprai da solo cosa e' giusto e cosa non lo e'. Devo dire che tutto sommato nella mia famiglia ha funzionato: sia io che mia sorella non abbiamo mai fatto grossi danni, anzi. Pero' non pensavo che questa cosa si potesse applicare con successo a una quindicina di bambini di tre anni. La classe e' piena di giocattoli, c'e' una zona teatrale, una piccola biblioteca, un'area scientifica e una musicale. Hanno sempre a disposizione poi un cavalletto e dei grembiuli con tutto il necessario per dipingere e colorare. Noi, io e la mia collega inglese, organizziamo ogni giorno diverse attivita', esperimenti e laboratori, ma loro possono fare in linea di massima tutto quello che vogliono. Certo, con qualche piccola limitazione che gli e' stata spiegata innumerevoli volte. E sapete cosa? I bambini di tre anni capiscono! Me ne stupisco perche' la mia unica esperienza simile e' stata un lavoretto in un asilo ai tempi dell'universita': ricordo solo che le regole erano piuttosto rigide, ma i bambini appena potevano si ribellavano e le maestre urlavano come delle ossesse e si lamentavano di quanto fossero maleducati.
Qui invece, nessuno urla, loro possono fare cio' che vogliono e tutto funziona abbastanza bene, perche' in realta' siamo noi che li guidiamo, solo che loro non se ne accorgono. Ad esempio, alle otto del mattino dal nulla uno comincia a fare rumore con gli strumenti musicali e nessuno di noi adulti si agita, al contrario 'che bello, hai inventato una canzone? Me la fai sentire?'. Stimolare ed assecondare la creativita', questa e' l'unica vera regola. Forse e' solo la mia poca esperienza o il mio spirito fricchettone, ma mi sembra una cosa bellissima. Il concetto di punizione semplicemente non esiste.
Per quanto mi riguarda, poi l'accoglienza e' stata calorosissima. Nessuno mi ha mai trattato con sufficienza perche' sono l'ultima arrivata e nessuno si e' mai scocciato se non ho capito qualche parola o se ho un accento forte e diverso. Anzi, sono tutti molto contenti della mia 'diversita'' e mi fanno un sacco di domande sull'Italia. La direttrice ha mandato una lettera apposta ai genitori per presentarmi e per spiegargli da dove vengo, quali sono le mie competenze e quale e' il mio ruolo li'. Non era previsto dal contratto, ma gia' dopo pochi giorni mi e' stato chiesto di insegnare ai bambini qualche parola in italiano (oggi siamo addirittura arrivati a cantare insieme 'Ci sono due coccodrilli", non mi sembrava vero...) e la cosa che mi stupisce piu' di tutto e' che se io mentre gli racconto una favola in inglese inserisco una parola in italiano loro non mi chiedono nulla, ma ripetono, fissano le mie labbra per cercare di emettere lo stesso suono, intuiscono. E' meraviglioso poterli vedere crescere e migliorare giorno per giorno. E poi, essendo responsabile della documentazione delle varie attivita' che facciamo, ho la possibilita' di fotografarli spesso e anche questa e' una cosa che mi piace molto.
Questo lavoro mi sta aprendo la mente e mi sta mettendo in contatto con persone speciali, e' proprio quello che ci voleva ed e' arrivato cosi' senza nemmeno cercarlo, per caso come tutte le cose buone della mia vita.
E ogni sera torno a casa e dico a Mr. Johnson non sai cosa e' successo oggi all'asilo!
Siccome riconosco di essere una persona di facili, facilissimi, entusiasmi ho aspettato un attimo a scriverne, ma anche dopo un po' di tempo devo dire che mi piace, mi piace davvero tanto.
Sto facendo la maestra d'asilo e credo di avere avuto piu' soddisfazioni in queste due settimane che in anni di lavoro vero, quello per cui in teoria avrei studiato, anche se in realta' il lavoro in se' non e' poi completamente differente da quello che facevo al museo a Milano.
