Puglia, 1985
Vincenza e Pantaleo
Vincenza ha 16 anni ed è innamorata di Pantaleo, anche lui pare esserlo. Lei però ha paura che lui la lasci. Come risolvere il problema? Deve convincerlo a scappare con lei. E' sufficiente passare una sola notte fuori di casa per avere la certezza di non essere lasciata e per non essere più ostacolata dai genitori troppo oppressivi. Così i due progettano la fuga. Trascorrono una notte sulla spiaggia e ottengono in questo bizzarro modo il diritto di poter andare a convivere. Dopo un po' arriverà anche un bambino, un matrimonio organizzato in fretta e furia e poi un altro bambino e tanti anni di felicità insieme. Ora lo sappiamo, Pantaleo amava Vincenza, voleva solo vivere con lei, senza dar conto a nessuno.
Puglia, 2007
Maria e Alberto
Alberto chiede a Maria di uscire da mesi, ma lei non sembra volerne sapere. Ha in testa altre cose, altre persone, magari riprovare con l'università, cambiare vita. Una volta però lei accetta, fra i due nasce qualcosa. Non hanno nemmeno il tempo di capire cos'è che lei è già incinta. Che fare? Il bambino non è in discussione. Ma loro due? Le famiglie stanno già organizzando il matrimonio, ma nessuno si preoccupa di cosa pensino i diretti interessati. Maria, all'ultimo momento, trova il coraggio per mandare tutto all'aria. E' scandalo. Il vestito, il ristorante, la festa di fidanzamento. I due se ne fregano e decidono di andare a vivere insieme e vedere come va. Va, niente di più. La gente li osserva con curiosità, chiede. Maria e Alberto oggi si sono sposati. Al matrimonio c'erano molti invitati e un ristorante lussuoso con un violinista russo che accompagnava il sontuoso banchetto di nozze. Tutto sembrava perfetto. Sembrava.
O forse lo era, chi lo sa?
I giovani sposi con figli non dovrebbero mai uscire dalla chiesa con un bambino in braccio.
La gente se ne frega e il riso lo tira lo stesso, lo scaglia proprio, quasi con cattiveria.
16 commenti:
NinaVonBondies
ciao nonsisamai, "sei tornata", forse prima di partire di nuovo...
bella l' immagine dei giovani sposi. e delle famiglie alle spalle...mah.
E peso pochissimo sul bilancio familiare...
P.S.
Se ci doveva essere però un paragone tra le due storie, francamente mi è sfuggito...
nina: infatti... :)
ubikindred: il titolo era un promemoria mio, mi sono dimenticata di cambiarlo. il paragone però per me c'è: in fondo, in forme diverse, la famiglia e le chiacchere di paese, in determinati contesti, soprattutto al sud, incidono pesantemente sulle scelte individuali. è una cosa che conosco molto bene, anche se indirettamente. con tutti i miei viaggi sono sempre stata molto chiaccherata perfino qui nei dintorni di milano e me ne sono sempre bellamente fregata :)
E'che in amore le cose avvengono spesso in maniera disordinata..alla fine serve anche il coraggio di andare avanti per la propria strada, facendo quello che veramente si vuole, fegandosene degli 'altri'.
amoilmare: sottoscrivo
Se l'amore c'è le convenzioni non servono, non servono mai...
Liberi di essere liberi: almeno in amore!
C'è che la maggior parte delle persone vuole dirti che ci sono delle regole da seguire. Ma non c'è ulla da fare, non ci sono regole quando c'è l'amore. E alla fine che ognuno decida in libera coscienza, questo conta. Poi le cose posso anche andare male, la vita è così imprevedibile.
Però non puoi mai sapere da dove arriverà la felicità.
titolo: in amore senza dar conto a nessuno
sottotitolo: e fanculo al matrimonio
linda: in teoria sì
torino-kiel: e non solo!! :)
ossimorosa: he già, a volte arriva da dove meno te lo aspetti...
iggy: ma come sei acido! :))
Vedo che la pratica della "fuitìna" è rimasta un evergreen.
Ma usare i figli come collante, almeno nel primo caso, è stato sempre un metodo che non ho condiviso. Anche se poi i risultati sono spesso inspiegabilmente migliori.
- esplodere da tanta pizza che mangio;
- biennale di venezia;
- volontariato al canile
questi i miei 3 propositi non appena rientro in italia
besos
è un periodo che non sento parlare d'altro che di matrimoni, figli ecc...contenta per gli altri, sono un pochino scettica, almeno per quanto mi riguarda...sarà che sono un po' volubile e il "finchè morte non ci separi" non so se riesco a prometterlo...
Bocculus versione zitella acida
Allora ho fatto bene ad uscire dal Comune con mia figlia in braccio!
;-)))
the legs: anch'io mi sono sorpresa che esista ancora qualcosa del genere...
marco vozza: vedo che abbiamo un po' di cose in comune, il problema e' che quando sei li' il tempo non basta mai... :)
bocculus: ma va! e' solo una fase, vedrai che fra un po' tornerai la dolcezza di una volta :P
un bacio!!
simple: direi di si', io ero davvero preoccupata per loro :)
la seconda storia mi ha ricordato perchè mi sta così simpatica la gente.
Posta un commento