Il bigino di Non Si Sa Mai.

giovedì 5 aprile 2007

nonsisamai nel deserto

Per viaggiare basta esistere [...]

Se immagino vedo [...]

E' in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Percio' se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo. [...]

La vita e' cio' che facciamo di essa.
I viaggi sono i viaggiatori.
Cio' che vediamo non e' cio' che vediamo, ma cio' che siamo.
(Fernando Pessoa)



Non potevo partire senza salutare. Ci vediamo fra qualche giorno...

12 commenti:

  1. http://allerta.blogspot.com/2006/09/trovata-sul-catalogo-einaudi-letture.html#links

    stavolta non mi firmo nemmeno, va'.

    RispondiElimina
  2. Bello questo parallelismo e notevole la citazione (anche la risposta che davi a Charm!).
    Forse, pero' non hai mai pensato che quando uno si trasferisce dall'altra parte del mondo (purtroppo) non ci sono mai molte persone che possano ritorcergli il passato contro.
    Diciamo che non c'e' molto ieri da queste parti, ma che ci vogliamo fare? E' il bello e il brutto di ricominciare da capo.
    Solo un'ultima cosa: ma tu poi ci sei andato? e' stato come pensavi?

    RispondiElimina
  3. ciao Non Si Sa Mai....bon voyage (au bout de la nuit...come avrebbe detto Celine....quel "basta esistere" è fin troppo ottimista..he he)
    ciao

    RispondiElimina
  4. sempre sul tema del viaggio ti mando qua:
    http://allerta.blogspot.com/2005/05/turista-fai-da-te.html#links
    http://allerta.blogspot.com/2005/05/mare-nostrum.html#links
    Venendo invece a quanto dici, prima di tutto la citazione è appunto tale, ergo non è farina del mio sacco.
    Poi: la tua situazione, a quanto ho capito, non rientra nella categoria di viaggiatore (viaggiatrice). I vantaggi di ricominciare tutto da capo hanno comunque un confine labile labile con gli svantaggi. E se le persone conosciute ti devono ritorcere contro il passato, beh, allora è meglio conoscerne delle nuove, no?
    Ultima cosa: si, ci sono andato (se ho capito a dove ti riferisci) e è stato *in parte* come pensavo

    RispondiElimina
  5. a: bella questa autoreferenzialita'! Dico davvero! Ogni tanto vado a rileggermi qualche tuo vecchio post a caso, almeno cosi' c'e' un filo logico.
    Logico forse non e', invece, commentare un post di 2 anni fa...o no? Fai un po' tu

    RispondiElimina
  6. autoreferenzialità, ma fino ad un certo punto. è solo un modo per riprendere un discorso senza utilizzare nuove parole. (che poi il blog si nutre di autoreferenzialità).
    Per i commenti ai post vecchi, nessun problema: blogger manda una email nella casellina ogni volta che si riceve un commento, anche per post stagionati. Si va sempre a leggere con piacere.
    a.

    RispondiElimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. Appena capisco come funziona attivo anch'io questa cosa.

    Momento prettamente autoreferenziale:

    Devi sapere A. che io ho cominciato a scrivere qui per conto mio e fino al tuo commento sul calcio balilla, non avevo mai pensato che qualcuno potesse davvero leggermi. A mala pena sapevo che cos'e' un blog. Scopro che mi fa molto piacere essere letta, anche se indubbiamente ora che so che un pochino succede, mi autocensuro molto di piu' (ma non abbastanza).
    Ti dico questo perche' prima, mentre scrivevo il post del bluebonnet per la prima volta ho pensato seriamente a un possibile lettore.
    Texas, Texas...che cosa ve ne potra' mai fregare a voi dall'altra parte del mondo?
    Non e' mica N.Y. o la L.A.
    Pero' questa pagina e' nata proprio da questo momento particolare che sto vivendo, quindi beccatevi anche il bluebonnet :)

    RispondiElimina
  9. questa cosa cosa?

    sul momento autoref:
    scrivere per conto proprio su un blog ha poco senso. anche se sai che nessuno legge ti rivolgi comunque ad un potenziale lettore, non fosse altro che come spinta per migliorare il tuo modo di comunicare. poi e' anche vero che capita di utilizzarlo come sfogo o mero cazzeggio senza nessun pensiero per i lettori ormai acquisiti. altrimenti ci si potrebbe limitare a vergare fogli con la bic o riempire il foglio di word processor.
    ti diro':anche io ho iniziato che ero fuori di casa. non c'era shock culturale (ero comunque in italia) ma ne avevo bisogno per passarmi il tempo. ne avrei avuto ancora piu' bisogno anni prima quando ero fuori dall'italia,peccato che non sapevo dell'esistenza dei blog.

    detto questo, a me interessano molto i blog esteri (in italiano, che' il piacere di lettura non deve essere corrotto dallo sforzo traduttivo) di qualche buco di culo del mondo - anche posti minori degli states, quelli delle strade blu di Willian Heat Last Moon - perche' sono attirato dai diversi modi di vivere, dalla realta' che non sono arcinote e inflazionate dai passaggi sui media tradizionali.

    (che commento lungo)

    a.

    RispondiElimina
  10. grazie per il commento lungo e puntuale come sempre. Tra l'altro se hai un minuto mi mandi qualche link di blog interessanti scritti all'estero? Mi interessa tutto, ma questo aspetto in particolare.
    Finora ne ho trovati pochi, ogni volta mi perdo nella rete, non so come cercarli. Grazie ancora, a presto.

    RispondiElimina
  11. fra i miei link, di "esteri" figura solo sonechka in olanda (e' una delle prime, forse gia' dal 2000: chiuse e poi riapri' ma senza tenere gli archivi, peccato), ma ne ho trovati d'interessanti in giro. e' solo che difficilmente ci torno/me li ricordo.
    a memoria mi viene in mente solo quello di baldoni, ma e' in effetti e' (era) un outsider.
    ah, c'e' anche questo che devo seriamente iniziare a laggere:
    http://www.reti.dist.unige.it/~michele/carodiario/

    RispondiElimina

dimmi dimmi...