Ho realizzato che la loro idea educativa e' molto simile, in fondo in fondo, a quello che mi hanno insegnato i miei genitori che sono persone semplicissime e geniali allo stesso tempo. Il concetto principale e' piu' o meno questo: io ti spiego le cose e tu non hai regole da seguire perche' saprai da solo cosa e' giusto e cosa non lo e'. Devo dire che tutto sommato nella mia famiglia ha funzionato: sia io che mia sorella non abbiamo mai fatto grossi danni, anzi. Pero' non pensavo che questa cosa si potesse applicare con successo a una quindicina di bambini di tre anni. La classe e' piena di giocattoli, c'e' una zona teatrale, una piccola biblioteca, un'area scientifica e una musicale. Hanno sempre a disposizione poi un cavalletto e dei grembiuli con tutto il necessario per dipingere e colorare. Noi, io e la mia collega inglese, organizziamo ogni giorno diverse attivita', esperimenti e laboratori, ma loro possono fare in linea di massima tutto quello che vogliono. Certo, con qualche piccola limitazione che gli e' stata spiegata innumerevoli volte. E sapete cosa? I bambini di tre anni capiscono! Me ne stupisco perche' la mia unica esperienza simile e' stata un lavoretto in un asilo ai tempi dell'universita': ricordo solo che le regole erano piuttosto rigide, ma i bambini appena potevano si ribellavano e le maestre urlavano come delle ossesse e si lamentavano di quanto fossero maleducati.
Qui invece, nessuno urla, loro possono fare cio' che vogliono e tutto funziona abbastanza bene, perche' in realta' siamo noi che li guidiamo, solo che loro non se ne accorgono. Ad esempio, alle otto del mattino dal nulla uno comincia a fare rumore con gli strumenti musicali e nessuno di noi adulti si agita, al contrario 'che bello, hai inventato una canzone? Me la fai sentire?'. Stimolare ed assecondare la creativita', questa e' l'unica vera regola. Forse e' solo la mia poca esperienza o il mio spirito fricchettone, ma mi sembra una cosa bellissima. Il concetto di punizione semplicemente non esiste.
Per quanto mi riguarda, poi l'accoglienza e' stata calorosissima. Nessuno mi ha mai trattato con sufficienza perche' sono l'ultima arrivata e nessuno si e' mai scocciato se non ho capito qualche parola o se ho un accento forte e diverso. Anzi, sono tutti molto contenti della mia 'diversita'' e mi fanno un sacco di domande sull'Italia. La direttrice ha mandato una lettera apposta ai genitori per presentarmi e per spiegargli da dove vengo, quali sono le mie competenze e quale e' il mio ruolo li'. Non era previsto dal contratto, ma gia' dopo pochi giorni mi e' stato chiesto di insegnare ai bambini qualche parola in italiano (oggi siamo addirittura arrivati a cantare insieme 'Ci sono due coccodrilli", non mi sembrava vero...) e la cosa che mi stupisce piu' di tutto e' che se io mentre gli racconto una favola in inglese inserisco una parola in italiano loro non mi chiedono nulla, ma ripetono, fissano le mie labbra per cercare di emettere lo stesso suono, intuiscono. E' meraviglioso poterli vedere crescere e migliorare giorno per giorno. E poi, essendo responsabile della documentazione delle varie attivita' che facciamo, ho la possibilita' di fotografarli spesso e anche questa e' una cosa che mi piace molto.
Questo lavoro mi sta aprendo la mente e mi sta mettendo in contatto con persone speciali, e' proprio quello che ci voleva ed e' arrivato cosi' senza nemmeno cercarlo, per caso come tutte le cose buone della mia vita.
E ogni sera torno a casa e dico a Mr. Johnson non sai cosa e' successo oggi all'asilo!
mercoledì 5 settembre 2007
i cartoni giapponesi
Mr. Johnson ha comprato il dvd dei transformers e io per simpatia ho cercato di guardarlo un po', ma mi annoiavo, e' proprio una roba banale, non come i cartoni animati giapponesi. Ne e' nata una piccola disputa. A me dispiace che i miei amici americani siano stati privati dei cartoni animati giapponesi da piccoli. Che non abbiano avuto (a parte Cristina D'Avena, ma quello tutto sommato e' un bene) perle come Pollon o Creamy o Mila e Shiro. Va bene i Transformers e un sacco di altre cose che in Italia non sono mai arrivate, ma non e' la stessa cosa. Io gli raccontavo che erano appassionanti e che ho cominciato a capire molti dei cartoni che ho visto, tipo l'anno scorso. Vi ricordate 'Sembra talco ma non e' serve a darti l'allegria!'?! Allora guardate questo. Gli spiegavo di Lady Oscar che era una specie di travestito perche' suo padre voleva un maschietto e che faceva innamorare sia le donne che gli uomini o di Georgie che finiva fra le braccia del fratello o dei due fratelli non ricordo e poi la madre la cacciava di casa perche' era gelosa.
