domenica 25 febbraio 2007

hic et nunc

Ogni tanto in questo periodo ho qualche difficolta' a tenere i contatti con l'Italia, forse e' per questo che ho cominciato a scrivere questo blog. I primi tempi qui, mi rendevo conto che parlare qualche minuto in italiano, sentire la famiglia e gli amici, poteva realmente dare senso a una giornata. Poi pero', ho capito che, per loro, dall'altra parte del mondo non era cosi'. Le loro vite andavano avanti come sempre e io, involontariamente mi stavo ancorando al passato in una maniera che mi impediva di vivere pienamente il mio presente. E' difficile abituarsi ad avere due vite che scorrono parallelamente. C'e' sempre la paura che qualcosa ti sfugga di mano, la paura di essere dimenticati, il pensiero che corre da una parte all'altra senza soluzione di continuita'.
Io adoro il mio passato e soprattutto le persone che ne fanno parte. Il ricordo e la nostalgia sono il mio pane quotidiano e lo sono sempre stato in tutta la loro bellezza. Dopotutto, come diceva qualcuno, bisogna sempre coccolare la tristezza. Ma a un certo punto mi e' venuta in mente quella scena di "Nuovo Cinema Paradiso" di Tornatore in cui Philippe Noiret dice al protagonista che sta lasciando la Sicilia di non voltarsi mai indietro, di non pensare piu' a quello che ha lasciato e di non tornare piu'.
Una scena che vista con gli occhi dell'emigrante spezza il cuore, la capisco davvero solo oggi.
Certo, il concetto e' un po' enfatizzato pero' e' crudelmente vero che bisogna staccarsi dal passato per dare spazio al presente. Anche perche' poi mi viene il dubbio che il passato giorno dopo giorno nella mente di chi e' lontano si sfumi, si idealizzi e che soporattutto accechi. Non e' giusto lasciarsi distogliere dalla bellezza di cio' che ci circonda ora, in questo preciso istante.
Il problema che rimane aperto e': e' possibile vivere intensamente il momento presente e coltivare le amicizie profonte e i sentimenti che ti legano a un luogo e a un tempo che oramai rappresenta un'altra vita?
Se solo potessi comunicare con le persone che amo ogni volta che durante la giornata penso a loro, alle esperienze condivise, alle loro parole...
D'altra parte, si puo' pensare che scrivere un blog sia qualcosa di estremamente narcisistico, anche un po' patetico se vogliamo. E' un mezzo a disposizione di chiunque ma utilizzato da chi sente il bisogno di dare prova della propria esistenza ed evidentemente non trova sistema migliore per farlo.
Pero' alla fin fine, e' giusto dare importanza alla propria vita interiore, al pensiero, al sogno.
Magari non si contribuisce a migliorare il mondo, ma almeno se stessi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sembrano due mondi paralleli, ma sono due aspetti diversi della stessa vita, la tua, che si completano e si arricchiscono uno con l'altro.
A te che sei lontana, sembra passato un sacco di tempo perchè sono successe una montagna di cose. Qui invece è tutto come sempre e c'è ancora sapore di te nell'aria, nelle strade nei posti dove andavamo insieme. Stai certa
che la tua presenza, anche se c'è di mezzo l'Oceano qui è sempre viva e non sarà certo il tempo a scolorirla.
Claudia