Ieri è stata la volta di Vigevano, ridente cittadina alle porte di Pavia. Sono stata lì per rivedere la mia amica Bocculus. Ho passato una splendida serata chiaccherando e passeggiando nelle stradine del centro e ho deciso che, se tornassi a vivere in Italia vorrei vivere a Vigevano. In realtà, è una cosa che ho pensato ogni volta che mi è capitato di andarci.
Si trova a 45 minuti da Milano, ma sembra di essere su un altro pianeta. Le risaie, il naviglio, la piazza, luoghi meravigliosi e costo della vita notevolmente ridotto: praticamente perfetta. Zanzare a parte. Ma tanto ora che mi sono (quasi) abituata ai serpenti a sonagli, che sarà mai?
E' che mi rendo conto che otto mesi più o meno nella natura, non mi sono bastati per rimpiangere la città. Stamattina, nel traffico delle 8, mi sono ritrovata a fare le stesse fantasie di qualche mese fa. Fantasie di altri luoghi, di altri modi di vivere.
E poi cosa abbiamo fatto di male per meritare queste polo con il bavero alzato e la scritta baci e abbracci sulle spalle?
Sono uscita da un sottopassaggio e mi sono trovata fra due treni appena arrivati, con un fiume di gente che mi veniva incontro e ho avuto un momento di ansia. Non lo credevo possibile, ma forse non ci sono davvero più abituata a tutta questa gente, al contatto fisico. Non voglio essere toccata, non voglio sentire l'odore di duecento persone contemporaneamente, è disgustoso. E' troppo per chiunque credo, ma cosa ci si può fare? Così è.
Avessi almeno i piedi lunghi per tenermi in equilibrio decentemente durante le frenate. Uffa.
La cosa più interessante del viaggio alla fine è stata cercare di uscire da quel treno. Le porte erano guaste: si aprivano e chiudevano a intermittenza. Un momento epico.
Pendolari in giacca e cravatta come cavalieri in una giostra medievale, studiavano il ritmo delle aperture prima del grande salto.
E alla fine ce l'ho fatta anch'io, ma non ho vinto nulla.
ma sai ke sta kosa dei messaggi pubblicitari mi incuriosisce assai!! il tuo blog e' posseduto e si ribella al padrone :)
RispondiEliminaNinaVonBondies
RispondiEliminacome avrai capito è il mio pensiero fisso trovare un altro posto dove vivere e un altro MODO di vivere.
è una cosa che ho sempre pensato. non sono mai stata molto cittadina. e al di là della città...ci sono tante troppe cose di qui che ora non resisto più. ce la dovrò fare, in qualche modo. ti immagino spesso, ora, a Dallas! coi serpenti...ih! ih!
Tutte le mattine e tutte le sere, sui mezzi, penso a come vorrei essere in un altro luogo, aperto, senza tanta gente e odori molesti...fino a qualche anno fa non avrei mai immaginato di voler lasciare Milano.
RispondiEliminap.s. Vigevano è molto carina
io sono nata e vissuta sempre in città e per quanto ami la natura, i trekking solitari, i luoghi tranquilli ho sempre pensato che non sarei stata capace di vivere a lungo in un luogo solitario.
RispondiEliminaOra piano piano sto cominciando a ripensarci. Non mi basterebbe però spostarmi a Vigevano e poi dover affrontare tutte le mattine il traffico di Milano. Vorrei proprio cambiare genere di vita, di lavoro.
anche io preferirei vivere un pelo fuori :)
RispondiEliminaBentornata in Italia..purtroppo questo è il rovescio della medaglia..ti capisco benissimo.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminapluto: oddio!! il mio blog è posseduto!!! :)) sai che pensavo di chiedere un parere proprio a te, conoscendo la tua cultura tecnologica? il fatto è che a me non appaiono più queste pubblicità, quindi non so proprio che roba sia...mi da un fastidio sta cosa!!!!
RispondiEliminanina: he sì! dallas non è da tutti, i serpenti sono il minimo (he!he!), però sai che questa cosa la sto sentendo dire un sacco in questi giorni? il problema è inventarsi un'alternativa...
in bocca al lupo!
dea: ho visto però che già il pensiero aiuta, bisogna concentrarsi bene :)
ginevra: hai ragione su vigevano, nela realtà dei fatti non l'ho nemmeno considerata proprio per quei motivi...
giuy: io pensavo vivessi fra i monti, a bolzano...!
amoilmare: fosse solo questo!! ;)
Io vivo da sempre in provincia, ho sempre preso a piccole dosi il fatto di incontrare tantissima gente contemporaneamente.
RispondiEliminaCredo sia veramente solo questione di abitudini, visto che ora ti sei abituata ad una certa "calma sociale" che hai trovato in Texas! :)
le città non lasciano più spazio per la libertà individuale.
RispondiEliminaCapisco perfettamente cosa provi. il passaggio Bologna Roma mi uccide soprattuttoper questo. A vigevano però non sono mai stata.
netstar: è così, molte persone non potrebbero fare a meno di stare fra la gente
RispondiEliminaalicesu: se ti capita, quelle zone sono davvero belle. in italia forse non è apprezzatissima, ma la lombardia è una regione estremamente amata e molto ben conosciuta dagli stranieri.
c'è molto da vedere (e magiare e bere) :)
la Francese ha detto spesso di volermi portare a studiare l'assetto medievale di Vigevano, ma ancora non è stato possibile. Prima o poi...
RispondiEliminagrazie per le suggestioni geografiche che ci dai (non solo in questo post, ovviamente)
ciao nathan, allora mi aspetto prossimamente un bel post nel vostro stile su vigevano! grazie per essere passato :)
RispondiEliminaDa quando sono a Kiel, piccola città di mare, ho il tuo stesso tipo di ansia ogni qual volta mi ritrovo in una grande città, specialmente se italiana. Quando, per esempio, mi capita di prendere l'autobus a Torino, il mio solo pensiero si concentra sul numero di fermate che mi separano dall'arrivo. Ogni passeggero diventa motivo di disturbo; specialmente se la mattina ha dimentico di darsi una passata con il deodorante.
RispondiEliminaAmo la mia panda e l'aria del Mar Baltico.
Saluti da Kiel,
Cristian
cristian: una delle cose interessanti è vedere come spesso le nostre impressioni di italiani all'estero siano simili seppur in contesti molto differenti. a proposito, vado a guardare bene dov'è kiel :)
RispondiEliminagrazie della visita!
a me invece quando torno mi sembra tutto meraviglioso ;-)
RispondiEliminasi, tra i monti...ma in piena città :) Prima vivevo un poco fuori e si stava molto bene, anche se avevo i padroni di casa un pelo invadenti :) Pensavano ci sentissimo soli.
RispondiEliminanon so. io sono molto "cittadina metropolitana".
RispondiEliminaforse perché torino è a metà fra la città di provincia e la grande città.
la piccola provincia, in genere, offre meno opportunità e, spesso, chi la abita tende a fuggire, quasi soffocato, dal microcosmo.
alessandra: forse allora non sono stata via abbastanza... :)
RispondiEliminagiuy: dai, però carini...
e.l.e.n.a.: ciao! guarda, conosco tante persone che adorano vivere in città, sono preferenze molto soggettive e poi magari cambiano negli anni.
poi personalmente apprezzo molto torino perchè è una città che si fa amare a poco a poco conoscendola.
"Ho deciso che, se tornassi a vivere in Italia vorrei vivere a Vigevano".
RispondiEliminaTu sei pazza.
jest: forse un po' sì. o solo di facili entusiasmi.
RispondiElimina