A un certo punto lui mi ha detto una cosa che mi ha lasciato senza parole.
- Anche qui c'erano quelle cose, ma per adulti nei negozi specializzati. Perche' in Italia facevano vedere questa roba ai bambini? Ovviamente non e' per bambini.
Gia' e' vero, non ci avevo mai pensato. Cosa potevo rispondergli?
Ad ogni modo, a proposito di Giappone, ho appena saputo che la mia nipotina giapponese, la mia prima nipotina che non vedo l'ora che nasca, molto probabilmente si chiamera' Wynona Rose. Sono sconvolta. Ci sono ancora un paio di mesi per convincerli a cambiare idea, speriamo di farcela. Tutti quelli che lo sentono ci chiedono se i suoi genitori non sperino che diventi una cantante country perche' qui dicono che e' il tipico nome da cantante country, ma a quanto pare e' uno dei pochi nomi che potrebbe scrivere facilmente anche in giapponese. E a questo cosa si puo' replicare?
A un certo punto lui mi ha detto una cosa che mi ha lasciato senza parole.
- Anche qui c'erano quelle cose, ma per adulti nei negozi specializzati. Perche' in Italia facevano vedere questa roba ai bambini? Ovviamente non e' per bambini.
Gia' e' vero, non ci avevo mai pensato. Cosa potevo rispondergli?
Ad ogni modo, a proposito di Giappone, ho appena saputo che la mia nipotina giapponese, la mia prima nipotina che non vedo l'ora che nasca, molto probabilmente si chiamera' Wynona Rose. Sono sconvolta. Ci sono ancora un paio di mesi per convincerli a cambiare idea, speriamo di farcela. Tutti quelli che lo sentono ci chiedono se i suoi genitori non sperino che diventi una cantante country perche' qui dicono che e' il tipico nome da cantante country, ma a quanto pare e' uno dei pochi nomi che potrebbe scrivere facilmente anche in giapponese. E a questo cosa si puo' replicare?
lunedì 3 settembre 2007
cosa succede
Il college ha mandato a Bob 30 dollari come premio per quella bellissima poesia che scrisse un po' di tempo fa e forse gliela pubblicheranno anche. Siamo tutti molto orgogliosi di lui.
Domani e' la festa dei lavoratori americani o qualcosa del genere, ma io a casa lavorero' molto piu' del solito come faccio initerrottamente da due giorni pieni. Negli ultimi tempi mi piacciono i lavori manuali o piu' che altro li sto scoprendo perche' non ne ho mai fatti molti prima purtroppo. Alla sera, sei stanco, ti fa male tutto ma sei davvero soddisfatto. E' bello vedere lo sviluppo delle cose, i cambiamenti, imparare ad arrangiarsi. Mi sono resa conto che non avevo mai svitato per esempio o pitturato tutto un muro. Sono stanca fisicamente e riposatissima nella mente, cosa c'e' di meglio? Credo che stanotte dormiro' da dio. Ma prima volevo dirvi del sondaggino. L'italiano ha battuto tutte le altre materie con 15 voti, a seguire la storia con 8 e la matematica con 4, la filosofia con 3 e nessun voto per la ginnastica. Come ha commentato qualcuno il risultato in questo caso forse era piuttosto scontato: chi passa di qui probabilmente ama molto sia leggere che scrivere, anche se mi ha sorpreso il buon piazzamento della matematica.
Prima di collassare sfinita, pensero' al prossimo sondaggio...
