martedì 20 febbraio 2007

amici

Qui a Dallas mi sembra sia abbastanza difficile fare nuove amicizie. Tutti sono estremamente cordiali, ma secondo me anche molto diffidenti quando si tratta di approfondire un pochino le relazioni. In effetti, sto comiciando a diventarlo anch'io. L'idea che magari uno se ne vada in giro armato non e' che faciliti proprio la conoscenza.
Si perche' qui nessuno ci fa caso, ma per me questa cosa delle armi e' ancora scioccante. Quando vado dai nonni che vivono in una remota fattoria dell'Oklahoma mr. Johnson deve chiedergli per favore di mettere via i fucili in mia pressenza perche' mi fanno impressione e loro si stupiscono, ma alla fine posso anche capirlo: due ottantenni che vivono a un'ora di macchina dal mondo civile possono anche aver bisogno di difendersi o di rassicurarsi. Ma l'altro giorno ho scoperto casualmente che una mia amica molto giovane e con un bambino di cinque anni, ha la sua pistola in casa.
Semplicemente allucinante.
Ne stavo parlando con una persona di famiglia che mi ha raccontato una storia piuttosto interessante.
Erano gli anni Ottanta, lei era una giovane mamma divorziata che doveva lavorare tantissimo per mantenere i suoi due figli. Un giorno uno dei due, il piu' grande di dodici anni, la chiama al lavoro.
-Mamma, ci sono dei rumori, qualcuno vuole entrare a casa, ma non ti preoccupare: ho la pistola!
Lei pensava di averla nascosta perfettamente e che lui non sapesse nemmeno che esistesse. Cosi', in preda al panico, chiama la vicina di casa e le chiede di andare a controllare cosa sta succedendo. La buona donna logicamente si rifiuta. Allora, e' costretta a spiegare (!) l'accaduto al suo capo e a correre a casa.
Immaginiamo la stessa scena in un ufficio di Milano.

Credo che in parte sia anche per questo tipo di cose che qui in America, gli europei si sentono cosi' vicini. Mi e' capitato di conoscere tedeschi o svedesi, il cui temperamento in Europa e' in genere certamente fra i meno simili a quello italiano, che quando ti incontrano hanno davvero voglia di parlarti, di confrontarsi. Ci si capisce ed e' bello.
Evidentemente condividiamo una base di valori fondamentali che vanno ben al di la' delle apparenze.

2 commenti:

Ileana ha detto...

la difficolta' a fare amicizia con gli americani e' cosa comune un po' a tutti gli europei. E credimi, e' difficile anche per me che sono a boston........e qui di armi e cose del genere nessuno ne parla!

Anonimo ha detto...

che bello sentirsi compresi...
nssm