Domani e' la festa dei lavoratori americani o qualcosa del genere, ma io a casa lavorero' molto piu' del solito come faccio initerrottamente da due giorni pieni. Negli ultimi tempi mi piacciono i lavori manuali o piu' che altro li sto scoprendo perche' non ne ho mai fatti molti prima purtroppo. Alla sera, sei stanco, ti fa male tutto ma sei davvero soddisfatto. E' bello vedere lo sviluppo delle cose, i cambiamenti, imparare ad arrangiarsi. Mi sono resa conto che non avevo mai svitato per esempio o pitturato tutto un muro. Sono stanca fisicamente e riposatissima nella mente, cosa c'e' di meglio? Credo che stanotte dormiro' da dio. Ma prima volevo dirvi del sondaggino. L'italiano ha battuto tutte le altre materie con 15 voti, a seguire la storia con 8 e la matematica con 4, la filosofia con 3 e nessun voto per la ginnastica. Come ha commentato qualcuno il risultato in questo caso forse era piuttosto scontato: chi passa di qui probabilmente ama molto sia leggere che scrivere, anche se mi ha sorpreso il buon piazzamento della matematica.
Prima di collassare sfinita, pensero' al prossimo sondaggio...
sabato 1 settembre 2007
best week ever
Sono successe tante tante cose in questi giorni, una settimana indimenticabile, perfetta, ma la
piu' importante e' stata di sicuro l'acquisto della casa.
A parte l'emozione, ora che e' passato un giorno, mi soffermo su alcuni particolari. Dal notaio, al momento della firma dei documenmti, si e' tenuta una sorta di festicciola. Lo squalo della finanza, si e' presentato con un cesto di prodotti alimentari (che sembravano molto costosi, ma abbiamo avuto la sensazione di fare un buffet di quel cibo che ti danno sugli aerei, terribile, un po' come la penna made-in-China-finto-elegante che ci ha regalato l'altra volta), la nostra agente (che e' stata pagata da quelli che ci hanno venduto la casa e non da noi) con un regalino e una gift card da 50 dollari da spendere a una specie di Castorama che c'e' qui. Alla fine di tutto il notaio ci ha chiesto se preferivamo il vino rosso o bianco e quello e' stato il momento piu' comico perche' io, che non avevo aperto bocca fino a quel punto ho esclamato 'both!' ('tutti e due!') senza capire nella confusione che ce lo voleva regalare. Lo squalo della finanza aveva le lacrime agli occhi dal ridere e beh insomma il vino lo vedete nella foto, lo fanno apposta per i clienti. Piu' guardo quella bottiglia e piu' mi fa ridere, non so se avremo il coraggio di assaggiarlo. Poi siamo andati a casa e abbiamo visto che i precedenti proprietari ci avevano lasciato un calendario, una lista dei ristoranti della zona, consigli vari sulla casa e una lettera personale. Si pero' noi non ci siamo mai incontrati.
Non e' una lettera di una dolcezza pazzesca? Insomma loro si sono trasferiti ad Austin, non li conosceremo mai, ma si sono sentiti in dovere di accoglierci in questo modo.
Il quarto giorno di lavoro la mia anziana collega inglese, sapendo che andavo dal notaio, mi ha salutato con un abbraccio di augurio per la casa. Non so quante volte in questi giorni lei e gli altri mi hanno ripertuto quanto sono felici di avermi incontrato e di lavorare con me. Non mi hanno mai fatto sentire a disagio ne' per colpa del mio inglese ne' in quanto FNG (fucking new guy). Tutto questo e' inconcepibile. In nessun posto di lavoro MAI ho trovato un'accoglienza del genere e se anche con l'andare del tempo i difetti si scopriranno, questo grandissimo incoraggiamento iniziale non lo potro' dimenticare perche' ne avevo disperatamente bisogno. Per quanto riguarda la casa idem. Non sono cosi' ingenua, lo so che sicuramente quelle persone avranno fatto i loro conti prima di organizzare festicciole e fare regali ai clienti, ma che bello! In uno dei momenti piu' importanti della tua vita, hai la sensazione che chi e' con te lo capisca, anche se non lo riguarda. La mia amica Monica mi ha regalato delle rose e mi ha organizzato una cenetta da lei per festeggiare anche se e' piena di casini in questo periodo e mi ha fatto commuovere: dopo tutta quella solitudine, ora so che ho un'amica vera in questo paese, almeno una persona che mi ricorda molto cio' che ho lasciato dall'altra parte dell'oceano.
Come qualche settimana fa mi chiedo ancora su che pianeta sono atterrata.
A questo punto io credo che siano proprio i texani. Sono davvero aperti e generosi, l'ho visto tante volte e credo che questo sarebbe davvero il paese dei balocchi se politicamente non ci fossero quelle gradissime contraddizioni che tutti conosciamo.
piu' importante e' stata di sicuro l'acquisto della casa.
A parte l'emozione, ora che e' passato un giorno, mi soffermo su alcuni particolari. Dal notaio, al momento della firma dei documenmti, si e' tenuta una sorta di festicciola. Lo squalo della finanza, si e' presentato con un cesto di prodotti alimentari (che sembravano molto costosi, ma abbiamo avuto la sensazione di fare un buffet di quel cibo che ti danno sugli aerei, terribile, un po' come la penna made-in-China-finto-elegante che ci ha regalato l'altra volta), la nostra agente (che e' stata pagata da quelli che ci hanno venduto la casa e non da noi) con un regalino e una gift card da 50 dollari da spendere a una specie di Castorama che c'e' qui. Alla fine di tutto il notaio ci ha chiesto se preferivamo il vino rosso o bianco e quello e' stato il momento piu' comico perche' io, che non avevo aperto bocca fino a quel punto ho esclamato 'both!' ('tutti e due!') senza capire nella confusione che ce lo voleva regalare. Lo squalo della finanza aveva le lacrime agli occhi dal ridere e beh insomma il vino lo vedete nella foto, lo fanno apposta per i clienti. Piu' guardo quella bottiglia e piu' mi fa ridere, non so se avremo il coraggio di assaggiarlo. Poi siamo andati a casa e abbiamo visto che i precedenti proprietari ci avevano lasciato un calendario, una lista dei ristoranti della zona, consigli vari sulla casa e una lettera personale. Si pero' noi non ci siamo mai incontrati.
Hope you have a smooth moving experience and enjoy your new home. We brought home all 3 our precious babies here so there was a lot of love and happiness within this walls! Wishing you the same happiness and blessings. (Speriamo che il trasloco vada liscio e che vi godiate la vostra nuova casa. Noi abbiamo portato in questa casa tutti e tre i nostri preziosi bambini, cosi' c'e' stato molto amore e felicita' fra queste mura! Vi auguriamo la stessa felicita' e benedizione)
Non e' una lettera di una dolcezza pazzesca? Insomma loro si sono trasferiti ad Austin, non li conosceremo mai, ma si sono sentiti in dovere di accoglierci in questo modo.
Il quarto giorno di lavoro la mia anziana collega inglese, sapendo che andavo dal notaio, mi ha salutato con un abbraccio di augurio per la casa. Non so quante volte in questi giorni lei e gli altri mi hanno ripertuto quanto sono felici di avermi incontrato e di lavorare con me. Non mi hanno mai fatto sentire a disagio ne' per colpa del mio inglese ne' in quanto FNG (fucking new guy). Tutto questo e' inconcepibile. In nessun posto di lavoro MAI ho trovato un'accoglienza del genere e se anche con l'andare del tempo i difetti si scopriranno, questo grandissimo incoraggiamento iniziale non lo potro' dimenticare perche' ne avevo disperatamente bisogno. Per quanto riguarda la casa idem. Non sono cosi' ingenua, lo so che sicuramente quelle persone avranno fatto i loro conti prima di organizzare festicciole e fare regali ai clienti, ma che bello! In uno dei momenti piu' importanti della tua vita, hai la sensazione che chi e' con te lo capisca, anche se non lo riguarda. La mia amica Monica mi ha regalato delle rose e mi ha organizzato una cenetta da lei per festeggiare anche se e' piena di casini in questo periodo e mi ha fatto commuovere: dopo tutta quella solitudine, ora so che ho un'amica vera in questo paese, almeno una persona che mi ricorda molto cio' che ho lasciato dall'altra parte dell'oceano.
Come qualche settimana fa mi chiedo ancora su che pianeta sono atterrata.
A questo punto io credo che siano proprio i texani. Sono davvero aperti e generosi, l'ho visto tante volte e credo che questo sarebbe davvero il paese dei balocchi se politicamente non ci fossero quelle gradissime contraddizioni che tutti conosciamo.
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